COMMISSIONI ARS – Laccoto (Lega) nominato presidente di quella alla Sanità
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COMMISSIONI ARS – Laccoto (Lega) nominato presidente di quella alla Sanità

Leanza (PD) sarà il vice. Le altre presidenze assegnate., Il ruolo di De Lica e la polemica sul voto segnato

Con 10 voti favorevoli e una scheda bianca il deputato regionale Giuseppe Laccoto, sindaco di Brolo, eletto con la Lega alle ultime elezioni è stato designato presidente della VI Commissione Salute, Servizi Sociali e Sanitari all’Assemblea Regionale Siciliana.

Un incarico già, per certi versi scritto da tempo, sia per le passate esperienze politiche del deputato, sia per la sua longeva esperienza n seno all’ars, sia per il ruolo nel la Lega che lo vedeva tra i probabili assessori da designare proprio ai vertici della sanità regionale.

La dichiarazione di Laccoto

“Ringrazio tutte le colleghe e i colleghi deputati che, con una ampia convergenza, hanno riposto fiducia nella mia persona assegnandomi un ruolo di grande responsabilità.

Mi impegnerò al massimo per assolvere nel migliore dei compiti un impegno gravoso ma stimolante in un settore, quello della sanità, a cui tutti i cittadini guardano con grande attenzione e verso il quale ripongono legittime aspettative.

Il difficile momento che stiamo vivendo impone collaborazione e unità d’intenti tra Governo, Assemblea e Commissione per realizzare le necessarie riforme nel settore della sanità e raggiungere risultati concreti nell’interesse dei siciliani.”

Suo vice sarà il giovane deputato del PD Calogero Leanza.

Gli altri eletti

Affari Istituzionali: presidente Ignazio Abbate (Dc Nuova); Bilancio: presidente Dario Daidone (FdI); Attività produttive: presidente Gaspare Vitrano (Fi); Territorio e Ambiente: presidente Giuseppe Carta (Mpa); Lavoro: presidente Fabrizio Ferrara (FdI); Sanità: Pippo Laccoto; Ue: presidente Luigi Sunseri (M5s).

I deputati dei due gruppi che fanno riferimento a Cateno De Luca – Sud chiama Nord e Sicilia Vera – non stanno partecipando alla votazione per l’elezione degli uffici di presidenza delle commissioni parlamentari dell’Ars. Una scelta politica per rimarcare la differenza con la maggioranza ma anche con le altre due opposizioni (Pd e M5s).

 

La polemica sul voto controllato

All’Ars è andato in scena il “voto controllato e segnato” per l’elezione degli uffici di presidenza delle commissioni parlamentari.

E’ stata questa la strategia scelta dalla maggioranza, pare con la compiacenza anche di qualcuno delle opposizioni, per scongiurare sorprese.

Per evitare i “franchi tiratori”, ogni componente di commissione avrebbe avuto assegnata la modalità di voto: e così c’è chi ha votato scrivendo prima il nome e il cognome del candidato presidente prescelto, chi prima il cognome e poi il nome, chi il nome puntato con l’iniziale e il cognome per esteso e così via.

“Un modo per evitare scivoloni”, ammette un parlamentare conversando con con l’ANSA. La strategia è servita.

Nessuna sorpresa, tutto per la maggioranza è filato liscio. In ogni commissione è stato eletto il presidente secondo le previsioni.

“Purtroppo è la conferma di un clima non proprio idilliaco”, sussurra un altro deputato del centrodestra,

La nota dell’Ansa.

 

 

 

24 Novembre 2022

Autore:

redazione


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