Il Sindaco di Torrenova, Salvatore Castrovinci, chiede alla Lega Pallacanestro la sospensione delle gare
Con nota di oggi inviata alla Lega Nazionale di Pallacanestro, e ad ulteriori Enti sportivi e, per conoscenza, al governo nazionale e regionale, il Sindaco di Torrenova chiede la sospensione delle gare dei campionati sportivi che si disputano sul territorio.
Il Sindaco pone in luce una serie di problemi nella scelta di consentire lo svolgimento delle gare a porte chiuse e derivanti dall’impossibilità non solo per gli stessi atleti, ma anche per le associazioni e le società sportive di effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 e di rispettare le ulteriori misure di prevenzioni, quali il rispetto della distanza di un metro tra gli stessi atleti: misura valida per ogni cittadino, atleta o meno che sia.
Il tutto alla luce della considerazione che i campionati delle serie minori vengono svolti in piccoli centri ove gli atleti hanno frequenti contatti con i residenti e con gli esercizi commerciali del luogo: si chiede maggiore tutela per atleti, appassionati dello sport e cittadini tutti.
Il testo integrale della nota Castrovinci
Oggetto: Richiesta sospensione competizioni sportive. Misure per il contenimento del diffondersi del virus COVID-19.
Io sottoscritto dott. Salvatore Castrovinci, nella qualità di Sindaco pro tempore del Comune di Torrenova (ME), invio la presente al fine di rappresentare quanto segue.
PREMESSO CHE
-. Con D.P.C.M. del 4.03.2020, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha adottato una serie di misure valevoli per l’intero territorio nazionale al fine di contenere il diffondersi del virus COVID-19;
-. in relazione al settore sportivo è stato, in particolare, previsto all’art. 1, lett. c), che “sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d)“;
CONSIDERATO CHE
-. alla luce della superiore misura di contenimento è consentito lo svolgimento delle manifestazioni sportive, fuori dai Comuni ricadenti nelle zone rosse, purchè a porte chiuse e purchè le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, effettuino i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano;
RITENUTO CHE
-. una simile misura di contenimento non consente in concreto ad atleti e tecnici di osservare le ulteriori disposizioni contenute nel medesimo decreto;
-. invero, il precedente punto b) del medesimo decreto prescrive che “sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d)“;
-. la lettura combinata delle lettere b) e c) dovrebbe condurre alla inevitabile conclusione che anche gli atleti, per ovvie ragioni impossibilitati a farlo, dovrebbero osservare la distanza di un metro durante la disputa delle gare!!!!!!;
-. non solo, ma non si riesce a comprendere come e con quali mezzi le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, potrebbero effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; ciò che, peraltro, farebbe ricadere ogni responsabilità proprio in capo a tali associazioni in caso di eventuali contagi e mancati idonei controlli!!!;
-. ciò appare tanto più vero se si pone mente alla circostanza che gli atleti che disputano i campionati minori vivono in realtà di piccoli paesi come il nostro con conseguenti contatti diretti con la popolazione;
-. la disputa delle gare, seppure a porte chiuse, porrebbero a rischio contagio non solo gli atleti tra di loro in quanto messi tra loro in contatto con altri atleti provenienti da zone ove si sono verificati e accertati contagi, ma anche i rispettivi familiari, amici e conoscenti, con vanificazione di tutte le misure precauzionali adottate e che si imperniano principalmente sul rispetto della distanza “di sicurezza” di un metro e sull’igiene personale;
-. ma, prescindendo dal superiore e paradossale effetto la circostanza, però, che non sia stata espressamente disposta la sospensione anche per tali gare, lascia, comunque, salva la facoltà per gli Enti in indirizzo di adottare autonomamente un provvedimento di sospensione;
-. tale sospensione, a parere dello scrivente, si impone come unica possibile scelta in via di autoregolamentazione alla luce dello scenario normativo ed epidemiologico attuale, nonchè alla luce delle concrete modalità con le quali si svolgono le predette gare, specie in un contesto di serie B, totalmente diverso rispetto alle leghe superiori;
-. invero, gli Enti in indirizzo dovranno attentamente valutare varie circostanze che impongono, ai fini del rispetto del D.P.C.M. del 4.03.2020, la sospensione delle gare di campionato, quantomeno di quelle di serie B, alla stregua di quanto avvenuto per scuole ed atenei, almeno sino al 15.03.2020,
-. in relazione al campionato di serie B, difatti, vengono coinvolti piccoli centri, quale il Comune dallo scrivente rappresentato nonchè il limitrofo Comune di Capo d’Orlando e finanche la città di Palermo, ove si sono registrati casi accertati di diffusione, nell’ambito del quale vi sono diverse occasioni di stretto contatto con residenti del territorio, con esercizi commerciali e luoghi aperti al pubblico, ai quali, in occasione delle gare, potrebbero accedervi giocatori provenienti da zone gialle in un continuo scambio interpersonale;
-. pertanto, per tali ragioni, la misura della disputa a porte chiuse delle gare non potrebbe in alcun modo avere l’effetto perseguito dall’adozione del D.P.C.M. cit. con potenziali conseguenze e responsabilità in capo a chi avesse omesso di adottare la necessaria e ragionevole sospensione delle gare;
-. non solo, ma in caso di eventuale contagio, il Sindaco, come autorità locale di sanità, avrebbe l’obbligo di porre gli atleti in quarantena e tutti coloro che vi hanno avuto contatto con tutte le conseguenze negative in merito alla paralisi del campionato;
Tutto ciò premesso, considerato e ritenuto, con la presente
SI CHIEDE
agli enti in indirizzo, ciascuno per quanto di propria competenza, considerato il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale, peraltro NON più coincidenti solo con le zone rosse, di adottare con sollecitudine, ogni decisione idonea alla sospensione delle gare di campionato di serie B.
Si fa presente che, nella malaugurata ipotesi di diffusione del Virus non potranno che essere ritenute direttamente responsabili le Associazioni sportive in indirizzo, così come responsabili per tutte le spese sostenute dalle società per la partecipazione a un campionato che potrebbe subire la paralisi.
Torrenova, 5.03.2020 Dott. Salvatore Castrovinci