Seconda parte dell’intervista realizzata da Giulia Quaranta Provenzano
Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone la seconda parte dell’intervista a Davide Epicoco, cantautore che vi invitiamo a seguire direttamente sul suo Spotify – cliccando qui https://open.spotify.com/artist/1ZNrOHZNXF11PW75WKPIvx
I ricordi, la pianificazione e la progettualità, la sperimentazione e l’osare quanto sono rilevanti nel tuo vivere e in che misura veicolano o no il tuo quotidiano, il tuo estro? Nella musica, di solito, ti sembra di seguire maggiormente l’istinto oppure la razionalità? “I ricordi, spesso e volentieri, mi riempiono le giornate di sentimenti nostalgici… ci sono molto legato, nel bene e nel male. Talvolta penso che, se potessi tornare indietro nel tempo, non cambierei nulla e anzi pagherei per rivivere tanti momenti trascorsi. Per quanto riguarda la progettualità, ce l’ho solo nella musica – ché, nelle restanti situazioni, vivo alla giornata. Sperimento parecchio, cerco di essere il più poliedrico possibile perché fare di continuo la stessa cosa mi annoia. Frequento miliardi di persone, per nutrirmi costantemente di sensazioni diverse. Nella musica provo sempre a trovare un equilibrio tra istinto e razionalità, a volte prevale parecchio l’uno sull’altra (ma non è detto che, ciò, sia un male)”.
Qual è il tuo pensiero a riguardo dei social [clicca qui https://instagram.com/epicoco17?igshid=YmMyMTA2M2Y= per accedere al profilo IG di Davide Epicoco] e con quale finalità ti ci approcci e li usi? “I social sono il nostro presente, ormai siamo talmente tanto coinvolti che è difficile pensare di non averli… creano connessione con la gente in maniera veramente forte. Devo dire sinceramente, però, che alcune volte mi sento uno scemo a starci dietro intere ore benché, nel mio caso, condividere le canzoni e i video dei concerti (oltre alle giornate che vivo) mi permetta di raccontare le mie sensazioni a chi mi segue e, quindi, è importante tutto questo. A riguardo di certe cose sono abbastanza easy, pubblico alcuni momenti davvero senza filtri, in altre invece c’è dietro un’idea e una progettualità ben precisa. Mi aiuta Tixi, un mio grande amico, che è anche un fotografo e un videomaker molto talentuoso. Lui cura, insieme a me, i contenuti più particolari perché – al di là dell’evidenza che siamo in un momento storico in cui è fondamentale la comunicazione – ci lega una promessa fatta da ragazzini, cioè che saremmo sempre stati l’uno al fianco dell’altro”.
Qual è stata la genesi e la motivazione portante del tuo nuovo singolo intitolato “Tu Vuoi Solo Ballare” [clicca qui https://youtu.be/rBFJmqQ4stE per ascoltare il detto brano]? “<<Tu Vuoi Solo Ballare”>> è una canzone che ha diverse sfumature. Forse dalle sonorità non si direbbe ma, dietro al ritmo e al sound fresco e spensierato, si nasconde un velo di malinconia. Ho scritto questo brano in un momento in cui mi sentivo lontano da tutto e in cui mi mancavano tante cose importanti… eppure, poi, ho incontrato la persona della quale ho cantato nel detto pezzo che voleva solo divertirsi, perdersi con me e ballare per tutta la notte. Mi ha fatto sorridere, mi ha fatto subito innamorare, mi ha fatto stare bene. Forse, sì, è proprio la leggerezza che manca in questo periodo – dopo gli ultimi due anni che abbiamo vissuto e, per tale motivo, ho fatto uscire il brano (anche se, adesso, tutto mi sembra che stia tornando al suo posto e ciò mi rende felice)”.
Discorrendo di amore (verso differenti soggetti sia umani che pure animali, ambiente, passioni etc.), benché io non voglia indurti ad alcuna categorizzazione né schematismo riduttivo, ingabbiante, preconfezionato, ho una curiosità ovvero per te cos’è appunto l’Amore? “L’Amore, per me, è la parte più sincera di tutti noi. Quando amiamo siamo davvero noi stessi e questo ci fa stare bene. Se, poi, stiamo male ci siamo mai chiesti perché si prova sofferenza? Perché siamo sinceramente innamorati! Si parla tanto di errori, ma mi sento di poter dire che in Amore non esistono sbagli. Io ne parlo tanto nelle mie canzoni in quanto mi lego emotivamente a molti luoghi, alle persone, ai momenti… fino a che, inevitabilmente, arriva un alcunché da raccontare. L’Amore è qualcosa di gigantesco, che non si può ridurre alle cose più banali e quindi – sia nel bene, che nel male – va vissuto”.
Cosa ti colpisce d’interiore ed esteriore, istintivamente e immancabilmente, a un primo sguardo? Se l’amore cioè fosse una ricetta, quanto peserebbe sulla tua bilancia la chimica e quanto invece l’intensa mentale? <<Chi si somiglia si piglia>> oppure <<Gli opposti si attraggono>> e chi ipotizzi duri nel tempo? “Non lo so, mi è capitato veramente di tutto… sia che gli opposti si siano attratti, sia che chi si somiglia si sia pigliato. In fondo, non siamo tutti uguali e anche le relazioni sono quindi diverse. Noi cambiamo di fronte a qualsiasi cosa che viviamo, dunque io non do mai alcuna cosa per scontata e non ho preconcetti. Mi godo l’unicità di taluni momenti, le sensazioni che le persone mi lasciano, distribuendo infine tutto l’amore che è in me”.
In quale maniera vivi la libertà e quale volto, quali connotati, ha la tua [di libertà]? Reputi che sia possibile la libertà del singolo pur non trasformandola in egoismo e tirannia del personale e, in caso affermativo, secondo quali termini? “Mi piace ricordare un’immagine di Jovanotti, di un suo pezzo bellissimo (ossia “L’estate addosso”), quando canta <<respira questa libertà>>… mi sento esattamente così. Io la libertà la respiro, perché non riuscirei mai a rimanere dentro a qualche gabbia. Penso che ognuno di noi abbia delle ali, bisogna solo trovare la forza e il coraggio di volare”.
Infine, prima di salutarci, vuoi rivelarci quali sono i tuoi prossimi progetti? “Innanzitutto grazie, Giulia, per la bella intervista. Mi è piaciuto parlare di tanti argomenti diversi e della mia musica. Ho un progetto in mente che voglio sviluppare nei prossimi mesi, ci sto lavorando e non vedo l’ora di iniziare… lo farò a breve. L’unica cosa che posso dire è che sarà a stretto contatto con la gente. A presto, un abbraccio epico!”.