COLLEGAMENTI NEBRODI EOLIE – Un ponte tra biodiversità e turismo sostenibile
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COLLEGAMENTI NEBRODI EOLIE – Un ponte tra biodiversità e turismo sostenibile

Francesco Calanna, presidente del GAL Nebrodi Plus,  in un recente post sui social ha rilanciato la riflessione sul rapporto storico e culturale tra i Monti Nebrodi e l’arcipelago eoliano, volando alto sulle polemiche legate al trasporto turistico in collegamento con il porto orlandino e le isole

Le Isole Eolie, patrimonio dell’umanità UNESCO, rappresentano uno dei gioielli naturalistici e culturali più preziosi del Mediterraneo. La loro tutela è fondamentale, ma altrettanto importante è garantire un accesso regolamentato e sostenibile affinché tutti possano ammirarne la bellezza, nel pieno rispetto dei limiti imposti dal carico antropico e delle regole ambientali.

È in quest’ottica che si inserisce l’intervento di Francesco Calanna, presidente del GAL Nebrodi Plus, che in un recente post sui social ha rilanciato la riflessione sul rapporto storico e culturale tra i Monti Nebrodi e l’arcipelago eoliano. Un legame da sempre desiderato, oggi reso finalmente più concreto grazie a due fattori determinanti: la realizzazione del porto turistico Marina di Capo d’Orlando e la decisione della Regione Siciliana di attivare un collegamento diretto estivo tra le due sponde.

“Storicamente il rapporto Nebrodi-Eolie è stato sempre agognato”, scrive Calanna, “oggi diventa più concreto grazie alla visione strategica e al coraggio amministrativo.”

Il nuovo collegamento marittimo, operativo durante la stagione estiva, rappresenta molto più di una semplice rotta turistica.

È un ponte culturale e territoriale che unisce due aree dalla forte identità, con l’obiettivo di valorizzare entrambi i territori in un’ottica di turismo sostenibile e integrato. Un’occasione unica per stimolare non solo i flussi turistici dai Nebrodi verso le Eolie, ma anche il movimento inverso: quello degli eoliani verso l’entroterra siciliano.

Il presidente del GAL Nebrodi Plus sottolinea come le strutture ricettive eoliane, che nei giorni scorsi hanno manifestato alcune perplessità rispetto all’iniziativa, possano invece trovare in questa sinergia nuove opportunità di sviluppo. In particolare, il turismo esperienziale legato alla biodiversità, all’agricoltura di qualità e al patrimonio rurale dei Nebrodi può rappresentare un’offerta complementare di alto valore per gli operatori eoliani.

“La possibilità di potenziare il turismo esperienziale potrà essere un valore aggiunto per gli imprenditori turistici Eoliani”, afferma Calanna, ribadendo la centralità di un dialogo proficuo tra costa e entroterra.

Sul piano politico, la questione ha suscitato anche un’interrogazione parlamentare circa le modalità di affidamento del servizio. Calanna, pur evitando di entrare nel merito della polemica, riconosce il ruolo degli organi preposti, e si concentra sulla valenza strategica dell’iniziativa: “A me preme sottolineare la visione che ha portato a questa programmazione e dare merito a chi ha avuto l’intuizione di realizzarla.”

Nel contesto del turismo post-pandemico, che guarda con sempre maggiore interesse alla sostenibilità, alla lentezza e all’autenticità, il connubio Nebrodi-Eolie può diventare un modello. Un modello di cooperazione interterritoriale, di valorizzazione delle diversità ambientali e culturali, e soprattutto di economia turistica inclusiva, capace di coniugare rispetto del territorio e sviluppo locale.

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15 Giugno 2025

Autore:

redazione


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