Dopo le polemica scaturita sull’agorà virtuale di facebook, a seguito del post di ieri sul Ponte di Messina, Fabio Granata ci torna su. Puntualizza, specifica e affonda il colpo.
Dal suo post di oggi.
Nonostante sia domenica credo sia opportuno approfondire il vero tema in discussione.
Astrattamente si può essere contrari o favorevoli al Ponte sullo stretto per diverse visioni della Sicilia e del “Modello”di infrastrutture:ma qui la discussione e’un’altra e riguarda esclusivamente l’attuale “PROGETTO TRUFFA”.
Secondo voi e’ un caso che mentre e’ accertata l’impossibilità finanziaria di costruire effettivamente l’opera, tanto che sono stati soppressi finanziamenti essenziali, si mantenga però in vita il progetto?
A quale scopo?
Lo scopo era quello di non scontentare le aziende “amiche” del consorzio creato per l’opera, l’Eurolink e di tirare in lungo fino a che non fosse arrivato il momento in cui sarebbe scattata la penale: oltre 400,milioni nell’estate dello scorso anno.
Questa cifra enorme infatti avrebbe dovuto essere pagata se il Cipe non avesse approvato l’opera entro 540 giorni dalla consegna del progetto definitivo. Il governo Berlusconi aveva temporeggiato a lungo in attesa che questo documento giungesse, invece di cassare l’opera vista la sua evidente impraticabilità quanto meno finanziaria,prima ancora che arrivasse un progetto definitivo.
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