
Chiara Natoli, nota titolare di di un centro di Pet Shop Toelettatura Pensione e Ambulatorio veterinario di Brolo chiede l’intervento di Nello Musumeci
“Ieri con l’ultimo decreto il presidente Conte come sempre non ci ha menzionato minimamente”
Quindi tra le tante le categorie che, in questo momento di emergenza sanitaria causata dal coronavirus, rimangono chiuse a meno che nei prossimi e già annunciati chiarimenti del Governo non sopraggiungano fatti nuovi.
Sono, dicono i titolari di diverse toelettature della zona, attività che rischiano un futuro duro se non riapriranno presto.
Tommaso Degl’Innocenti, titolare di Whash my dog di Figline Incisa si è rivolto al Prefetto di Firenze, come si legge su http://valdarnopost.it/
“In questi giorni ho letto testimonianze di veterinari chiamati per emergenze dovute proprio a tale chiusura. Tipo unghie incarnite nei polpastrelli, ghiandole perianali ascessualizzate, otiti da mancato stripping in razze predisposte e via discorrendo, fino a soggetti in orribile stato igienico e peli annodati in talune razze di cani e gatti. Il nostro lavoro, è stato equiparato, nel contesto di questa situazione d’emergenza sanitaria, a parrucchieri ed estetiste solo ed esclusivamente tramite un codice ATECO (96.09.04 Servizi di cura degli animali da compagnia, esclusi i servizi veterinari)”. “Lavoreremmo esclusivamente su appuntamento e se necessario, potremmo svolgere tutta la toelettatura a negozio chiuso, senza la presenza di altre persone, quantomeno dei proprietari, quindi non esistono possibilità di assembramenti. In questo periodo dell’anno i proprietari di alcune specifiche razze devono ricorrere al nostro aiuto a causa di cani con mantelli particolari che, se trascurati, possono raggiungere condizioni talmente precarie per l’animale da comprometterne anche lo stato di salute. La toelettatura non è solo estetica e fiocchetti, anzi”. “I nostri ambienti sono costantemente igienizzati, a maggior ragione in questo periodo dopo ogni appuntamento. Garantiamo la costante sanificazione dell’ambiente con ozono e gli altri presidi previsti, la presenza costante di gel disinfettanti per le mani, muniti da sempre di mascherine, camici e guanti. Non effettuando servizi diretti alla persona, lavorando quindi, esclusivamente con animali, riducendo quasi a zero ogni tipo di contatto e rispettando l’imposta distanza sociale”.Concludendo: “Consapevoli che un’apertura a pieno regime adesso potrebbe forse essere irresponsabile, chiediamo che la nostra posizione venga rivalutata proponendo quantomeno la possibilità di toelettare esclusivamente cani dietro disposizione del veterinario o con evidente necessità evitando addirittura lo spostamento del proprietario tramite un servizio di “prelievo e restituzione” del cane a domicilio”.