Riceviamo e pubblichiamo
On. Raffaele Lombardo
Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti
On. Nino Strano
Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti
Avv. Giovanni Lo Bue
Agli Organi di stampa
Oggetto: Contratto di servizio
Leggiamo le dichiarazioni del nostro Presidente della Regione, che paragonano il nostro sistema ferroviario a quello del Congo.
E’ ormai risaputo che il sistema ferroviario siciliano è obsoleto e non al passo con le potenzialitàdi sviluppo di questa bellissima terra.
Siamo pendolari per necessità. Ma l’essere pendolare potrebbe essere un piacere.
Il popolo dei pendolari è un popolo in viaggio, un popolo di donne e di uomini, di ragazze e ragazzi. Nei dondolii dei treni si nascondono tante emozioni, nascono tante cose, si riesce a parlare, quel parlare che ormai manca nelle nostre case, anche per colpa dei ritardi, perché si arriva giàesausti a casa dopo una dura giornata di lavoro o studio e con l’aggravante dello stress che si subisce a causa dei treni.
Sui treni nascono amicizie che non guardano religione o partiti. La trincea a ruote stempera tante cose.
Chi sale in treno viene catapultato nell’universo stanziale, fuori dal mondo vagante di gran parte degli italiani.
Il treno 1234 diventa il “mio” treno. Nasce il lessico del pendolare, sintetico, puntuale, sbrigativo, che contamina i discorsi di viaggio. Folle sui treni che intimidisce quella degli stadi. Caldo e freddo diventano problemi che è difficile superare. Altro che adeguamento agli standard europei. I ritardi vengono inglobati nell’allungamento dei tempi di percorrenza… Un artificio che contraddistingue l’italico ingegno. A questo però si aggiungono i nuovi ritardi.
Ma noi pendolari chiediamo un servizio serio, a misura d’uomo.
Con mezzi di trasporti decenti si avrebbe la situazione ideale per “crescere senza dimenticare”. La ricchezza deriva dal vivere nel contesto familiare e lavorare nel contempo nel contesto di chi guarda avanti ed è in continua evoluzione, di chi arricchisce l’esistenza e cambia il significato della parola provincia. Andare e tornare rinvigorisce non solo i viaggiatori, anche la cittàche all’alba diventa matrigna. Problemi di affitto, crisi economica. Allora meglio il treno. Meglio di un terzo luogo dove sopravvivere. Due vite anziché una sola. Due vite che potrebbero diventare piacevoli.
Per questo chiediamo che la firma del contratto di servizio non diventi l’ennesima occasione di “assistenzialismo” cui siamo abituati. Chiediamo una maggiore giustizia sociale.
“Del resto non c’è di meglio”…. Non si può essere succubi di Trenitalia. Non si può firmare un contratto “cosi ci togliamo il pensiero”… come hanno fatto altre Regioni.
La Regione deve aver garantito un servizio efficiente al di la delle penali. Non sono le penali che devono far paura. Ci devono essere, ma devono rappresentare un evento raro per un servizio ottimo.
A tal fine chiediamo che il contratto faccia suo alcuni punti che abbiamo elaborato:
• Vi sia chiarezza sugli obiettivi da conseguire e si utilizzino parametri misurabili sui quali calcolare i risultati sia in positivo, sia in negativo. Questo perché dev’essere chiaro e comprensibile, sin dall’uso del linguaggio utilizzato, quali penali saranno applicate in caso di inadempienza agli obblighi stabiliti;
• A proposito di penali, devono essere tali da disincentivare il mancato rispetto degli obblighi contrattuali;
• In caso di biglietterie chiuse, o mancanti, ed emettitrici guaste o mancanti dev’essere possibile fare il biglietto in treno senza nessuna penale, perché i passeggeri non hanno colpa di questo disservizio e non si può obiettivamente sapere a priori di quanti chilometri dovràessere un biglietto ferroviario;
• In caso di obliteratrici guaste, sia possibile vidimare il biglietto a mano, senza incorrere in sanzioni, e previa richiesta al capotreno;
• Dev’essere possibile salire sul primo treno utile, di qualunque categoria;
• Occorre sia previsto un impegno da parte di Trenitalia sulla riduzione dei tempi di percorrenza, iniziando a portarli dapprima almeno ai livelli del 2000, e progressivamente per gli anni di validitàdel contratto di servizio sulle medie europee. In assenza di questo “paletto†Trenitalia saràindotta a gonfiare sempre di più i tempi di percorrenza e gli aumenti di costi che ne scaturiranno in base alla nuova tipologia contrattuale (più il treno sta sul binario, più la Regione paga) verranno scaricati sulla spesa pubblica;
• Migliore distribuzione dell’offerta di trasporto nel corso dell’intero arco orario, ivi comprese le fasce cosiddette “di morbida†e serali perché una offerta più regolare e costante incentiva l’utilizzo del mezzo pubblico in alternativa al mezzo privato;
• Siano ripristinati gli SMS gratuiti per gli abbonati che danno informazioni agli utenti in caso di ritardo;
• I ritardi siano calcolati non da capolinea a capolinea, ma per tratte significative, per ovviare al fatto che ritardi consistenti in una stazione vengano poi stemperati nei tratti successivi, anche grazie ai tempi di percorrenza abnormemente dilatati;
• Gli orari di arrivo dei treni siano calcolati ai marciapiedi della stazione e non all’ingresso della stessa.
• Sia prevista almeno una riunione annua, insieme al tavolo, per verificare l’andamento del contratto di servizio, la sua corretta applicazione ed eventuali inadempienze;
• I controlli siano pianificati e dettagliati, per misurare l’andamento dei parametri individuati in relazione ai livelli di servizio, nei diversi ambiti. Consideriamo fondamentale a tal proposito che la Regione si doti di un Osservatorio, del quale devono fare parte anche rappresentanti dei Pendolari, dei Consumatori e degli Ambientalisti. I dati, costantemente rilevati e monitorati, devono inoltre essere messi
tempestivamente a disposizione del pubblico per una corretta e trasparente valutazione;
• Bonus: chiediamo che il bonus conseguente ai disservizi venga attivato e allargato a quanti più utenti possibili, chiediamo inoltre che vi sia un sistema, analogo a quello giàesistente in altre regioni, che calcola percentuali di rimborso ad ogni fine mese, con la possibilitàdi accumulare percentuali di rimborso da riscuotere sotto forma di denaro o di nuovi titoli di viaggio.
Pensiamo di essere stati molto concreti, ci sembra che le richieste da noi avanzate siano più che ragionevoli e speriamo vivamente che troveranno una risposta positiva, continuando la positiva e costruttiva collaborazione che con la Regione Sicilia stiamo portando avanti da breve tempo.
Inoltre chiediamo che, nel prosieguo delle iniziative di spesa per l’acquisto dei rotabili, di essere coinvolti in qualitàdi utenti poiché riteniamo di poter contribuire in modo significativo nella scelta di mezzi adeguati alle effettive necessitàdel nostro territorio.
Aspettiamo con fiducia il prossimo incontro e ci riserviamo di esaminare attentamente la bozza di contratto di servizo che ci verràsottoposta, confidando che vi sia il necessario spazio per un effettivo confronto di idee e di opinioni, e che la Regione voglia recepire le proposte che ricalcano in gran parte, peraltro, quelle da noi giàavanzate nei mesi scorsi.
Confidando in una pronta risposta, cogliamo l’occasione per porgere
distinti saluti
Giacomo Fazio
Presidente del Comitato Pendolari
S.Agata – Palermo – Punta Raisi