Il presidente della Pro Loco di Sinagra, è stata designata da “Sicilia Esperantista” a questa carica onorifica per l’attività svolta in questi quindici anni spesi da dirigente dell’associazione turistico-culturale a tessere rapporti volti a promuovere il territorio..
“Sicilia Esperantista” è diretta da Giuseppe Campolo
“Sicilia Esperantista” è un’associazione che non ha fini di lucro neanche indiretto ed opera esclusivamente per obiettivi di solidarietà sociale della promozione del territorio.
Cavaliere di Sicilia, un titolo che si rifà a Federico II^ ed alla sua corte, vuole unire in una sorta di “Senato dell’Umanità quella schiuma umana prodotta dalla cultura, intelligenza e squisitezza dell’anima” tipicamente siciliana e della sua gente.
Con questa designazione, l’associazione diretta da Giuseppe Campolo – romanziere, saggista ed esperantista – di cui fanno parte letterati, scrittori, giornalisti ed eminenti esperantisti, sta creando un ideale “Senato dell’Umanità”.
Ora con la nomina a “Cavaliere di Sicilia” / Kavaliro de Sicilio” di eminenti intellettuali filantropi di ogni regione del mondo sta concretizzando quest’idea.
Lo scopo è quello di promuovere la riflessione disinteressata e libera sulle maggiori problematiche irrisolte, riguardanti il pianeta, la vita su di esso, la specie e la società umana.
Farne parte vuol dire unire “filantropi esperantisti con quelli non esperantisti è osmosi più che necessaria, agli esperantisti, per scrollarsi di dosso quell’aura di chiusa elite, e agli altri, quasi tutti scettici, quantunque scientisti o disincantati agnostici o persino spiritualisti, un crisma di idealità terrestre e sociale che non si sa dove trovare altrove. E questo è soltanto il presupposto dell’agire. Il vero agire sta nel meditare sui cruciali momenti di difficoltà evolutiva. Meditare e consultarsi, consultarsi e convenire su un gesto necessario, che soprattutto è parola, una parola corale e univoca, che sia un’indicazione e suoni come un monito e abbia la fermezza di una prescrizione“.
Così Enza Mola – per quanto svolto, per la capacità di tessere rapporti umani e sociali, per la sua attività tesa conservare le tradzoni, salvaguardare la storia dei luoghi, ed i rapporti umani – è stata indicata a rappresentare i valori dell’associazione.
La nomina è stata definita a Messina lo scorso 11 maggio.