FINANZIARIA REGIONALE 2011 –  Il gruppo consiliare “Sicilia Vera – Forza del Sud” contrario ai tagli previsti dalla regione siciliana
Comunicati Stampa

FINANZIARIA REGIONALE 2011 – Il gruppo consiliare “Sicilia Vera – Forza del Sud” contrario ai tagli previsti dalla regione siciliana

cateno_de_luca_350_x_435Si è tenuta stamane la conferenza stampa programmata dal gruppo consiliare della Provincia Sicilia Vera – Forza del Sud (Antonino Bartolotta, Antonino Calà, Salvatore Calì e Giuseppe Lombardo) insieme all’on. Cateno De Luca, capogruppo all’Assemblea Regionale Siciliana di Forza del Sud.
Ha aperto l’incontro con la stampa e con diversi amministratori locali presenti, il presidente della Provincia, on. Nanni Ricevuto.
“Non si può mortificare” – ha dichiarato Ricevuto – “l’autonomia degli Enti locali, con una riforma finanziaria che non fa altro che aggravare la difficoltà finanziaria delle Province e dei Comuni siciliani”.
L’on. De Luca, subito dopo l’intervento del presidente Ricevuto, ha snocciolato tutti i dati di questa finanziaria regionale 2011, che “invece di far risparmiare alle casse degli Enti locali, paradossalmente aggrava il carico finanziario degli stessi. Fino all’anno 2010 il fondo delle Autonomie Locali è stato di euro 913.000.000 per i Comuni e 46.000.000 per le Province per un totale complessivo di 959 milioni di euro, è stato sempre determinato dalle finanziarie regionali ed ha, comunque, sempre rappresentato per gli Enti locali una entrata certa. Invece la finanziaria 2011” – precisa De Luca – “prevede l’azzeramento del fondo delle Autonomie Locali cancellando il principio dell’entrata certa per i Comuni e le Province, introducendo un meccanismo di compartecipazione a gettito dell’IRE (Imposta sui Redditi) in misura dell’8,2% per i Comuni e dello 0,5% per le Province regionali. In base a quanto riscosso quale gettito IRE nel 2009 (circa 4.900.000.000) il calcolo dei trasferimenti ai Comuni ed alle Province per il 2011 sarà il seguente: euro 410 milioni per i Comuni ed euro 25 milioni per le Province per un totale di euro 435 milioni. Quindi per l’anno 2011 un taglio programmato alle risorse per le Autonomie Locali di circa il 60% rispetto all’anno 2010. In base alle revisioni della finanziaria 2011” – ha concluso De Luca – “tutti i Comuni siciliani andranno in dissesto finanziario e, per questo motivo, abbiamo già programmato, insieme alle altre forze politiche di opposizione a questo Governo Lombardo (PDL e Pid),  per la giornata del 24 novembre prossimo a Palermo, una manifestazione di tutti gli amministratori locali siciliani contro la finanziaria dei tecnici e di Lombardo”.

Si allegano alla presente i prospetti sintetici della Legge di stabilità regionale 2011.

ALLEGATI

Elementi macroeconomici della Finanziaria 2011

“Si prevede un ulteriore contrazione di mutui nel triennio 2011 – 2013 di 1.021.000.000,00 di euro portando l’indebitamento della Regione ad oltre 5.000.000.000,00 di euro.
La manovra finanziaria si basa su maggiori risorse per euro 1.064.000.000 (di cui 6.000.000 di euro di nuove e/o maggiori entrate; 1.058.000.000 di euro di tagli e minori spese) e maggiori oneri per euro 1.264.000.000 tutte rappresentati da maggiori spese non prevedendo nessuna riduzione delle imposte regionali come ad esempio l’IRAP.
I paradossi da evidenziare su questo argomento sono i seguenti:
•       Ulteriore indebitamento per oltre un miliardo di euro;
•       Nuove entrate di soli 6 milioni di euro;
•       Circa il 50% delle minori spese sono a carico degli Enti locali mentre si prevede un risparmio sulle indennità della Giunta Regionale di a malapena di 76.000 euro complessive;
•       Nessuna riduzione dell’imposta regionale a fronte dell’aumento dell’imposizione regionale sui canoni demaniali per circa 6 milioni di euro;
•       Uno sbilanciamento di 200 milioni di euro che è la differenza tra l’importo complessivo delle risorse meno gli oneri. Tale sbilanciamento viene coperto con il ricorso al mercato finanziario;

Conclusioni: sotto il profilo macroeconomico è una finanziaria che introduce nuove imposte e aumenta quelle esistenti; non migliora i saldi di bilancio ma introduce maggiori costi per 200 milioni di euro; indebita ulteriormente la Regione per oltre 1 miliardo di euro.

Autonomie Locali

Fino all’anno 2010 il fondo delle Autonomie locali è stato di euro 913.000.000 per i Comuni e 46.000.000 per le Province per un tortale complessivo di 959 milioni di euro.
Il fondo delle Autonomie locali è stato sempre determinato dalle finanziarie regionali e ha comunque sempre rappresentato per gli Enti locali una entrata certa.
La finanziaria 2011 prevede l’azzeramento del fondo delle Autonomie locali cancellando il principio dell’entrata certa per i comuni e le province introducendo un meccanismo di compartecipazione a gettito dell’IRE (Imposta sui Redditi) in misura dell’8,2% per i Comuni e dello 0,5% per le Province regionali.
In base a quanto riscosso quale gettito IRE nel 2009 (circa 4.900.000.000) il calcolo dei trasferimenti ai Comuni ed alle Province è il seguente: euro 410 milioni per i Comuni ed euro 25 milioni per le Province per un totale di euro 435 milioni.
Il taglio programmato per l’anno 2011 alle risorse per le Autonomie Locali è di circa il 60% rispetto all’anno 2010.
Si prevede in finanziaria l’istituzione di un fondo per gli investimenti di un importo variabile di massimo 200 milioni di euro (art. 46) finanziato col processo di dismissione delle quote di partecipazione detenute dalla Regione in società ed enti.
In base all’esperienza maturata che non ha consentito, non ultimo con l’art. 20 della finanziaria 2010, il processo di dismissione e razionalizzazione delle società e degli Enti regionali in quanto tutto il sistema della pubblica amministrazione regionale allargata genera debiti e non risorse, non ci saranno le risorse per finanziare questo fondo  per gli investimenti negli enti locali: al danno si aggiunge la beffa …!!!
In base alle revisioni della finanziaria 2011 tutti i comuni andranno in dissesto finanziario.

Status degli Amministratori
L’art. 10 della finanziaria 2011 prevede una modifica del regime dei permessi degli amministratori locali (consiglieri, assessori, sindaci e presidenti di Provincia) introducendo una disparità di trattamento tra gli amministratori locali siciliani e gli amministratori locali nel resto d’Italia.
Norma nazionale: prevede per i componenti degli Organi esecutivi (sindaco ed assessori) 48 ore di permesso retribuiti più 24 ore non retribuiti al mese; per i consiglieri comunali e provinciali prevede il permesso retribuito per la giornata di partecipazione al Consiglio oltre la giornata successivo se il Consiglio dura oltre la mezzanotte.
La finanziaria abolisce questi permessi introducendo il principio dell’assenza dal luogo di lavoro correlata alla effettiva durata dei Consigli e delle Giunte.
Attualmente gli Enti locali dovevano rimborsare ai datori di lavoro privati tutti gli oneri contributivi e retributivi per i permessi usufruiti dagli amministratori locali.
Questa previsione viene cancellata limitando così i diritti politici dei lavoratori dipendenti privati tutelati anche dallo Statuto dei Lavoratori.
Paradossalmente l’art. 10 della finanziaria regionale 2011 comporterà un aggravio di spesa per gli Enti locali in quanto i sindaci e gli assessori, non potendo più usufruire dell’attuale regime dei permessi, si metteranno in aspettativa non retribuita riscuotendo così l’indennità di carica per intero mettendo a carico dei bilanci degli Enti locali gli oneri riflessi inerenti al proprio rapporto di lavoro”.

Il gruppo consiliare alla Provincia
Sicilia Vera – Forza del Sud

8 Novembre 2010

Autore:

admin


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist