Elezioni – “L’Italia Giusta”
Dal Palazzo

Elezioni – “L’Italia Giusta”

 

 

DSCF9120Porco boia, ragassi, quanta gente”, avrebbe detto Maurizio Crozza, imitando Pierluigi Bersani in un’occasione simile.

Auditorium del Palacultura stracolmo in ogni settore, abbracci, strette di mano, applausi ed ovazioni, ieri sera a Messina per il segretario nazionale del PD Pierluigi Bersani, candidato premier per il centrosinistra alle prossime elezioni politiche.

In attesa che egli arrivasse, proveniente da Catania, in una serata piovosa, la sala iniziava a riempirsi mentre vari pullman provenienti dalla provincia lasciavano su viale Boccetta ondate di attivisti desiderosi di vedere ed ascoltare il loro leader, che già immaginano a Palazzo Chigi. Cose d’altri tempi, in senso buono, s’intende, considerato lo stato di disaffezione verso la politica di cui si parla tanto.

IMG_7945Ad accoglierlo c’era tutta la deputazione regionale e nazionale, i candidati sul territorio alla Camera ed al Senato, i rappresentanti di partito nelle varie amministrazioni, nonché una rappresentanza di SEL, alleato di coalizione.

Ma nessuno di loro ha parlato dal palco, perché il segnale che il partito ha voluto dare è stato quello di guardare avanti ascoltando i giovani, con l’intento di dare certezze al loro futuro. L’intervento di Bersani è stato infatti preceduto semplicemente dalla testimonianza di due giovani messinesi: Daniele, al quinto anno delle superiori, e Alba, venticinquenne che si affaccia nel mondo del lavoro, che si sono cimentati non senza emozione dinnanzi ad una platea così folta.

IMG_7953Il primo ha parlato della scuola in generale e del problema dell’edilizia scolastica a Messina e provincia, affrontando tematiche che dovrebbero fare arrossire chi è responsabile di tanto degrado. Giusto qualche accenno: intonaci e cornicioni che si staccano nelle scuole con il rischio di ferire gli studenti, mancanza di scale di sicurezza, lezioni tenute in luoghi di fortuna.

Lo studente, che frequenta l’Istituto Jaci, denuncia vari disagi e rischi anche dalla propria esperienza personale: “Durante l’allerta meteo dello scorso anno ci sentivamo come topi in trappola – dice – sarebbe stato preferibile uscire fuori nonostante il maltempo”. E si chiede: “Ma che Paese è quello che non riesce neppure a tutelare la sicurezza nelle scuole?” E riguardo gli affitti pagati dalla Provincia: “Con tutti quei soldi si potevano realizzare altrettanti plessi scolastici”. Ricorda, quindi a Bersani la frase da egli pronunciata alla Camera: ”A voi le favole e i cieli azzurri, noi alla testa del cambiamento“, e conclude: “Sono fiducioso in lei e nel suo partito”.

IMG_7981IMG_7979La ragazza alla quale ha lasciato il microfono, parla, invece, della sua condizione di donna siciliana: “Mi sento fortunata perché ho avuto la possibilità di scegliere, sapendo d’avere davanti un obiettivo. Ma questa fortuna le altre in Sicilia non ce l’hanno”. E prosegue: “Essere donna non è facile, soprattutto in alcune realtà siciliane e deve essere oggetto d’orgoglio, perché siamo ossigeno per l’Italia, con o senza le quote rosa”. Ed a tal proposito, riferendosi alla quota del 40 per cento riservata alle candidature femminili al Parlamento, rimarcando lo slogan della campagna elettorale, ha detto al segretario PD: “L’Italia giusta è donna”.

Bersani, presa la parola ed osservando la platea, ha esordito ironizzando su una delle proverbiali metafore che Crozza gli ha affibbiato: “Sarà questo popolo che smacchierà il giaguaro, non io da solo. Non si può governare senza popolo, l’uomo solo al comando non esiste”. E risponde ai giovani che l’hanno preceduto: “Un Governo non può promettere di risolvere tutte le cose, ma intanto deve conoscere i problemi. In un Paese civile non è accettabile che un cornicione venga giù in una scuola”. E va oltre: “Abbiamo più di 2 milioni di giovani non studiano né lavorano, questo aspetto riguarda la vita comune della gente e non si può accettare”.

IMG_7963Si riferisce, poi, con sottile ironia al “nuovo presidente Monti”, perché, dice: “Non lo conoscevo così…per lui adesso è tutto facile. In un giorno solo, sommando le promesse sue e di Berlusconi, abbiamo avuto ridotte tasse per 30 miliardi. E’ stata una bella giornata…!” E fa tornare il professore con i piedi per terra: “Intanto, come ordinaria amministrazione, tiri fuori i soldi da destinare alle decine di migliaia di cassintegrati in deroga che ne hanno diritto”.

IMG_7976Ricorda, quindi, l’appoggio al suo Governo: “Abbiamo mandato giù delle pillole amare, lo abbiamo sorretto fino all’ultimo giorno e adesso si è dimenticato di noi. Lui non andava in giro per le strade. Lì, esodati, precari e disoccupati fermavano e chiedevano conto a me, e non li ho mai mandati né a Palazzo Chigi né dal ministro Fornero. Meritiamo più rispetto”. E fa un break sul suo partito, parlando delle primarie con le false promesse degli avversari: “Siamo arrivati a queste elezioni a testa alta, lavorando per anni, dimostrando che quel che diciamo lo facciamo. Alla Camera saremo rinnovati per due terzi, cosa mai successa nella storia della Repubblica”. Parlando, poi, delle donne in Parlamento riferendosi agli avversari, commenta le ultime battute volgari di Berlusconi nei confronti di una donna: “Com’è possibile dire certe cose? Così sfregia l’Italia”.

IMG_8021Passa, quindi, a qualche promessa, iniziando dai temi del programma: “L’Italia Giusta sarà fondata sulla moralità ed il lavoro, nonché sulla sobrietà della politica. Non c’è ragione, ad esempio, che un parlamentare guadagni più di un sindaco”. E prosegue: “Faremo leggi contro la corruzione ed il falso in bilancio e cancelleremo tutte quelle ad personam”.

IMG_7964Ma è la prossima in elenco, vista la storia degli ultimi vent’anni, che merita di essere sottolineata, quantunque Bersani, “coerentemente”, non vada oltre un semplice, velocissimo, accenno: “Faremo la legge sul conflitto di interessi”. Parla, quindi, di diritti agli immigrati, di unioni civili per gli omosessuali, di diritto al lavoro. “Aboliremo l’idea – aggiunge – che c’è un Nord che può correre se massacra il Sud. Faremo politiche nazionali rafforzate per il Mezzogiorno”. Sul sociale spicca, poi, un’altra promessa da tenere sotto controllo: “Non lasceremo al mercato governare sanità e scuola”. Ed in campo fiscale: “Mai più condoni, di cui abbiamo il record mondiale”. E prosegue: “Avanziamo la restituzione di 4 miliardi di quote latte, ed altri 4 da Alitalia, cifra con la quale Berlusconi vinse le ultime elezioni”. Sulle misure per lo sviluppo, parla di “investimenti per un grande piano di piccole opere sui territori in deroga al patto di stabilità, iniziando da scuole e ospedali”, di economia verde, energie rinnovabili, interventi dello Stato per le aree da bonificare e riconvertire all’industria, il tutto, dice, “senza tirar fuori nessun coniglio dal cappello”.

IMG_7980Tornando alla campagna elettorale, non fa alcun accenno agli alleati di SEL, indicando, in Sicilia, Crocetta, come “protagonista di una grande battaglia fatta insieme” e ricorda, quindi, i “nemici” da battere nella prossima sfida: “I nostri avversari sono il leghismo ed il berlusconismo. La destra c’è, e solo noi possiamo batterla”.

IMG_8019Quantunque Bersani abbia disapprovato gli ultimi atteggiamenti del Presidente del Consiglio, in questa fase si nota chiaramente l’assenza di pregiudiziali sul “montismo”. Ma il termine, utilizzato in senso critico, si sa, non rientra nel lessico del PD.

Corrado Speziale

13 Febbraio 2013

Autore:

admin


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