Mentre l’assessore alla cultura ringrazia, il sindaco fa il punto su quel che l’amministrazione vuol fare in futuro.
Nei giorni scorsi, a Roma, il comune di Brolo alla pari dei centri di Tusa, S. Stefano di Camastra, per l’area nebroidea della provincia di Messina ed agli altri comuni isolani di Chiaramonte Gulfi, Geraci Siculo, Roccalumera, Gangi ha ricevuto il prestigioso “Premio 100 Ambasciatori Nazionali”.
La cerimonia di consegna si è svolta a Roma nella Sala Koch di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, alla presenza del regista ed attore Carlo Verdone, Presidente del comitato d’onore che ha selezionato i partecipanti ammessi al progetto editoriale della Casa Editrice RDE che prevede l’inserimento dei comuni premiati nel volume di pregio “100 Ambasciatori Nazionali”
Alla cerimonia di premiazione il sindaco della città delle Ceramiche Francesco Re, Luigi Miceli, sindaco di Tusa e Pippo Laccoto sindaco del comune di Brolo accompagnato dall’assessore alla cultura Maria Vittoria Cipriano.
Ora è il tempo di fare il punto sul futuro del borgo medievale brolese.
L’amministrazione comunale ha le idee chiare leggendo il comunicato di ieri dove tra ringraziamenti e progettualità si parla appunto del centro medievale.
“E’ un riconoscimento che onora l’intera comunità di Brolo, ma è solo un punto di partenza per raggiungere l’obiettivo della piena valorizzazione del nostro centro storico”.
Così l’Assessore alla Cultura Maria Vittoria Cipriano commenta l’inserimento del borgo medievale nel volume di pregio “100 Ambasciatori Nazionali”. Una iniziativa editoriale dedicata a Comuni, aziende ed enti virtuosi, impegnati per ogni regione italiana in ambiti rappresentativi come la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, artigianale.
La candidatura – spiega il sindaco – è stata finalizzata a far conoscere al meglio le potenzialità culturali e turistiche del borgo antico di Brolo attraverso la descrizione del paesaggio, del patrimonio storico-architettonico, delle buone pratiche messe in atto per rivitalizzare gli spazi dell’antico impianto urbano.
Il tutto corredato da immagini suggestive di scorci e panoramiche fornite dal fotografo Nino Materia, a completamento integrante delle sezioni del progetto.
Facendo il punto sullo stato dei luoghi l’amministrazione comunale brolese evidenzia che “La valorizzazione del borgo medievale, in parte danneggiato ma di possibile recupero dal punto di vista strutturale e del decoro, è un’importante prerogativa per la comunità.
“A questo proposito – commenta l’Assessore Cipriano – si deve dare merito allo studio condotto con competenza scientifica dall’architetto Salvatore Gentile, in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze [importante da segnalare in questa fase il ruolo dell’architetto\docente Giovanni Minutoli ] e con l’Ufficio tecnico comunale [diretto dall’ing. Basilio Ridolfo] “.
I processi di recupero e rivitalizzazione devono essere fondati su passaggi rappresentati da studi teorici, pianificazione, programmazione, promozione, ma non separati dalle attività di manutenzione ordinaria che hanno come obiettivo primario la cura del centro storico.
“Ci stiamo muovendo programmando in questa direzione, sottolinea il Sindaco Giuseppe Laccoto, nella consapevolezza che il Castello e l’intero borgo sono simboli della storia e dell’identità di Brolo e racchiudono una straordinaria potenzialità attrattiva a livello turistico ed economico da scoprire, sfruttare, salvaguardare.
E’ un traguardo fissato da questa Amministrazione che ha già realizzato iniziative culturali e di richiamo nel cuore del centro storico, una strada lunga ma esaltante che vogliamo perseguire con il sostegno di tutti”.
Ovviamente una strada ancora lunga, non solo sotto gli aspetti procedurali, ma impegnativa in quanto deve assumere il ruolo di essere quella rivoluzione culturale necessaria per rendere il centro storico brolese polo d’attrazione di interessi diffusi e collettivi.
Facendo mente locale di sperimentazioni negli anni se ne sono susseguiti. Il “Natale medievale” ai tempi di Basilio Germanà sindaco, fu un primo importante approccio alla valorizzazione del borgo. Venne la Rai, si realizzarono arredi per le botteghe, insegne, poi tutto finì per riaffiorare negli anni a venire con i progetti commerciali, gli sgravi fiscali, l’economia rosa – ai tempi dell’assessore al commercio Carmelo Gentile.
L’apertura di localini per aperitivi, di centri d’arte, ai tempi della fortunata esperienza della Sak Be (sindaco ancora Salvo Messina), aveva dato un senso agli investimenti di manifestazioni dal buon taglio culturale all’interno del Castello, che per anni, in precedenza era stato gestito direttamente dall’amministrazione locale (prima dell’epopea di Medievalia), fino ad arrivare agli ultimi anni con Marevigliosa Brolo e con le attività di quest’estate..
Ora è chiaro che la strada da seguire è anche altro, nel senso che non bastava e non basta quella già tracciata.
Oggi come dice l’architetto Salvo Gentile, bisogna passare dal recupero urbano, dalla vivibilità del borgo, dalla riqualificazione dell’area, dalla conservazione del suo patrimonio architettonico, dal consolidamento della rocca e non ultimo dalla riqualificazione del parco sotto castello e dalla creazione di un piano di investimenti commerciali, le botteghe, non stagionali ma stabili.
Un progetto ampio dove le manifestazioni diventino delle chicche attrattive e non “solo quelle”.
Un progetto che faccia tesoro delle esperienze passate ma che guardi alle innovazioni e dove ben si inserisce il ruolo di “Dimorando” ripreso in questi mesi, per dare nuova vitalità, dall’assessore al turismo Nuccio Ricciardello.
Un borgo pensato nell’ottica di rilancio turistico del territorio con la necessità di qualificare l’offerta non solo turistica ma anche abitativa-residenziale indirizzandola verso obiettivi e modalità di gestione a minor impatto ambientale tenendo conto degli interessi economici dei residenti, lo sviluppo sociale del sistema locale, l’appagamento degli ospiti e la tutela dei beni naturali e culturali.
Un borgo che rinasce come deve rinascere il paese che gli sta sotto, nel rispetto dei luoghi delle memorie, dell’estetica. Con spazi verdi, isole pedonali, tutela del patrimonio edilizio, oggi in certe aree con l’edilizia a “cementozero”..
Non due “mondi” distinti e separti. Questo “mai più”, come lo è stato sino ad oggi.
Il raggiungimento di tale obiettivo – tornando al centro storico – passa attraverso un’operazione coinvolgente l’intero settore di erogazione dei servizi turistici: dagli operatori privati che, reperendo gli stimoli di mercato, concretizzino la qualità ambientale mediante l’adozione di standard ambientali riconosciuti fino agli enti locali che, per mezzo di azioni di marketing e promozione, rendano visibili gli sforzi compiuti per tutelare l’ambiente e stimolino la domanda turistica con azioni di sensibilizzazione.
Così ben venga un premio, un riconoscimento che serva ad accendere, se ve ne era bisogno, i riflettori sul borgo storico brolese che dia stimolo all’ennesimo forum di confronto e che stimoli la sensibilità generale sull’urgenza e la necessità di fare fronte per conservazione del “patrimonio artistico-architettonico” .
Comprendendo come questo concetto si stia evolvendo.
Voler proteggere gli elementi appartenenti all’edilizia popolare e “minore”, in quanto preziose testimonianze di una cultura su cui affondano le nostre radici. Da qui bisogna partire. Passando per le vie del borgo brolese, dove ancora oggi si attenta all’anima di quei luoghi, con interventi inappropriati, in barba alle norme ed alla intelligenza, si avverte sempre più forte l’esigenza di ritornare “alle proprie origini” .
Quindi da oggi ancora investimenti, attenzioni, progettualità sul Borgo di Brolo, verso “quel mondo” dove si può ancora respirare l’atmosfera del passato e sentirsi addosso la calma che scandiva e avvolgeva le giornate di un tempo, dove le cose stanno “al loro posto”,
secondo un ordine conosciuto e comprensibile che lascia spazio anche al rapporto tra storia e turismo.
Altrimenti diventerà nuovamente un bel castello di carte.