«In una democrazia sostanziale, quando un esponente politico di prima fila finisce sotto inchiesta, l’unica cosa che si chiede alla magistratura è quella di fare presto per accertare la veritàe al politico di fare un passo indietro per il rispetto che si deve alle Istituzioni.
Comprendo che chiedere quest’ultima cosa ad uno che sognava di sovvertire l’ordine democratico, un ex piduista (fascicolo n. 945, tessera 2232, data di iniziazione 12 dicembre 1980, e per questo atto infamante buttato fuori dal Psi), sia quasi innaturale. Ma il coro sguaiato di solidarietàall’indagato mi sembra davvero indegno di servitori delle Istituzioni democratiche. Meglio si addirebbe loro un vergognoso silenzio per il solo fatto di annoverare tra le proprie fila siffatti loschi figuri». Lo ha dichiarato il deputato europeo dell’Italia dei Valori, Sonia Alfano.