Già perchè se c’è una parte dell’Ateneo uscita distrutta dagli scandali che negli ultimi anni, questi sono proprio gli studenti che rischiano di vedere il proprio titolo di studio bistrattato solo perché conseguito a Messina, la città degli scandali universitari, delle parentopoli e degli esami facili.
Nonostante tutto in questi ultimi difficili anni, Atreju non ha avuto esitazione a presentarsi anche davanti ai media nazionali a difendere la parte pulita dell’Università di Messina da sempre centro d’eccellenza per l’intero paese sia in campo giuridico umanistico che scientifico.
Per festeggiare questo primo decennale di Atreju ci saranno due giorni dedicati alle voci degli studenti al motto “l’Università che vorrei”, come il titolo del video prodotto dai ragazzi dell’associazione.
Si inizierà martedi 26 alle ore 10 presso l’Aula Magna del Rettorato, dove si terrà un convegno a cui parteciperanno il Questore di Messina, il Rettore Pietro Navarra e qualcuno tra i più importanti docenti dell’Ateneo.
Punto centrale dell’incontro sarà il rapporto con gli studenti e la loro visione d’università “noi sogniamo un’Università di Messina che crei aggregazione – ha spiegato Antonio De Domenico esponente di Atreju – noi vogliamo un Ateneo con spazi aperti costantemente, lo studente deve vivere l’università come la vivono gli studenti in altre realtà, purtroppo spesso camminando per le varie Facoltà capita troppo spesso di trovare più docenti che studenti”.
Ma i festeggiamenti per il decennale non sono finiti qui infatti il giorno dopo, mercoledi 27, dalle ore 21 si terrà un concerto presso la scalinata del Rettorato a cui parteciperanno i più importanti gruppi musicali giovanili.
Esattamente come 10 anni fa, quel 19 novembre del 2003, Atreju si presentava con un concerto e adesso ripete l’evento per festeggiare il decennale: la Compagnia degli Studenti ha ancora voglia crescere.
Antonio Macauda