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COSTA D’ORLANDO – Peppe Condello, un nuovo campionato e la scommessa Vazzana

Capo d’Orlando 26 settembre 2014 – Era luglio quando il buon Peppone Condello, coach di mille battaglie felicemente visionarie, ci raccontava dei suoi progetti di lavoro. Un’intervista a tutto tondo, la Sunrise Basket School, la Costa d’Orlando, la serie C, un nuovo campionato tutto da vivere. Tanti i nomi, i ricordi, gli aneddoti, venuti fuori da quell’amabile chiacchierata, tanta ancora la voglia di fare per un un uomo che di ripartenze ne ha vissute e vinte parecchie.
Oggi 26 settembre un roster nuovo di zecca per la Asd Costa d’Orlando e l’entusiasmo tipico della prima uscita pubblica di un gruppo che incuriosisce ed appassiona. All’orizzonte una nuova scommessa che, siamo certi, vincerà ancora lui, ma anche tanta fatica, perché come il nostro buon Peppone sa bene “i sogni costano fatica”.sunrise-01

 

Domanda sgradevole ma, attualissima. Dopo l’Orlandina, per Peppone Condello un passaggio a Barcellona, poi tante proposte nessuna  convincente. Un anno senza panchina, i pensieri del coach?
“Ho capito subito che era necessario fermarsi. Non c’erano offerte credibili, che dessero garanzie, alcune erano ridicole per approccio, anche se economicamente convenienti e di buona serie – come hai affrontato quel periodo? – Mi sono concentrato sulla scuola di minibasket, la Sunrise che oggi conta 80 bambini. Mio obiettivo, arrivare a 100 giovani atleti in tre anni. Mi sono creato un nuovo progetto. Ho scommesso su me stesso. Mi sono reinventato. Ho studiato e tanto, dall’inglese alla coordinazione motoria, tutte nozioni legate al mondo dei più piccoli che non conoscevo. condello_giuffrVolevo offrire un prodotto efficiente, competente, una scuola basket moderna, studiata per i bambini, che non fosse solo un’occasione di divertimento ma tanto altro. – Hai scommesso su te stesso più che sulla tua esperienza. Hai studiato, imparato e ti sei messo in gioco – Proprio così, ho fatto anche il corso minibasket perché, dopo otto anni di corsi, da allenatore nazionale, era ancora necessario specializzarsi. Dovevo prepararmi per una cosa totalmente diversa da quanto fatto fino a quel punto, dovevo allenare i bambini, veramente un’altra cosa. Oggi sono soddisfatto del lavoro svolto, dei risultati ottenuti, dei numeri che hanno premiato quell’idea di cambiare.”

L’Asd Costa d’Orlando, un’esperienza tutta da scrivere
“una società che ama la pallacanestro, che cresce, che si sta strutturando; persone che hanno vissuto il basket anche se non dall’interno e che, proprio per questo, sanno ascoltare – Mauro Giuffrè presidente, Gianluca Paparone segretario sportivo, Simone Fogliani direttore generale, Mimmo Di Tella dirigente addetto agli arbitri, Marco Nicolaci team manager – e tanti amici accanto a noi.gruppoRacconta del progetto ‘Costa d’Orlando’ – Lo scorso anno abbiamo effettuato un test, siamo partiti con un campionato di consolidamento, dovevamo crescere sotto il profilo societario. Ci è andata bene, abbiamo fatto un buon campionato e ritrovato anche il pubblico delle grandi occasioni, strano per una serie D ma, in alcune gare il PalaValenti era pieno di amici, anche in campo. Un anno bello!. – Quando hai cominciato a crederci veramente? – Subito. Ho visto tante società crescere, l’Orlandina, Barcellona, Cosenza, Reggio Calabria, società che partivano però dalla C1. L’esperienza della Costa d’Orlando è partita invece dalle persone, gente seria che ama la pallacanestro. Mi sono buttato subito in quest’avventura, senza dubbi. La Costa d’Orlando cresce a vista d’occhio, una nuova sede, nuovi assetti societari, ruoli, competenze, sponsor, step by step, con Mauro al timone – Arriva la promozione in C regionale, e l’ammissione in C nazionale – Abbiamo deciso di far domanda di ripescaggio perché poteva essere un’occasione per fare esperienza. Quest’anno le promozioni saranno cinque, non abbiamo utilizzato un grande budget ma, possiamo crescere in un campionato impegnativo. Possiamo provarci”.costa_dorlando_viaggio

Costa d’Orlando e la C nazionale
“Campionato tecnicamente più forte rispetto agli altri anni, diverse formazioni si sono attrezzate visto il numero di promozioni – questo campionato si vince in difesa? – si vince in difesa, ovviamente ci vuole equilibrio, creare le giuste collaborazioni, gli spazi e lavore sulla giusta aggressività di gioco – Alla vigilia, chi reputi temibile? – diverse formazioni, penso a Patti, Cefalù, la Vis, Crotone su tutte, formazione rotata e dotata d’ottimi elementi”.

Una battuta sul tuo roster
“Tante guardie. Siamo leggerini, specie quando uscirà dal campo Tommaso Colombo, siamo corti e con poco peso specifico – gli avversari devono però arrivare fin sotto canestro – infatti, sto cercando di lavorare sull’aggressività, accorgimenti tecnico tattici che ci permettano di difendere anche sui grandi, difesa 3/4, se il lungo prende palla arriverà comunque un aiuto lato debole, raddoppi sotto canestro, insomma, aggressività come dicevi tu – una squadra vocata alla difesa – difesa e corsa”.atletica

Una battuta su ciascun giocatore, carattere e tecnica di gioco
Nicolas Dominguez: “Giocatore fantasioso, spinge molto il contropiede, poco tiro da fuori, buonissime letture pick & roll, come piace a me. Deve ancora ambientarsi, capire come si gioca in Italia ed imparare come si difende”.

Classe 1990, 183 cm x 78 kg, Domínguez è un playmaker mancino dall’ottimo ball handling, che fa della visione di gioco e della leadership le sue armi migliori. Grande passatore e abile ad innescare i compagni in campo aperto, Domínguez ha anche nazionalità spagnola ed è un giocatore con una discreta esperienza nonostante la giovane età. In carriera ha vestito le casacche di Sarmiento Casinos e Rosario Central, in Argentina, intramezzate da una parentesi all’Aridane in Spagna. L’anno passato, infine, era in forza al club argentino Sarmiento de Formosa, dove ha fatto registrare 13,7 punti ad uscita per i suoi.
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Antonio Fazio: “Molta intensità difensiva. Giocare insieme a Nicolas può essere un problema, sono due playmaker – come piace a te – ci parlo quotidianamente perché devono convivere insieme anche in campo, giocare sia da guardia che da play Anche Antonio mi da letture del pick & roll, mette un’intensità difensiva spaventosa e spinge molto il contropiede – contropiede, che sarà l’arma vincente – e che ci piace tanto”.

Classe 1990, 185 cm x 84 kg, Fazio è un play-guardia mancino, molto abile anche con la mano debole. Cestista completo, è in grado di spostare gli equilibri sia in attacco che in difesa. Cresciuto nell’Orlandina Basket, con cui ha esordito in Serie A, si è poi trasferito a San Filippo, in C2. Quindi l’esperienza con l’Amatori Messina in C1 e la chiamata di Potenza in B1. Dopo una stagione e mezza in Basilicata, il passaggio in B2, al Martina Franca. Infine, il ritorno all’Amatori, un anno a Marsala, sempre in C1.atletica1

Gabriele Crisà: “L’abbiamo premiato, l’anno scorso ha fatto un buon campionato, la C1 non è ancora nelle sue corde ma si sta ben comportando, ci da una grossa mano d’aiuto sia in allenamento che nelle amichevoli – giocatore che deve crescere – maturare e prendere questa esperienza come un’opportunità. Lungo il campionato capiterà anche qualche minuto di gioco”.

Gabriele Crisà, playmaker classe 1993 di 175 cm x 68 kg, ha vestito la casacca dell’Orlandina Basket a livello giovanile, prima di disputare il torneo di Serie D con Spadafora. Quindi, l’arrivo alla Costa d’Orlando di coach Condello e la promozione in C.

Roberto Marinello: “Giocatore fortissimo, solo che lo deve capire anche lui. Ha degli up & down mostruosi sia caratteriali che di prestazioni, momenti di agonismo impressionante, tecnica sopraffina, altri in cui si spegne, si assenta del tutto, scompare, non difende, non attacca. Ha un tiro mortifero e lo sfrutta poco, insomma, c’è da lavorare ma è un buon giocatore, veramente forte”.
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179 cm x 71 kg, napoletano classe 1991, Marinello è un playmaker in grado di occupare anche lo spot di guardia. Cresciuto nella Partenope Napoli, dove ha giocato fino alla stagione 2010/2011 in C Regionale, nel 2011/2012 è passato allo Scauri in DNB. Successivamente ha vestito la canotta del Magic Team Benevento in DNC, infine nel campionato scorso ha contribuito alla salvezza della Dynamic Basket Venafro, in DNB, mettendo a segno 13 punti a partita

Lorenzo Galipò: “Il nostro under, viene dalle giovanili, deve crescere tanto anche lui. Lavora al mattino ed è disponibile solo al pomeriggio ma, ci garantisce intensità in allenamento. Ha fatto una, due amichevoli notevoli, ti dirò, se continua così si prenderà qualche spazio – avvertimento per i titolari, il coach non gioca solo con cinque uomini – non gioco solo con i titolari”.logo_costa_dorlando

Under classe 1994, è una guardia di 180 cm x 71 kg. Cresciuto nelle giovanili dell’Orlandina Basket, ha poi giocato in C2 con le casacche di Maurilio Milone e Agatirno. Un infortunio al crociato lo ha tenuto ai box per qualche tempo, prima di indossare i colori della Costa d’Orlando e conquistare la promozione in C nonostante un altro infortunio al solito ginocchio ne abbia limitato l’utilizzo.

Marco Micale: “Cestisticamente pazzo, innamorato di questo sport, prende la palla e va sempre dentro, lo devo limitare, vorrebbe fare tanto ma gli manca la tecnica – poche cose fatte bene – poche ma fatte bene, senza strafare, né dimostrare nulla. Ha un fisico mostruoso, gambe esplosive, dobbiamo lavorare su poche cose e imparare a farle bene”.

Play-guardia under classe 1994 di 175 cm x 75 kg, ha iniziato la sua carriera tra D e C2 con la Maurilio Milone. Poi il passaggio all’Orlandina Basket, dove è andato a referto anche in LegaDue. Contemporaneamente ha inoltre disputato il campionato di C2 con l’Agatirno. L’anno passato ha contribuito alla promozione in C della Costa d’Orlando.
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Federico Antinori (cap.): “Giocatore di grande esperienza – perché la scelta di farlo giocare a quattro? – Ho bisogno di un quattro. Federico è 193 cm, ha attitudini difensive, uno che si sbatte in difesa, che può andare davanti al lungo, uno contro uno, pick & roll anche per lui, insomma, uno che può giocare in diversi ruoli ed io ho bisogno di un quattro”

Classe 1975, playmaker di 190 cm x 90 kg sfruttabile anche nel ruolo di guardia, Antinori è stato uno dei principali artefici della promozione in C dei biancorossi di coach Condello durante la scorsa stagione. Cresciuto nella Virtus Roma, squadra con cui ha militato anche in Serie A, nel corso della sua straordinaria carriera Antinori ha calcato parquet importanti anche in LegaDue e vestito casacche storiche come quelle, tra le altre, di Pavia, Forlì, Casalpusterlengo, Montecatini e Reggio Calabria. Qualche anno fa, inoltre, ha vinto il campionato di C1 con l’Orlandina Basket. Adesso, l’atleta laziale è pronto a difendere per il secondo anno consecutivo i colori della Costa d’Orlando nelle vesti di capitano e leader emotivo.atletica_villa_piccolo

Lorenzo De Lise: “Grande forza fisica, una roccia, gioca da guardia, deve assimilare tecnica, imparare a trovare gli spazi vantaggiosi. Stiamo lavorando su questo e ci mette una voglia incredibile”.

Under classe 1994, 188 cm x 90 kg, De Lise è un esterno che può ricoprire i ruoli di 2 e 3. Giocatore molto fisico su entrambi i lati del campo, è dotato di un buon tiro da fuori e corre bene i 28 metri. Originario di Cefalù, De Lise muove i suoi primi passi sul parquet nella squadra del proprio paese, prima di approdare all’Orlandina Basket. A Capo d’Orlando cresce sotto la guida dell’attuale allenatore della Costa, coach Condello, prima di passare in B2 a Scauri. Da qui, il ritorno all’Orlandina e il passaggio, la scorsa stagione, in C1 al Marsala.
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Pietro Vazzana: “Giocatore dalla mano impressionante, tiratore da tre punti pazzesco, poca difesa, gli sto addosso da questo punto di vista, Pietro però è conscio di questo suo difetto. E’ un quattro, mi deve dare una mano a rimbalzo, lavoreremo molto su questo – la scommessa di quest’anno: Pietro difenderà – Pietro difenderà!”.

Classe 1989, Vazzana è cresciuto nel florido settore giovanile arancione ed ha poi militato anche in serie A. Quindi, sempre a Reggio, la parentesi con l’Audax, l’approdo in Sicilia con Acireale e Messina, il ritorno in terra calabra prima con la Vis Reggio Calabria e poi Cosenza. Ala forte dall’eccezionale gioco perimetrale, il reggino può giocare anche da ala piccola, grazie ad un arsenale offensivo di primo livello e dei piedi molto rapidi. 194 centimetri, la passata stagione Vazzana ha fatto registrare una media di 18.7 punti ad allacciata di scarpe, risultando il 18esimo scorer assoluto di tutti e sette i gironi di Dnc.

Luca Sgrò: “Un inizio sottotono, adesso meglio. Sta prendendo fiducia, gli sto parecchio addosso, è uno che odia il contatto fisico ma il basket è fatto così. E’ un giocatore perimetrale, mette poco la palla a terra, ci può servire ad aprire il campo”.
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Luca Sgrò, orlandino classe 1993, è cresciuto nelle giovanili dell’Orlandina Basket, prima di disputare due campionati di C1 con le casacche di Canicattì e Porto Empedocle. 198 cm x 95 kg, ala dal grande atletismo, è un giocatore dagli ottimi istinti difensivi e dalle buoni doti realizzative. Dopo due anni lontano da casa, il ritorno a Capo d’Orlando, in C Nazionale, con la Costa del presidente Mauro Giuffrè.

Tommaso Colombo: “Non ha ancora contezza della sua forza fisica e in alcuni momenti non riesce a metterla in campo. Un ragazzo su cui lavorare, pochi movimenti spalle a canestro ma, nonostante la mole ha piedi e mani velocissime, spostamenti laterali da piccolo, Tommaso può difendere anche su un piccolo. Dobbiamo lavorare sui fondamentali d’attacco, sul tiro, e far in modo che la sua forza abbia veramente un peso in campo”.

Classe 1993, 200 cm x 115 kg, Colombo è un centro che fa dell’intensità il suo marchio di fabbrica. Ottimo rimbalzista, dotato di un buon tiro dalla media e rifinitosi negli anni anche come attaccante dal post, il nuovo lungo biancorosso è cresciuto nell’Aurora Desio, formazione di cui ha vestito la casacca per tutto il corso della sua carriera, partendo dalle giovanili fino a giungere in prima squadra, in C1, guadagnandosi via via più spazio e minuti e divenendo punto di riferimento del club lombardo nelle ultime due stagioni.
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I propositi di coach Condello
“Vorrei un anno di soddisfazioni, questo a prescindere dai risultati sul parquet. Un anno di crescita per tutti noi, d’esperienza – il presidente non chiede la vittoria del campionato – non è questo l’obiettivo societario ma, ovvio, giochiamo per vincere”.

 

27 Settembre 2014

Autore:

admin


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