Avrà alcune novità importanti, dalle impronte digitali a formalizzare il proprio consenso alla donazione degli organi e potrà indicare le modalità di contatto, ovvero il numero di telefono, l’indirizzo di posta elettronica o l’indirizzo. Brolo con Taormina, in provincia di Messina, furono, tra i primi comuni in Sicilia ad innovarsi, sperimentando più di dieci anni questo nuovo strumento.
Nei comuni individuati per sperimentare ancora questa tessera d’identificazione si inizierà a rilasciarla dal prossimo marzo 2016.
E’ la nuova Carta d’Identità Elettronica.
Sembra una carta di credito,.
La CIE, è una smart card su cui saranno presenti le impronte digitali, il codice fiscale e gli estremi dell’atto di nascita, corredati da una serie di elementi di sicurezza (ologrammi, sfondi di sicurezza, micro scritture).
I Brolesi la conoscono da tempo, in quanto Brolo era già entrato in uno speciale protocollo e fu tra i primi comuni dove, riorganizzando totalmente l’anagrafe, si inizio a sperimentare questa nuova carta d’identità, dal chiaro taglio europeo.
Al momento della richiesta il cittadino potrà anche fornire il proprio consenso alla donazione degli organi e potrà indicare le modalità di contatto, ovvero il numero di telefono, l’indirizzo di posta elettronica o l’indirizzo pec.
Il piano per il rilascio sarà graduale, nei vari comuni italiani.
Si può anche richiede sul web attraverso l’apposito portale “Cieonlinne”.
La consegna della Cie, con i codici Pin e quindi anche Puk, deve avvenire, presso l’indirizzo indicato dal cittadino, entro sei giorni lavorativi.
L’utilizzo di un sistema di emissione di tipo centralizzato, permetterà l’innalzamento dei livelli di sicurezza: i dati del cittadino saranno infatti codificati secondo gli standard europei in materia di documenti elettronici già adottati per il passaporto elettronico e per il permesso di soggiorno elettronico, riducendo così le possibilità di contraffazione.
I documenti d’identità in forma cartacea resteranno validi fino alla loro scadenza, quindi il passaggio al nuovo documento elettronico avverrà in maniera graduale.
Al progetto di diffusione della nuova Carta d’Identità Elettronica partecipano il Ministero dell’Interno che mette a disposizione il sistema infrastrutturale garantendo integrità e sicurezza, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato responsabile della produzione e della spedizione della Carta d’Identità Elettronica e l’Agenzia per l’Italia Digitale che svolge funzione di supervisione e raccordo tra i diversi attori coinvolti.
Purtroppo, almeno per ora, non sarà possibile integrarla con il sistema sanitario, per cui sarà ancora necessario ricorrere alla tessera sanitaria.
Tornando alla nuova carta d’identità, si riparte dai Comuni che hanno fatto da “pilota” nelle passate edizioni dell’operazione (sarebbero state distribuite circa 4 milioni di carte elettroniche da parte di 150 municipi).
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