CGIL CISL UIL – Manifestazione sindacale dei pensionati a S.Agata
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CGIL CISL UIL – Manifestazione sindacale dei pensionati a S.Agata

Aumentano i poveri e gli anziani. Non i servizi socio-assistenziali e sanitari

spi_cgil_fnp_cisl_uilp_uil_400_x_250Aumentano gli anziani ed i poveri e diminuiscono le risorse che la Regione, i distretti socio-sanitari ed i comuni investono  poco per la protezione sociale.
Nel convegno-manifestazione che si svolgerà il 10 p.v. nell’aula consiliare del comune di S.Agata i segretari delle confederazioni e dei sindacati di categoria dei pensionati di CGIL,CISL e UIL presenteranno uno spaccato del distretto socio sanitario di S.Agata con forti criticità e con pochissime positività.
Ribadiscono, anzitutto, la miopia della conferenza dei sindacati del distretto D31 che, dopo aver approvato il piano 2010-2012 con consistente ritardo rispetto alla scadenza prevista dall’assessorato regionale ed avendolo riempito di contenuti  che non rappresentano le priorità assolute delle persone con maggiori disagi ( non autosufficienti, diversamente abili, ultraottantenni soli), arrivano all’assurdo di non prevedere il cofinanziamento dei comuni provocando di conseguenza la bocciatura. Il piano pertanto, che avrebbe dovuto partire da gennaio scorso, subirà – al meglio- tantissimi mesi di ritardo sulla pelle dei destinatari.
Nel distretto la popolazione con più di 65 anni è pari a 15.200 e ben 8.500 ha più di 75 anni su 76mila abitanti; il 23% degli anziani sono non autosufficienti o invalidi; nella sola S.Agata sono 1000 e a Capo D’Orlando 1300 le persone che vivono in condizioni di solitudine e con una pensione di meno di 400 euro al mese. “ Una città e un territorio di anziani con picchi di povertà, solitudine, e disabilità (pressoché ignorata dalla istituzioni pubbliche) inaccettabili” .
I comuni, aggiungono i segretari di SPI, FNP e UILP, pur in presenza di condizioni di disagio gravi, investono poco e spesso anche male. S.Agata impiega il 15%, Capo D’Orlando il 10%.
Spulciando i bilanci si scopre che per la tutela sociale per gli anziani spendono meno della metà della media dei comuni italiani e che in alcuni la percentuale di risorse è irrisoria. La media nazionale della spesa per il settore sociale è pari al 17,05% per una spesa pro capite di 184,06 euro. Tutte le regioni del nord superano il 20%. La media in Sicilia è del 13%. È il massimo delle contraddizioni possibili, opportunamente stigmatizzato dai sindacati confederali che non lesinano critiche nemmeno ai tanti comuni che non solo spendono poche risorse per la protezione sociale ma spesso spendono anche male (gite e pranzi). Un’altra considerazione di SPI, FNP e UILP, è riservata alla sanità. Si sottolinea la inadeguatezza dell’assistenza sanitaria sul territorio, dove spesso la figura del medico di famiglia, carismatica in passato, è diventata virtuale, poiché magari risiede altrove ed in tanti comuni  perciò manca per tante ore qualsiasi riferimento.
La manifestazione sindacale – che sarà aperta dal segretario della FNP Carmelo Muscolino e conclusa dal segretario della UIL Costantino Amato e che prevede gli interventi dei segretari provinciali di SPI e UILP Pippo Locorotondo e Carmelo Catania, intende denunciare anche i ritardi nell’avvio del mercato dell’agricoltore finanziato dalla Regione nonchè del caos esistente nella raccolta rifiuti. Ovviamente particolari attenzioni saranno dedicate al dissesto idrogeologico e alle drammatiche situazioni in cui versano le popolazioni di numerosi comuni con i testa S.Fratello e Caronia. E’ prevedibile anche che le proposte che il sindacato farà saranno accompagnate da adeguate iniziative di sostegno e lotta.

9 Marzo 2010

Autore:

admin


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