Attraverso la musica, si raccontano storie e personaggi, ambienti e atmosfere animate da donne forti, volitive, dolci, creative, ottimiste, sfrontate, libertine e sante.
I canti di questua, di lavoro, d’amore o religiosi originalmente arrangiati assumono un colore inaspettato, mantenendo una verace emotività nella tecnica vocale e una fedeltà alle melodie tradizionali.
Poi, ancora canti di lavoro, di mietitori e pescatori, registrati da Alan Lomax in Sicilia negli anni ’50, l’epica dei cantastorie, il misticismo contadino dei canti religiosi, l’amore struggente e passionale, il ritmo sfrenato delle tarantelle e un immancabile omaggio a Rosa Balistreri, maestra e ispiratrice.
E’ un concerto ironico e divertente fatto di suoni antichi – dove la zampogna assume dignità maestose tirandosi fuori dai canoni delle musiche natalziie – e ritmi sensuali che dalla bossa nova al folk vivono di un’interpretazione intensa e originale.
Eleonora Bordonaro nata a Paternò, in provincia di Catania, partendo dal repertorio soul ha approfondito lo studio della musica jazz, bossa nova e folk collaborando nel corso degli anni con alcune delle formazioni più interessanti del panorama italiano quali ad esempio la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra diretta da Maurizio Giammarco e l’OPI Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna.
Si è esibita con Francesco De Gregori, Ron, Peppe Servillo, Carmen Consoli, Maria Pia De Vito, Lucilla Galeazzi e Mario Incudine (Francesca, la sorella di questo cantaurore era sul palco ieri sera alle percussioni, e si è rilevata nelle prove artista dotata di una voce splendida).
Recentemente ha preso parte, con grande successo, alla prima italiana dell’opera I was looking at the ceiling and then I saw the sky e di Grand Pianola Music del compositore John Adams eseguiti dal PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble insieme a David Moss.
Collabora inoltre con il compositore Pasquale Catalano per il quale ha dato la voce alle colonne sonore di film quali Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek, Romanzo criminale di Stefano Sollima, La doppia ora di Giuseppe Capotondi, La Siciliana ribelle di Marco Amenta.
Dal 2010 in trio e in quartetto è ospite di teatri e festival con il progetto Fimmini Fimmini – quello presenatto a Brolo – che raccoglie canti tradizionali dedicati o ispirati a figure femminili da varie”sud” del mondo.
La Bordonaro si è esibita tra l’altro a Umbria Jazz 2010, Fiesta Des Suds di Marsiglia, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, a Les Trois Baudets di Parigi, al Teatro Franco Parenti di Milano, al Palais des Festivals di Cannes, al Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, al Festival dei Due Laghi, al Messapia Jazz Festival, al Teatro Nuovo Montevergini di Palermo, al Catania Folk Festival al Brass Jazz Club di Catania e in tour in Russia, Francia, Spagna e Yemen.
Recentemente alcuni suoi concerti sono stati trasmessi in diretta radiofonica da Rai Radio3, Rai International e Radio Popolare di Milano.
A Brolo si era già vista nell’edizione del 2011 del “Musikula”.
Il trio che accompagnava la Bordonaro era composto da:
Rosario Moschitta, chitarra
Francesca Incudine, percussioni
Carmelo Colajanni, fiati
fonte:http://www.cataniatoday.it