La Cisl: “Il Distretto D26 con capofila Messina ancora non ha fatto nulla”
“La scadenza è ormai prossima.
Entro il 30 giugno si dovràsottoscrivere e consegnare all’Assessorato regionale alla Famiglia, la Relazione Sociale con l’Accordo che approva il Piano di Zona 2010-2012 per consentire l’avvio dei servizi socio-sanitari relativi alla seconda triennalità, definendone prioritàed interventi. Ma, mentre tutti i Distretti socio-sanitari della provincia di Messina hanno giàavviato le procedure (Conferenza dei Servizi, Tavoli tematici per aree di intervento ecc.) per la pianificazione dei servizi delle Comunitàche porteràalla stesura del nuovo documento di programmazione socio-sanitaria, il Distretto D26 di cui è capofila il Comune di Messina, non ha ancora convocato nemmeno la Conferenza dei Servizi che rappresenta il primo momento di confronto con soggetti del Terzo Settore, degli Enti Terzi, delle Organizzazioni sindacali e dei cittadini in modo da programmare i servizi in maniera coerente, articolata e diversificataâ€Â.
La Cisl di Messina, con una lettera indirizzata al sindaco di Messina Buzzanca nella qualitàdi presidente del comitato dei sindaci del Distretto D26 e ai sindaci dei comuni che costituiscono il Distretto sollecitandoli ad adempiere a tutte le formalitàpreviste per il Piano di Zona 2010-2012 per il quale occorre “una valutazione complessiva del sistema dei bisogni del distretto, facendo riferimento sia ai bisogni funzionali rilevati dall’andamento della domanda e dell’offerta sociale dei servizi, sia ai bisogni percepiti dagli amministratori e dalle organizzazione rappresentative del territorio e dai cittadini nel corso di consultazioni pubbliche con workshop, tavoli tematici e focus groupâ€Â.
La Cisl giàlo scorso 9 giugno in occasione della riprogrammazione di alcuni interventi relativi al 1° Piano di Zona che si concluderàil 31 dicembre 2009, ha espresso preoccupazione per il mancato avvio delle consultazioni e dell’iter che deve portare alla nuova programmazione, utilizzando al meglio le risorse stanziate dalla Regione Siciliana.
“Registriamo – sottolinea la Cisl – assenza di responsabilitàe mancanza di interesse rispetto ai bisogni della comunitàcon il risultato che verranno prodotti interventi socio-assistenziali standard, frammentati e comunque poco incisivi per costruire un vero sistema di welfare così come era invece nello spirito della legge 328/2000â€Â.
Secondo la Cisl è doveroso dare risposte concrete, individuando percorsi che possano essere efficaci, efficienti e trasparenti, centrati sulla persona e sui suoi bisogni che tengano conto delle reali esigenze del territorio e non degli “indirizzi politici†degli amministratori.
“Riteniamo – spiega il Sindacato – sia indispensabile assicurare a tutti i cittadini uguaglianza nei diritti, garantire livelli essenziali di assistenza in modo omogeneo, promuovere partecipazione e solidarietàorganizzata, potenziare i servizi alla persona, diversificare e personalizzare gli interventi per un governo del sistema più vicino alle personeâ€Â.
La Cisl ha chiesto di conoscere i motivi degli impedimenti che stanno ritardando la programmazione partecipata del nuovo Piano di Zona 2010-2012 e di convocare con urgenza la Conferenza dei Servizi per l’avvio dei lavori poiché il mancato rispetto delle scadenze, pregiudicheràla formulazione e la presentazione del Piano di Zona entro i termini previsti dall’Assessorato regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali, al come Organizzazione Sindacale quale segnaleremo ritardi ed omissioni per gli opportuni provvedimenti.