Il segretario generale della Cgil di Messina interviene sulla vicenda (scabrosa) dei fondi per la ricostruzione e messa in sicurezza dei territori della provincia di Messina, all’indomani della nota con cui il ragioniere generale dello Stato ne ha formalmente bloccato l’invio.
“Non possiamo sorprenderci del comportamenti del Governo nazionale verso questo territorio al quale si riserva un trattamento speciale nel taglio dei posti nella Scuola, nella Pubblica amministrazione, delle risorse per le infrastrutture e in ultimo, ma non ultimo, in quelle per la ricostruzione e la messa in sicurezza dei territori colpiti dall’alluvione del 1° ottobre e dal dissesto dei Nebrodi del marzo 2010. Ciò che però ci lascia senza parole è il persistere dell’atteggiamento dei politici messinesi di centrodestra che continuano ad avallare scelte che penalizzano il proprio territorio- osserva Oceano- . Per un Governo che ha fortissimamente voluto la Legge obiettivo e che ha conferito alla Protezione civile poteri speciali in deroga a qualunque legge e norma per intervenire nel caso di catastrofi ma anche o nei cosidetti “grandi eventi”, negare i fondi per i nostri territori adducendo a motivazione l’inderogabilità al Patto di stabilità appare platealmente una presa in giro per la nostra comunità. Una presa in giro di cui sono complici i parlamentari del centrodestra che hanno votato contro gli emendamenti che stanziavano somme per i disastri di casa nostra. Nei prossimi giorni il Governo nazionale si appresta a chiedere un voto di fiducia sul quale, secondo i rumors parlamentari, è già partito un ignobile commercio per assicurare all’attuale maggioranza la sopravvivenza. Quale migliore occasione per i nostri parlamentari di centrodestra per recuperare un po’ di dignità anteponendo, almeno per una volta, l’interesse della loro terra alla disciplina di partito e al tornaconto personale. Come Cgil, infine, riteniamo che sia necessario agire contro questo ennesimo sopruso per difendere e creare opportunità per il nostro territorio, un futuro per i nostri figli e un presente dignitoso per tutti noi”

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