COMUNE DI MESSINA GRUPPO CONSILIARE PDL – Interrogazione dei consilieri Burrascano e Spicuzza su recupero Gran Caposanto
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COMUNE DI MESSINA GRUPPO CONSILIARE PDL – Interrogazione dei consilieri Burrascano e Spicuzza su recupero Gran Caposanto

logo_pdl_153_x_155Riceviamo e pubblichiamo l’interrogazione urgente dei consiglkieri comunali del PDL Angelo Burrascano e Antonio Spicuzza sulle problematiche inerenti i mancati interventi atti al recupero del bene monumentale Gran Camposanto. Di seguito il documento.

INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA

OGGETTO: Gran Camposanto.

I sottoscritti Consiglieri BURRASCANO ANGELO e SPICUZZA ANTONIO

PREMESSO CHE

da troppo tempo si assiste all’assoluta mancanza di programmazione e d’interventi atti a recuperare il Gran Camposanto, un bene monumentalmente prezioso per la città. Già nel 2008 durante una visita del rappresentante del FAI nell’ambito della XVI Giornata di Primavera egli affermava: «Abbiamo scelto questo sito perché è un bene prezioso a molti sconosciuto». La sensazione che si ha camminando lungo i viali del cimitero è proprio quella di un tesoro dimenticato. Tombe coperte di sterpaglie, calcinacci caduti dalle cappelle, stradine sconnesse, incuria generale e sporcizia, in mezzo a tanta bellezza di forme e grandezza di architetture: uno spettacolo al contempo esaltante e triste;
alla mutilazione di un monumento, come quello raffigurante un bambino e risalente al 1887, agli episodi di sciacallaggio che sono all’ordine del giorno, si aggiungono anche i furti di fioriere, i danneggiamenti delle tombe, le aggressioni ai visitatori, gli episodi di satanismo che probabilmente si riuniscono nelle gallerie e nelle cappelle abbandonate per i loro riti;
partendo dall’esterno del Famedio, la spianata superiore è un tappeto di lapidi, anch’esse maltenute, cui fa da sfondo il maestoso colonnato a rischio crollo. Tra le colonne, dove è impossibile non notare le “teste gloriose” di busti monumentali collocati nell’area del Tempio, anch’esse abbandonate al loro destino. Una situazione simile quella del Cenobio, struttura in stile gotico dove, secondo tradizione, risiedeva il cappellano del Cimitero. Lo storico edificio non risulta accessibile per interminabili lavori, della cui data di fine non si ha assoluta certezza. Lo spazio circostante è anche’esso costellato di prestigiosi monumenti funerari la maggior parte dei quali però malridotti ed in pessime condizioni;
certo non va meglio al verde che esiste all’interno dell’area cimiteriale e che rende questo posto l’unico polmone verde nel centro della città. Infatti, i viali alberati del Gran Camposanto, in alcuni casi ricordano le dissestate strade della circonvallazione con alberi caduti e in questo caso accasciati non sulle macchine ma sulle tombe;
l’immobilismo è l’unica cosa che accomuna i busti storici del Gran Camposanto che, in alcuni casi non hanno neanche più una tomba entro cui potersi rivoltare, con l’assessorato competente. Si sta lasciando deturpare un’eredità ricca di storia e di significato nella più assoluta indifferenza istituzionale. Infatti dopo aver visto sfumare il famoso “project financing”, l’assessorato competente non ha saputo proporre altre soluzioni. Avrebbe potuto proporre al Consiglio Comunale l’adesione all’ ASCE, Association of Significant Cemeteries in Europe, un organismo europeo, costituitosi a Bologna nel Novembre 2001 e di cui fanno parte, oltre che alcuni comuni italiani come Mantova, Firenze, Ancona, alcune fra le più importanti città europee (Barcellona, Stoccolma, Oslo, Strasburgo), attraverso cui usufruire di notevoli fondi, stanziati proprio per la manutenzione e la gestione dei cimiteri ed anche per la realizzazione di un percorso artistico-monumentale;
l’unica cosa effettivamente visibile è stata l’iniziale realizzazione di un sistema di videosorveglianza con colonne munite di avvisatori acustici/luminosi e che ad oggi presenta in quasi tutti i pali componenti l’impianto, sui quali dovrebbero esserci le telecamere, fili scollegati e lasciati pendenti.

INTERROGANO

Il Sindaco, l’Assessore al ramo in ordine a quanto segue:
quali iniziative intende adottare l’Assessorato competente in ordine alla risoluzione delle problematiche esplicitate in premessa;
i motivi per i quali a tutt’oggi l’impianto di video sorveglianza non è attivo.

 

IL CONSIGLIERE                          IL CONSIGLIERE
Angelo Burrascano                       Antonino Spicuzza

8 Marzo 2010

Autore:

admin


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