Col primo congresso provinciale di “diventerà bellissima” si apre un nuovo capitolo politico, eletti coordinatore e delegati. On. Galluzzo: “Chiamati tutti a grande senso di responsabilità”
Gli Interventi:
Enrico Trantino.
puntualizzazione sul momento storico che la Regione sta attraversando, maggiore protagonismo grazie ai deputati regionali
On. Pino Galluzzo
vogliamo essere guida, non essere guidati
Chiara Sterrantino (Dirigente di Diventerà Bellissima)
il dato significativo non è il numero di tesserati, circa 1100, ma il numero di presenze oggi, che dimostra un intento di attivismo, di partecipazione attiva agli impegni del movimento. Spesso si dice “Diventerà Bellissima” non esiste. Non è vero, db non è un’entità astratta, è lo strumento che ha voluto il presidente Musumeci, per essere accompagnato durante la candidatura. DB è un movimento che si sta strutturando, perché finora sono mancati i punti di riferimento. Nella sua storia, seppur breve, il movimento ha dovuto sopportare la mancanza di riconoscibilità. La nostra guida è il Presidente Musumeci, che ha avuto, in questo primo anno di candidatura, impegni ed oneri molto alti, si paga dunque un pò lo scotto di questo, si comincia in “ritardo” di un anno a strutturarci. Come intendo la politica? La gente non ha punto di riferimento sul territorio, e nonostante gli sforzi dell’On. Galluzzo, si paga ancora un fio per questa vacatio. Se oggi si è chiamati ad eleggere il Coordinatore Provinciale ed i delegati al Congresso Regionale, successivamente si provvederà alla realizzazione di un coordinamento provinciale e i circoli comunali. La presenza di stasera significa interessa alla partecipazione. Perché la gente dovrebbe tesserarsi a diventerà bellissima. Per la sua capacità attrattiva, non solo per il pres musumeci, ma soprattutto per l’immedesimazione, per l’intento di incarnare il nostro sentimento, quello di essere prima di tutto siciliani. Bisogna essere coraggiosi, forti, bisogna avere voglia di dare senza ricevere, il periodo delle vacche grasse in politica è finito. Serve gente coraggiosa, non che cerchi un primo o secondo lavoro.
Simone Magistri, comune di Milazzo
I congresso provinciale che rappresenta una delle ultime tappe fondamentali.
Percorso che è iniziato nel 2014, io ho aderito nel 2015, non tutti ci credevano, le iniziative sono state tante,Referendum contro le trivellazioni, referendum costituzionale governo renzi.
Non ci sono personalismi nel nostro movimento.
Il primo congresso arriva con un pò di ritardo, a causa dei numerosi impegni del presidente, dell’assessore Razza, dei deputati, ma il lavoro che si è fatto precedentemente non è dimenticato.
Il mio lavoro al Comune di Milazzo è un lavoro che si svolge in trincea. L’intento è quello di infondere quella fiducia che oggi nei cittadini sta venendo a mancare. Auspico maggiore presenza e maggiore attività nella volontà di creare una nuova classe dirigente.
Francesco Armone (coordinatore del gruppo giovanile)
testimonianza. La nostra generazione è quella che si avvicina per passione verso la politica. L’intento, essendo tra i fondatori, era quello di “scacciare” il governo precedente; oggi qual è il prossimo obiettivo? Le nuove generazioni credono molto in diventerà bellissima, anche non solo come progetto regionale. Un pò in tutta Italia ci invidiano il nostro presidente. La comunità giovanile propone di crescere, sopratutto in consapevolezza, e aprirsi anche all’esterno, dimostrando, anzi continuando a dimostrare, di poter essere una classe dirigente autonoma, faro di altre comunità.
Giosuè Giardina
la provincia di Messina deve esercitare un ruolo fondamentale, quello che le compete per storia e tradizione, un movimento come il nostro deve avere la consapevolezza di dover rappresentare quel punto di riferimento che ormai da più parti è un dato di fatto non esiste più. L’autonomia deve andare di pari passo con un imprescindibile riferimento all’unità nazionale. Abbiamo un compito fondamentale, intercettare un consenso che i cittadini non hanno più. Il distacco dei cittadini dipende da tutte le storture di questi anni, non di tutta la politica, ma di molta politica.
Rimanendo consapevoli della rilevanza di Messina come snodo, bisogna uscire dai confini. Il movimento parte da uno zoccolo duro di persone con esperienze importanti dal punto di vista politico, ma si è arricchito nel tempo, con esperienze diverse, diventando forse anche più capace di rappresentare sempre di più.
La regione sta attraversando un momento difficile. politica, economia, società. I problemi in ARS. Niente è impossibile quando ci sono tante persone che marciano nella stessa direzione. L’Appartenenza è un punto di forza. L’amore vero è quello che ha per oggetto qualcosa che non ti piace per niente e quindi la cambi “borsellino”
Musumeci ha ereditato una Sicilia che non ci piace per niente e con l’aiuto di tutti la vogliamo e possiamo cambiare.
INTERVENTI DALLA PLATEA:
Fulvia Toscano: poco entusiasta.
Ero molto entusiasta, nel progetto iniziale ed originario, poco per i meccanismi avviati in questo anno, soprattutto per la disattenzione alla cultura. Disappunto, ennesimo, per l’esclusione di un mondo di persone che con difficoltà hanno continuato a far cultura
Daniele Tranchida:
non si possono far scappare i giovani
Giuseppe Domenico di Giorgio:
In Italia,nonostante l’impegno,l’economia gira attorno ai grandi interessi degli Imprenditori. Diventerà bellissima è un governo Se nessuno a Roma ha la forza di portare avanti un progetto per il sud o meglio per la Sicilia,bisogna programmare e realizzare un progetto vero. Siamo un mercato con 5 mln di consumatori Chiedo al coordinamento provinciale e poi regionale di dare un supporto.
Rino Nania:
gli interventi e la qualità del pubblico in sala dimostrano la bellezza di questa comunità, una comunità che intende tradurre la sua presenza in partecipazione.
Sono orgoglioso intanto perché oggi a presiedere questo consesso c’è Enrico Trantino. Ricordo quando a Messina anni orsono ho partecipato ad un convegno, con suo papà Enzo, sulla legalità. Messina ha risposto, grazie alla realtà, molto bene. Grazie a Cosimo Briguglio, a Fulvia Toscano che con i loro appunti hanno mostrato la ricchezza della comunità messinese. Sarà un onore, ma sopratutto un onere rappresentare per Giosuè questo mondo.
Conclusioni:
Pino Galluzzo:
Un congresso che è stato un vero e proprio confronto di stimoli ed idee. Non ci si alza la mattina e ci si improvvisa politici che rappresentano i cittadini in qualunque parlamento essi siano.
Si parla di regionalismo differenziato, bisognava parlarne già da prima, 20 anni fa. Siamo un’isola e per entrare in un sistema globalizzato dobbiamo pensare come isola e comportarci come tale.
Nel nord Italia ci sono le regioni più ricche d’europa. Perché? Cosa non va?
Per entrare tra le regioni che crescono deve esserci un motivo per crescere. Le conclusioni di questo congresso sono che da qui ai prossimi mesi dobbiamo stare dietro al nostro presidente, dobbiamo fare scudo, dobbiamo essere la forza che nelle piazze, con la gente conferma che dobbiamo cambiare passo per ottenere la Sicilia che vogliamo. Questo congresso ha messo una prima pietra per diventare una struttura forte dei siciliani per rimanere accanto ai siciliani.
Enrico Trantino:
Stiamo attraversando un momento storico di grande difficoltà, non solo da punto di vista oggettivo, che non consente di dare alla politica il vero ruolo che le compete, il vero problema è che a causa di questi parvenu della politica è che il ruolo della politica è stato ribaltato, dimostrando chiaramente l’incapacità dei partiti di operare come entità intermedia tra il popolo e il governo. La gente ha bisogno di avere risposte dalla politica. Bisogna essere tutti insieme per riaggregare e ricostruire.
… in alto i cuori!