Il Comitato Pendolari Sicilia vuole esprimere la propria vicinanza e solidarietà ai lavoratori della “Cefalù 20” che stanno lavorando nella realizzazione del raddoppio ferroviario Fiumetorto-Cefalù, sui quali pende la terribile scure del licenziamento.
La nostra preoccupazione diventa sempre più forte. Assisteremo alla realizzazione di un’altra opera incompiuta, con tutti i disagi che ne
conseguono? Disagi alla circolazione ferroviaria, deturpamento del paesaggio. Ci associamo al grido di allarme lanciato dal Comitato Cittadino Cefaludese.
La settimana scorsa abbiamo denunciato il ridicolo piani di investimenti annunciato da RFI che riserva alla Sicilia solo il 2% degli investimenti previsti dal piano industriale 2011-2015. Leggiamo con favore l’iniziativa del Senatore Bianco che annuncia il lancio di una iniziativa bipartisan PD-Pdl, per rilanciare il trasporto ferroviario che vive in uno stato di emergenza.
Da anni denunciamo questo stato di cose. Ma la politica dove è stata? Dove sono stati i politici di entrambi i schieramenti?
Dove sono stati i controlli nella realizzazione del raddoppio Fiumetorto-Ogliastrillo, visto che l’azienda che esegue i lavori ha denunciato un indebitamento pari a circa 152 milioni di euro, che equivalgono a quasi la metà dell’importo dell’intera commessa???? Dove sono stati i politici, i sindaci e tutti gli amministratori locali, regionali e nazionali?
Purtroppo sembra aver ragione la Lega. Bisogna dare i soldi a chi si comporta bene e non a chi spreca. E purtroppo qui si spreca troppo e si realizza poco. Le prove sono tante. Purtroppo. E’ fa male notare come i nostri gridi di allarme sono rimasti sempre inascoltati. Salvo assistere a slogan pubblici provenienti da tante parti, di concreto non abbiamo visto niente.
E finiamola con le barzellette sul Contratto di Servizio. E’ bene che emerga la verità. Non crediamo al gioco al ribasso. Cosa ha fatto la politica siciliana per ottenere realmente il trasferimento fondi dallo Stato?
Ci associamo all’iniziativa del Senatore Bianco. Ma il nostro timore è che sia troppo tardi…E il gap con il Nord destinato inesorabilmente a crescere…
Giacomo Fazio
