Per celebrare il Solstizio d’Inverno 2020
La provocatoria proposta delle Edizioni di Ar
“Sbirrocrazia” e delirio demagogico
La nota della casa editrice
Per celebrare il Solstizio d’Inverno 2020 ‒ e ribadire la nostra segregazione (che è, per noi, vera ‘separazione dal gregge’) ‒ abbiamo pubblicato, nella bella, persuasiva versione dal greco curata da Claudio Mutti, quel capolavoro di sprezzo ‒e di sprezzatura‒ della democrazia estrema che sono I Cavalieri di Aristofane.
Sulla copertina del libretto, un seguace di Bordìga e di Bachofen, e nostro sodàle, ha disegnato l’immagine di un vicario di Demosre: con ‘scucchia’, nasone e museruola pendente dall’orecchio ‒ una specie di ìnfula, di nastro che ricade dalla sua mitra ‘episcopale’… Non è la caricatura, ma la figura, brutta e cattiva, di un demagogo attuale:
Uno di quelli che, adescando la massa per recarle violenza morale e carnale, hanno profanato la Politica come arte e come scienza.
Uno di quelli che hanno contagiato la nazione, sgovernato lo Stato e preparato i futuri disastri del popolo italiano.
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