Un’amarezza che dice tanto, Per l’onorevole barcellonese i lavori in aula o lasciano amareggiato, deluso, arrabbiato. E scrive:”Ero da solo senza un partito alle spalle e nulla è passato”, e poi in un post annuncia:”Vi sarà presto una conferenza stampa… “
“Vi devo chiedere scusa”. inizia così il post di Tommaso Calderone che fa la sintesi del suo pensiero dopo l’ultima sessione dei lavori in aula, a Palermo – Avevo lavorato mesi, impegnando ore e ore, per scrivere emendamenti alla finanziaria.
Avevo pensato agli alluvionati di Barcellona, agli abitanti di Gioiosa Marea e al ripascimento, ai veterinari, ai lavoratori Asu, ai lavoratori Pumex, alla quota 100 per i regionali, alla costruzione dei canili, all’ incendio di San Salvatore, ai bus per le scuole, ai dissalatori e tanto altro ancora.
Avevo pensato alla Sicilia e ai siciliani. Tutto inutile.
Ero da solo senza un partito alle spalle e nulla è passato. Sono amareggiato, deluso, arrabbiato.
Sono dovuto partire per motivi personali e nulla è stato approvato.
Viene voglia di mollare , di ritornare in pieno alla Avvocatura che ,almeno, è una cosa seria.
Non lo farò, non lo posso fare perché tanta gente mi ha dato fiducia ma aspettavi qualche sorpresa”.
Nulla da dire.