CONTE A TORRE FARO – “Il nostro No al ponte non è ideologico. Progetto scellerato, una follia…”
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CONTE A TORRE FARO – “Il nostro No al ponte non è ideologico. Progetto scellerato, una follia…”

– di Corrado Speziale –

Il leader del Movimento 5 Stelle si è recato a Torre Faro per incontrare i residenti delle aree maggiormente compromesse dagli espropri e gli attivisti che hanno partecipato allo studio del progetto del ponte sullo Stretto, al fine dell’inoltro delle osservazioni, al ministero dell’Ambiente, avvenuto sabato scorso. L’ex presidente del Consiglio ha ricevuto una grande accoglienza: il dissenso verso la grande opera, dopo la pubblicazione dell’avviso sugli espropri e la scoperta delle tantissime incongruenze e carenze progettuali, sta salendo sempre di più. Ad accogliere Conte, parlamentari ed ex parlamentari 5 Stelle regionali e nazionali, assieme a tanti militanti del movimento. Al fianco del leader, il prossimo candidato alle elezioni europee, Giuseppe Antoci. Nel corso dell’incontro tenuto con gli attivisti No ponte è stata data notizia del parere negativo sul progetto da parte della Direzione della Riserva della laguna di Capo Peloro, gestita dalla Città Metropolitana di Messina.

Giuseppe Conte è sbarcato a Messina, con una visita ieri pomeriggio a Torre Faro, proprio nel luogo dove, secondo le previsioni progettuali, dovrebbe sorgere la torre di 399 metri del ponte sullo Stretto. Questione che si sta rivelando un braccio di ferro senza precedenti, a causa delle forzature ed accelerazioni del ministero delle Infrastrutture a fronte delle carenze tecniche che crescono sempre di più, man mano che si sfogliano gli elaborati del progetto. Conte è stato accolto da tanti militanti pentastellati. Presenti, tra gli altri, la senatrice Barbara Floridia, i deputati regionali Nuccio Di Paola, coordinatore regionale del movimento, e Antonio De Luca. Con loro anche ex parlamentari del movimento.

L’ex presidente del Consiglio, al fine di conoscere qualche dettaglio sulle questioni locali legate al tema, si è subito soffermato con l’avvocato Carmelo Briguglio, legale storico in materia di “ponte” degli abitanti della zona, che difese gli interessati anche all’atto delle trivellazioni. Il leader dei 5 stelle ha voluto affacciarsi sul mare dalla via Circuito, e osservare con i propri occhi le bellezze dello Stretto. Dopodiché, veloce visita all’interno del complesso Cariddi, dove è stato ricevuto da alcuni residenti che gli hanno in breve descritto il problema degli espropri. A seguire, velocissimo punto stampa e incontro pubblico con la partecipazione degli attivisti No ponte presso il Capo Peloro Resort, dove in rappresentanza hanno preso la parola Elio Conti Nibali e Sergio De Cola di Invece del Ponte; Mariella Valbruzzi del comitato No ponte Capo Peloro; Aura Notarianni, legale del Wwf e l’ex sindaco Renato Accorinti.

Già all’atto dell’incontro in strada, erano stati espressi dei commenti: l’avvocato Carmelo Briguglio: “Qui si prospetta una distruzione totale senza nessun vero costrutto, senza nessun corrispettivo in termini di utilità pubblica. Il risparmio di tempo che si può ottenere realizzando il ponte si ottiene benissimo con altre soluzioni che il precedente Governo aveva già finanziato con 510 milioni per tre navi a GNL. Hanno bandito la gara e l’anno annullata. Ci sono tante cose che vanno denunciate. Noi abbiamo cominciato a farlo”.

Giuseppe Conte: “Ci tenevo a passare da Messina per confermare l’impegno del movimento 5 stelle contro questa infrastruttura che non è di nessuna utilità pubblica. I nostri parlamentari e io stesso ci siamo già espressi. Il nostro non è un no ideologico, diciamo no per l’assolta inutilità di quest’opera. Non accettiamo polemiche che ci portano lontano dalla realtà delle cose. Qui si sta progettando in modo avventato e superficiale una infrastruttura per la quale si sta rispolverando un progetto del 2011 – 2012 aggiornato con fretta, che dalle controrelazioni documentate di esperti e professori, rivela le stesse criticità del passato, insuperate, più ulteriori criticità sul piano ingegneristico, ambientale e trasportistico. Avevamo stanziato una somma adeguata, utile a velocizzare l’attraversamento dello Stretto, una soluzione pratica, da realizzare subito, a portata di mano. Qui invece si sta cercando di investire in questa infrastruttura cifre inenarrabili, forse non basteranno 20 miliardi, per buttare soldi in un’infrastruttura che peraltro comporterà nell’immediato la sottrazione di fondi necessari per la coesione e lo sviluppo della Sicilia e della Calabria. A questo progetto scellerato noi diciamo no e diciamo al ministro Salvini di impegnarsi a migliorare le infrastrutture della Sicilia e della Calabria. Dopo che l’avrà fatto verrà qui a discutere su come velocizzare l’attraversamento dello Stretto. Col movimento 5 Stelle in questa battaglia combatteremo tutti quanti insieme.

Nel breve incontro con la stampa, Conte ha pressoché ribadito i suoi concetti con qualche aggiunta. “Sono stati tolti alla Sicilia un miliardo e trecento milioni di FSC che servono per realizzare una Siracusa – Gela che si attende da una vita, per essere tutti versati qui assieme a tanti altri miliardi. Un pozzo senza fondo per un’opera che non sappiamo neppure se verrà mai realizzata, perché i tecnici ci segnalano grandi criticità. È una follia. Non prendiamo in giro i nostri concittadini siciliani, calabresi e gli altri italiani. Realizziamo le infrastrutture che servono”. In particolare, per la Sicilia: “In questo momento servono impianti idrici. La Sicilia è senz’acqua. Sono questi gli investimenti che servono”. Riguardo ai residenti: “Si ritrovano qui con la spada di Damocle sulla testa. Questa prospettiva di espropriazione li sconforta e non gli consente neppure investimenti per ristrutturazioni”.

L’ex presidente del Consiglio, in sala, ha poi aggiunto qualcos’altro: “Abbiamo una nuova riformulazione dell’articolo 9 della Costituzione. È stato l’obiettivo sin dal primo giorno in cui mi sono insediato. La tutela dell’ambiente della biodiversità, degli ecosistemi e anche nell’interesse delle future generazioni. Da lì parte la nostra battaglia. Tutti gli atti normativi e amministrativi devono essere filtrati attraverso questo principio. In questo progetto c’è tanta superficialità, precipitazione, frettolosità, che diventa anche sospetta rispetto a una diffusa illegalità che costatiamo con mano”.

I saluti e le testimonianze in sala, prima degli interventi dei comitati No ponte.

Barbara Floridia: “Il presidente Conte è qui a testimoniare quanto il movimento 5 Stelle si è impegnato contro lo scellerato progetto di questo governo di centrodestra che sta praticamente distruggendo ogni nostro sogno. Progetto che ricalca al 95 per cento quello del 2011, un progetto pericoloso che devasterà a livello ambientale una zona molto preziosa. Oggi vogliamo ascoltare la voce dei comitati che si sono impegnati a studiare nel dettaglio questo progetto e hanno prodotto tutte le osservazioni necessarie. Da messinese – prosegue la senatrice – giudico questo progetto scellerato, costoso e inutile. Abbiamo autostrade fatiscenti, per cui non ha senso risparmiare pochi minuti. Il presidente Conte quand’era a Palazzo Chigi ha stanziato risorse per l’attraversamento dinamico. C’è un’intera popolazione che ha una paura di avere un’intera città devastata per nulla”.

Antonio De Luca: “Un ponte che non nascerà mai e che ha solo lo scopo di innescare dei comitati d’affari, dei meccanismi elettorali, non può passare sopra le nostre teste. Dopo trent’anni si parla ancora di ponte prendendoci in giro e non facendo tutto ciò che si deve fare”. L’indignazione: “Ieri, un sottosegretario di Stato – prosegue De Luca – ha definito i movimenti come dei terroristi. Ci accusano di fare terrorismo quando siamo noi a essere terrorizzati da chi in maniera patologica insiste su un’opera che non avrà mai esistenza e che finora è servita a bruciare centinaia di milioni. La società Stretto finirà nuovamente con un nulla di fatto, con un ennesimo contenzioso, con un’ennesima messa in liquidazione che costerà centinaia di milioni di euro. L’impegno deve essere chiaro. Per movimento 5 Stelle, oggi come non mai, anche in vista delle future elezioni europee, il no deve essere chiaro, assoluto, una rotta da cui non si torna indietro”.

Nuccio Di Paola: “Il movimento 5 Stelle è compatto e con forza aiuterà i comitati e i messinesi a fermare lo scippo che Salvini e Meloni stanno facendo alla Sicilia. Noi quest’estate moriremo di sete. Diciamo sì a tutte le infrastrutture che mancano alla Sicilia. Il movimento 5 Stelle sarà pronto a fare qualunque tipo di azione all’interno dell’ARS e tra le vie delle nostre città, anche raccogliere firme che ci possano permettere di presentare disegni di legge e azioni sia alla Camera che all’Ars”.

16 Aprile 2024

Autore:

redazione


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