…. ED I GEOLOGI? – Dopo l’ultima alluvione con coraggio scrivono così.
Cronaca Regionale

…. ED I GEOLOGI? – Dopo l’ultima alluvione con coraggio scrivono così.

 

marzia_mancuso_22Riceviamo il testo di Marzia Mancuso – geologa.

Questo periodo di piogge ha messo in “evidenza”la precarietà dei nostro territorio e dei versanti riguardo gli eventi franosi.

Tutta la provincia di Messina è stata colpita, quasi come un bombardamento aereo da fenomeni franosi;  sia i paesi lungo la costa sia i paesi montani, oggi oltre ad essere irraggiungibili rischiano di essere totalmente cancellati, le strade sono impercorribili e impraticabili e senza  nessuna sicurezza,  provocando disagi  non indifferenti per la cittadinanza e purtroppo  oggi come ieri ..vedi Giampilieri  siamo alla conta dei morti…

Si può morire per  frana o per alluvione?

Tutto quello che oggi possono fare gli Enti preposti è quello di apporre  con la massima celerità un cartello di divieto di accesso con ordinanza sindacale, e tutto finisce lì…..

IMG_9120Eppure non sarebbe difficile attuare una politica di prevenzione efficace e duratura.

Chi  sa guardare capisce le zone a maggiore rischio di frane e di dissesto idrogeologico, ma nessuno è chiamato a stabilire gli interventi preventivi al fine di ridurre al minimo i rischi.

Lo Stato, le Regioni, la Provincia, i Comuni,  sono Enti che non hanno attuato politiche di previsione e prevenzione.

I tecnici che operano sul territorio ed in particolare i Geologi che  oramai è da anni che denunciano  il dissesto idrogeologico nel territorio eppure  potrebbero avere un ruolo determinante nello studio e nella prevenzione del dissesto idrogeologico.

La verità è che non amiamo nè conosciamo il nostro territorio.

Gli enti pubblici non controllano il loro territorio che viene lasciato spesso alla mercè degli indigeni, che lungi da operare scelte oculate, sbancano, deviano, scavano, incendiano, tagliano alberi e boschi e tutto alla luce del sole. Ad esempio i vigili urbani  sono solo urbani e l’ente locale non utilizza questa polizia per scoprire cosa succede nel territorio.

I nostri politici (di tutti i schieramenti possibili e immaginabili) dove sono , e perché non si vede più nessuno nei momenti di difficoltà. La politica è distante mille anni luce dai problemi territoriali e il sud mai come adesso vive una separazione così netta con il resto dell’Italia (per fortuna nel 2061 il nuovo “Garibaldi” Diego Abatantuono riunificherà l’Italia).

Una delle tante cause delle frane sono gli incendi boschivi e che altera lo scorrimento delle acque superficiali a scapito della stabilità dei versanti. Allora perché non intervenire con rimboschimenti di vasti porzioni di territorio al fine di prevenire i dissesti erosivi superficiali. Si tratta di interventi poco costosi, e magari finanziabili interamente con capitoli di spesa comunitari, che possono avere molteplici vantaggi come sbocchi lavorativi, biomasse da utilizzare nel riscaldamento , riqualificazioni turistiche, assorbimento CO2, e non ultimo l’effetto benefico sul regime idrico dei corsi d’acque e delle sorgenti.

mortoOrmai il territorio..il nostro territorio è martoriato…gli eventi  meteorici  “eccezionali” che si sono verificati le cosiddette “Bombe ad acqua”purtroppo non sono più eventi rari ma stanno diventando una consuetudine..ma non è soltanto l’effetto di una natura che cambia….

E’ necessario fare un passo indietro rispetto a scelte non rispettose della natura e del territorio. Bisogna ritornare al passato riprendere  quei ritmi naturali, rinaturalizzare i corsi d’acqua, ritornare a vivere dove e come si viveva un tempo. Il cemento non serve, bisogna recuperare tutto quello che che  è  “la terra”.

Nelle mire dell’alluvioni vi sono bombe ad orologeria pronte ad esplodere..fiumi” tombati” aree a rischio strutture e fabbricati industriali, che comportano in caso di alluvione, oltre al rischio per le vite dei dipendenti, anche il pericolo di sversamento di prodotti inquinanti nelle acque e nei terreni”.

A fronte di queste criticità arcinote le operazioni di prevenzione latitano. 

NON C’E’ PIU’ TEMPO PER RIFLETTERE, BISOGNA AGIRE DECISAMENTE, ORA, SUBITO, ,  siamo tutti in pericolo di vita… oggi a loro domani a noi…!!!

Marzia Mancuso

25 Novembre 2011

Autore:

admin


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