DACIA MARAINI – Brolo ha una cittadina in più
Cronaca Regionale

DACIA MARAINI – Brolo ha una cittadina in più

cittadinaza_Dacia_MarainiUna giornata dedicata a Dacia Maraini, quella vissuta martedì 26 luglio – ieri- a Brolo.

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Prima all’interno della villa comunale – alle 18,30  – con la sezione speciale del consiglio comunale che all’unanimità le ha assegnato la cittadinanza onoraria;  poi con un incontro\dibattito – un vero e proprio salotto letterario, protrattosi sino alle 20,30, dove la Maraini ha generosamente risposto alle tante domande fattele soprattutto dai giovani che le hanno tributato un autentico bagno di folla ed un abbraccio d’affetto e di stima.
Un incontro di grande spessore umano, sociale e culturale, come tutti alla fine hanno sottolineato.
Ed alla fine della serata, al Castello, il recital dalla stessa Maraini drammatizzato, con la lettura delle lettere d’amore di Gabriele d’Annunzio messo in scena da un’ottima Annalisa Picconi, ha completato un evento culturale-sociale che resterà nel tempo nella memoria di tanti.
Ma tornado al momento ufficiale della giornata.

La cittadinanza onoraria che il consiglio comunale ha assegnato.

La Maraini ha voluto sottolineare, in uno dei diversi interventi che hanno caratterizzato la sua presenza a Brolo, come il gesto e l’azione messa in atto dell’amministrazione brolese assuma un valore importante, oltre alle forme, sia perché effettuato in Sicilia, già terra di migrantes che ora li accoglie, sia perché il gesto dell’amministrazione comunale si pone in controtendenza verso un egemone modo di vedere, pensare, ghettizzante verso il “diverso da noi”.

In questa logica il conferimento della cittadinanza onoraria alla Maraini supera le logiche comunali, diventa un fatto comprensoriale, anzi lancia un messaggio verso l’Europa.

Il senso dell’iniziativa è stato pienamente colto dalla tanta gente che ha affollato la villa, divenuta una sala consiliare, verde, ariosa, colorata dagli ibiscus, punteggiata da palme e siepi, un’agorà che ha accolto cittadini, editori, scrittori, rappresentanti del mondo scolastico, religiosi di più fedi, intellettuali, ragazzi, provenienti da tanti centri vicini, che rappresentando modi di vedere diversi, complessi, che hanno origini e basi culturali eterogenee, ma certamente caratterizzati dalla voglia di esserci, partecipare, condividere.

Ieri Brolo ha rappresentato la Sicilia, la sua storia, il suo oggi, il suo futuro.
L’ha fatto abbracciando una donna di cultura, ma soprattutto la fine intellettuale, libera, che scrive, dice, afferma, coinvolge sulle grandi temi sociali, sul diritto alla democrazia partecipata come tra l’altro ha sottolineato Salvo Messina nel suo intervento: “Lei che aveva già scorto negli occhi dei migrantes che protestavo, nei centri d’accoglienza, sui barconi stipati e maleodoranti: la disperazione di chi aveva lasciato la casa e il paese per sfuggire ad una guerra feroce o per cercare un lavoro, anche il più umile, purché gli permettesse di sopravvivere”.
Ieri alla villa comunale c’era la Sicilia vera, quella che accoglie, che rispetta, che non giudica né condanna, che si sente partecipe di un’Europa che abbraccia il Maghreb, ed i sud del mondo.

Questa “terra di emigrazione che diventa terra di immigrazione, generosa e capace di abnegazione, come Lampedusa e Brolo dimostra come l’accoglienza e la tolleranza sono figlie della generosità, della condivisone e del cambiamento, che è sempre possibile, in Sicilia come in qualunque altra parte del mondo “.

Questo ha affermato la scrittrice, che venendo a Brolo, in quest’occasione ha onorario la promessa fatta appena due mesi fa a Patti, al termine di un incontro con gli studenti, a Salvo Messina e Francesco Moscato, rispettivamente sindaco e presiedente del consiglio comunale brolese, che lì le avevano chiesto ed offerto di accettare la cittadinanza onoraria di Brolo.

Per la Maraini Brolo è l’esempio di come quel “tutto cambi perché tutto resti come prima” detto da Tommasi di Lampedusa può essere cancellato dal “fare” in Sicilia.

Rimosso della gente che crede nel cambiamento.
Una strada ha affermato l’autrice di “Marianna Ucria”  che va perseguita con sacrificio e reale volontà, con perseveranza e fede, senza cui il fatalismo è la cifra stessa della nostra rassegnazione, dell’insipienza che genera stagnazione e oscurantismo”.

A condurre la serata in villa è stata Ornella Fanzone, che introducendo i lavori, ha detto “preferisco pensare alla scrittrice Maraini, come ad una dispensatrice di piccoli, grandi doni per l’anima di tutti noi, di amore e di carezze che ci accompagnano e consolano”.
Un sapiente tratteggio che disegna perfettamente lo spirito della manifestazione e l’anima della scrittrice.

of_DSC_0123Francesco Moscato ha avuto parole d’elogio per il consiglio comunale e per il comitato che ha seguito gli aspetti culturali della manifestazione che ha avuto in Michelangelo Gaglio certamente una guida illuminante.
Discorso a parte per i giovanissimi dell’oratorio che hanno regalato alla scrittrice un attimo di emozione rievocando alcuni suoi scritti.

DSC_0259Una decina di domande dal pubblico hanno poi dato il segno dell’interesse e dell’attenzione da parte di tanti sull’attività letteraria, sociale, teatrale della Maraini… segno anche che ancora una volta Brolo ha guardato avanti.

Un aspetto, quello di essere attenti, di guardare avanti,  sottolineato anche dall’assessore alla cultura Maria Ricciardello che ha parlato di come a Brolo, “naturalmente” si integra e si opera insieme, partendo dalle piccole cose fino ai grandi progetti, nel rispetto quotidiano delle diversità che “ qui si chiamano Cultura”.

L’assessore ha fatto autografare l’intera produzione letteraria della Maraini donandola, attraverso la biblioteca comunale, a tutti i suoi concittadini.

Anche perché come ha detto la Fanzone “quella della lettura è un’esperienza, che ti fa cambiare l’angolo dello sguardo, un arricchimento di prospettive – aggiungendo – In quello che è un momento tutto nostro, perfino un libro può essere salvifico, capace di stabilire un legame di solidarietà tra noi e il resto dell’umanità”.

E ovviamente la Maraini ha, sorridendo, annuito.

27 Luglio 2011

Autore:

admin


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