FICARRA – Successo per la prima presentazione di “Una promessa a Berlino” di Luciano Armeli Iapichino
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FICARRA – Successo per la prima presentazione di “Una promessa a Berlino” di Luciano Armeli Iapichino

Sabato 28 giugno, in piazza Santa Caterina, a Ficarra, si è tenuta la prima presentazione ufficiale del romanzo “Una promessa a Berlino” (Armenio Editore, collana Giustamente) di Luciano Armeli Iapichino.

L’evento, organizzato dal Comune di Ficarra e moderato da Mauro Cappotto e Antonio Baglio, ha registrato un’ampia partecipazione di cittadini e appassionati di letteratura.

Un romanzo che parla di tempo e identità

Ambientato negli anni Ottanta, il libro intreccia le vicende di due giovani che si amano, con una riflessione densa su storia, filosofia e metamorfosi personale, tracciando una sintesi ben definita di quello che furono le atmosfere culturali, sociali e di costume di quegli anni.

In prefazione, il professore Baglio descrive i protagonisti come “personalità inquiete… alla ricerca di una migliore definizione di sé”, mentre Michelangelo Gaglio, nel postfazione, elogia il tema dell’homo novus e del nuovo umanesimo dell’opera.

L’analessi, magistralmente usata da Armeli che ci regale splendidi flashback, e la suspense narrativa, unite a uno stile vibrante, definiscono la lettura come intensa e coinvolgente

La copertina, opera dell’artista ficaresse Mauro Cappotto, è una fotografia d’epoca (1984) di un osservatorio di fronte al Muro di Berlino.

“Accedere nella macchina del tempo… ritrovarsi negli anni Ottanta”, ha commentato l’autore, descrivendo il valore simbolico dell’immagine e la capacità evocativa del romanzo.

Luogo e memoria emergono come protagonisti insieme alla trama: da Berlino fino a Ficarra, o meglio ancora da Ficarra a Berlino, con tappe in Sicilia, Parigi e Vienna.

Durante la serata, Armeli Iapichino, docente al liceo di Patti, ha commentato con entusiasmo:

“È bello percepire che un tuo interlocutore sia un passeggero nel tempo… che bello chiedergli un passaggio con destinazione gli anni ‘80”,
riferendosi a una citazione di M. Bloch

Il relatore Antonio Baglio, nella sua fluida esposizione,  ha aggiunto:

“Di fronte a un pubblico caloroso, in un luogo di straordinaria bellezza (Ficarra) e con il concorso di due calici di buon vino rosso (Attìa delle Cantine Lenzo), è venuta fuori una delle più belle presentazioni cui abbia mai partecipato. Complici sono stati i personaggi dell’ultimo romanzo di Luciano Armeli Iapichino (Una promessa a Berlino) e la trama narrativa avvincente che l’autore ha saputo costruire e che abbiamo provato a raccontare (senza spoilelarla troppo). Lo abbiamo fatto, Luciano, Mauro Cappotto e io, consapevoli che in quei personaggi, in una storia naturalmente inventata e plasmata ad arte dall’autore, si celi qualcosa che parla di noi. E questo ha reso il romanzo e la serata di ieri davvero speciali.”

Mauro Cappotto, visibilmente emozionato, e contentissimo dell’evento ha contribuito al “racconto” del libro, parlando della “storia” di quello scatto che narra del Muro, della sua esperienza di “giovane viaggiatore” in Europa, dell’influenza che il gruppo “i Nebrodi” ha evuto nell’emancipazione di generazioni di ragazzi non solo di Ficarra, e del suo rapporto di amicizia con l’autore.

In un’atmosfera conviviale, il pubblico ha potuto gustare dialoghi, aneddoti e l’evocazione di un decennio chiave per comprendere il presente.

L’autore alla fine ha ringraziato così:

“Semplicemente grazie… oggi, a Ficarra, ha vinto il territorio”

Una promessa a Berlino” è un viaggio esistenziale, un romanzo che fonde emozione, storia e filosofia, nelle parole di Michelangelo Gaglio, alla ricerca di un nuovo umanesimo, capace di elevare la dignità della persona oltre la sua funzione

Il prossimo appuntamento letterario è già nell’aria… il decennio Ottanta attende nuovi lettori.

30 Giugno 2025

Autore:

redazione


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