Messina vive un dei momenti più drammatici, se non forse quello più drammatico, della sua storia recente e c’è molta curiosità e fermento per le prossime elezioni amministrative del prossimo 26 e 27 maggio.
C’è soprattutto curiosità di vedere come reagirà la città all’appuntamento elettorale, se ci sarà quel cambio di passo auspicato da anni ma mai realizzato, oppure se Messina continuerà ad essere un feudo per pochi e soliti noti.
Uno dei protagonisti del cambiamento vuole essere l’associazione Punto Zero che ha nell’ex assessore regionale al Turismo Daniele Tranchida il personaggio di maggior spicco.
Punto Zero guarda a tutte le realtà della società civile che, presumibilmente sarà la vera protagonista delle amministrative 2013, a testimonianza del fallimento della politica dei partiti.
Anzi il suo progetto è ancora più ambizioso, visto che ha come obbiettivo quello di unire attraverso un confronto basato su idee ed obbiettivi comuni quella società civile che, qualora si dovesse presentare spaccato, farebbe proprio il gioco dei grossi partiti “noi crediamo che sia necessario un cambio di rotta per questa città, il nome non è casuale, l’idea nasce dalla volontà di circa trenta consociati di ridare dignità ad un territorio che non né può più – ha dichiarato Daniele Tranchida – la situazione non è più tollerabile, il default è stato evitato solo grazie a provvidenziali interventi di carattere nazionale e regionale che hanno salvato la città dal baratro in cui l’aveva mandata l’amministrazione Buzzanca che, fortunatamente, ci lasciamo alle spalle.
Questa città da troppo tempo ha perso la propria vocazione turistica e commerciale basti vedere la fine che hanno fatto tutte le attività storiche di Messina”.
Punto Zero ha come obbiettivo quello di creare un’alternativa alle solite logiche politiche locali, rivolgendosi ai settori produttivi della città che hanno difficoltà ad emergere in una città che occupa stabilmente l’ultimo posto in tutte le classifiche “subito dopo pasqua faremo una convention aperta al mondo della società civile e a quello delle libere professioni per parlare delle problematiche e per trovare insieme le soluzioni alle stesse. Diciamo subito che noi siamo contrari alle grandi opere – ha dichiarato Tranchida – e che ci contrapporremo a quel partito del cemento che in città, da destra a sinistra, ha trovato degli ottimi interlocutori.
Dico subito che sono contrario alla santa alleanza tra Genovese e D’alia che non sono altro che la proposizione delle vecchie logiche clientelari. Noi guardiamo alle forze sane e libere che in questo momento sono rappresentate dai movimenti civici. Mi rendo conto che è difficile ma vogliamo riuscirci ”. Tranchida infine pone un occhio di riguardo verso il Movimento 5 Stelle che, dopo il bel risultato delle ultime regionali, punta ad un ruolo da protagonista anche alle amministrative “gli ambienti della politica “tradizionale” demonizzano certe nuove realtà solo per paura di perdere i posti di potere – ha continuato Tranchida – il Movimento 5 Stelle è ormai una realtà consolidata di cui bisogna tener conto.
Quando faremo il tavolo tecnico aperto a tutte le associazioni ed i movimenti mi farebbe piacere che ci fossero anche loro, non credo che la scelta autoreferenziale che hanno preso sia quella giusta”.
Tranchida ha poi tracciato un identikit del candidato sindaco che sarà appoggiato da Punto Zero che sarà il frutto della somma tra la qualità personale e il programma.
Antonio Macauda