Ecco il testo.
Il supporto che il Psi intende dare alla candidatura a Sindaco della dott.ssa Rosa Maria Testa si fonda su due importanti connotati che attengono alla conservazione per l’appunto della migliore tradizione cittadina, la cui conservazione non è da identificarsi col conservatorismo in senso spregiativo, ma con la salvaguardia di quella identità locale sancita nella migliore tradizione politica della città di Cefalù.
Connotati che corrispondono alla mitezza dei cittadini e al solidarismo sociale, che ha sempre ispirato l’azione politica e professionale dei mecenati e dei benefattori di ogni tempo, da Mandralisca a Botta, a Giglio, al mai abbastanza compianto dott. Giardina, sindaco onesto e illuminato per un lungo arco di tempo, nonché “padre” dei pescatori più poveri nel quartiere della marina attorno alla sua casa, aperta sempre ad ogni richiesta di aiuto.
La dottoressa Testa, anche per la tradizione familiare legata alla figura eminente di intellettuale e politico del prof. Filippo Testa, è quella che può farsi carico di non fare svanire nella temperie di mercantilismo consumista che più connota il tempo presente tale nobile tradizione di impegno civile senza tornaconto personale, ma unicamente a servizio della comunità cittadina.
Sarebbe ciò che la destra illuminata del Partito Repubblicano negli Usa chiama “conservatorismo compassionevole”? No. Il nostro è semplicemente il terreno culturale su cui può svilupparsi un riformismo propulsivo sia sul piano economico che, in generale, dello sviluppo civile della società. Ed è quello che ha ispirato e continua ad ispirare, con ovvio adattamento ai tempi, una terza via fra liberismo puro e statalismo, l’uno e l’altro destinati a scadere nell’individualismo egoista e nella massificazione che inevitabilmente annullano, per un verso e per l’altro, i valori fondamentali della persona umana e ne mortificano le capacità creativa.
Questa è anche la premessa indispensabile per un programma amministrativo rivolto non alla soluzione in loco dei problemi della macroeconomia, ma a migliorare, pur senza sottovalutare anche nel piccolo il dato prettamente economico, la qualità della vita con un potenziamento delle attività produttive ed una elevata efficienza nei servizi, quali quelli legati alla istruzione e alla sanità senza trascurare, ed è ciò che va primariamente fatto nel nostro caso, la salvaguardia e la piena valorizzazione dei beni culturali e ambientali senza mai comprometterne l’integrità ed il pregio anche estetico con la spiccata adesione ad una logica consumistica.