Il municipio di Brolo ha 414 Anni di Storia: Un Grande Futuro Alle Spalle, Nuovi Spazi Davanti
23 maggio 1611 – 23 maggio 2025.
Una data che non è soltanto simbolica, ma fondativa. Sono trascorsi 414 anni da quando, con lettera del viceré datata 23 maggio 1611, Ferdinando Lanza ottenne il permesso di fondare, nella Baronia di Brolo, una terra chiamata Annunziata.
Un atto che avrebbe cambiato per sempre il volto di questa zona della costa tirrenica siciliana, fino ad allora conosciuta più come terra di passaggio, luogo strategico per i commerci e presidio militare, che non come entità autonoma e vitale. Con quell’atto nacque qualcosa di più: nacque una comunità.
Dal Feudo al Comune
La nascita formale della Terra dell’Annunziata è quindi il primo passo verso ciò che oggi conosciamo come Comune di Brolo. Poi con il privilegio del 4 aprile 1636,(389 anni fa) esecutivo il 25 giugno dello stesso anno, fu Giovanna Lanza a ricevere il titolo di Duchessa di Brolo e la storia del borgo si intrecciata ancor di più con quella della nobile famiglia Lanza, una delle casate più illustri della Sicilia e dell’intero Regno di Napoli.
414 anni dopo: Un’identità che resiste
Rammentando idealmente questo 414° anniversario, non festeggiamo soltanto una data, ma rendiamo omaggio a una memoria storica viva, che ancora parla attraverso le pietre del castello, i vicoli del centro storico e le tradizioni di una comunità che, nel tempo, ha saputo conservare la propria identità pur aprendosi al cambiamento.
La ricorrenza passata del 23 maggio segna dunque non solo una fondazione, ma una vera e propria affermazione giuridica e istituzionale: è la nascita di un municipio, con le sue regole, i suoi simboli e i suoi cittadini. E il 25 giugno, giorno dell’elevazione a Ducato, ci ricorda l’importanza del riconoscimento nobiliare e del prestigio acquisito nel tempo.
Il nome di Brolo è inscindibilmente legato alla dinastia Lanza, discendente dai duchi di Baviera e imparentata con la casa Sveva, al punto che Bianca Lanza fu moglie dell’imperatore Federico II di Svevia. La famiglia, nel corso dei secoli, ha detenuto un patrimonio impressionante: principati, ducati, marchesati, baronie. Tra questi, oltre al Ducato di Brolo, anche Trabia, Vizzini, Ficarra, Malvagna, Piraino, solo per citarne alcuni.
Numerosi esponenti di questa stirpe hanno avuto ruoli di primo piano nella storia politica, militare e giudiziaria del Regno di Sicilia. Viceré, senatori, capitani di giustizia, castellani, ambasciatori e persino santi e arcivescovi. Una galleria di ritratti storici che racconta non solo la grandezza di una famiglia, ma anche l’evoluzione della Sicilia nei secoli.
Brolo, oggi, si affaccia sul futuro consapevole della propria storia.
Una storia che non è fatta solo di documenti e titoli nobiliari, ma anche di lavoro quotidiano, memoria collettiva e orgoglio di appartenenza.
414 anni non sono un invito a proiettarsi avanti, con lo stesso spirito con cui, nel 1611, si tracciavano le prime linee di un borgo che avrebbe saputo crescere, resistere, trasformarsi.