“Abbiamo pensato di salutarti così…con la musica suonata dalle trombe che piacevano a te…e con il “rumore” dei motori che tanto amavi!”, ed il pensiero tramutato in un post di Fabio Faranda diventa collettivo.
E così domenica mattina, nella spianata del cimitero brolese c’erano tanti tipi di “bisonti della strada”..
Scania, Volvo, Iveco, il 48.. marchi noti che si abbinavano al volto dei titolari, degli autisti, dei padroncini, dei tanti amici venuti a Brolo per rendere l’estremo saluto allo sfortunato autotrasportatore, morto a 48 anni, in una corsia d’ospedale…mentre i tanti si chiedono – e voglio risposte certe – su come e perchè sia accaduto.
C’era anche lo “Stralis” il grande camion che Cono Campo guidava e che l’aveva portato in giro per l’Italia!
E’ stato uno dei momenti di grande tensione em0tiva che hanno caratterizzato una mattinata intrisa di dolore, palpabile, vissuta a Brolo e che si respirava in chiesa e lungo il percorso verso cimitero.
Un dolore uguale a quello che in questi giorni e nella veglia funebre si è percepito in maniera costante, composto ma intenso, quando l’intera comunità si è unita al dolore della famiglia Campo.
Alla fine i “bisonti” lo hanno salutato, anche loro, con la loro voce, suonando a più non posso!..”buon viaggio Cono”!
Intanto sul fonte delle indagini,c’è stato il sequestro della cartelle cliniche e l’apertura del fascicolo in Procura su questo caso di presunta malasanità.
Si attenderanno settimane per avere i risultati dell’indagine necroscopica, ma potrebbero essere più rapide e tracciare già un primo quadro complessivo degli eventi quelle condotte dalla dottoressa Rosanna Casabona – il sostituto procuratore.
Indagini tese a “raccontare” la storia delle ultime ore vissute al Barone Romeo di Patti da Cono Campo, ricoverato lì da cinque giorni a seguito di un banale incidente stradale.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.