Sono state bassissime le adesioni dei lavoratori messinesi allo sciopero di oggi della Fiom. E’ giàsuccesso più volte nel recente passato, ma la Fiom piuttosto che rivedere le proprie posizioni continua a perseguire la strada della protesta a priori fine a se stessa.
Non curante nemmeno del fatto che la stragrande maggioranza dei lavoratori, almeno quelli della provincia di Messina, hanno lavorato regolarmente. Nell’indotto della Raffineria di Milazzo le adesioni allo sciopero si sono attestate intorno al 5%, all’interno delle Acciaierie Duferdofin si è registrato appena l’1% di adesione, nella cantieristica navale – Palumbo, Rodriquez e indotto cantieristica – si è sfiorato appena il 4%. Questa è la dimostrazione del grande senso di responsabilitàdei lavoratori e della consapevolezza che gli scioperi effettuati dalla Fiom non hanno un fine utile a risolvere le problematiche attuali. È la prima volta che un sindacato proclama uno sciopero per non firmare un Contratto Nazionale.
Quello di oggi era lo sciopero di chi ancora una volta dimostra di non avere senso di responsabilitàe coraggio in un momento difficile nel mondo del lavoro. Ancora una volta alla Fiom viene più facile scaricare le proprie responsabilitàsui lavoratori. Nonostante questo auspichiamo che, con un esame di coscienza, la Fiom ravveda presto le proprie posizioni e torni a sedersi al tavolo delle trattative unitamente alle altre Organizzazioni Sindacali per ottenere tutti insieme un contratto migliore per i lavoratori.
Sulle crisi aziendali locali ci adoperiamo tutti, quotidianamente, per dare tutela ai lavoratori e al territorio messinese giàda tempo in grande difficoltà. Queste sono battaglie comuni che giornalmente combattiamo insieme e i lavoratori lo sanno.
Speriamo che quanto prima si torni a stare sugli stessi tavoli di trattativa, con piattaforme comuni perché non c’è alternativa all’unitàsindacale, ma c’è un grande bisogno, invece, del rispetto reciproco, della libertàe della democrazia, ma di quella vera, e non degli slogan.
Ci auguriamo di riuscire a tutelare, invece, veramente il nostro territorio e siamo certi che questa non può essere la sola battaglia del Sindacato, ma di un’intera società, comprese le Aziende, le Istituzioni, gli Enti Locali, l’associazionismo, ecc. tutti insieme con l’unico obiettivo di tutelare i lavoratori, le famiglie, i salari, le aziende e il territorio.
La Fim-Cisl e la Uilm-Uil di Messina sono impegnati quotidianamente a ricercare queste condizioni, ma pensiamo che una forte risposta alla crisi economica finanziaria possa arrivare anche da un veloce rinnovo di questo Contratto perché porteràsoldi freschi ai lavoratori, nuove tutele normative, tutti benefici aggiuntivi rispetto agli attuali diritti e agli attuali minimi contrattuali.

Comunicati Stampa
FIM CISL E UILM UIL – Ennesimo Flop della Fiom Cgil
FIM-CISL                               UILM-UIL
Antonino Alibrandi               Pasquale Rizzo