Scatti che lasciano il segno. Il suo lavoro unisce estetica e denuncia sociale, rendendolo una delle figure più influenti della fotografia contemporanea.
Sebastião Salgado (nato nel 1944) è un fotografo brasiliano di fama mondiale, noto per i suoi straordinari reportage in bianco e nero che documentano le condizioni sociali, il lavoro e l’ambiente in diverse parti del mondo. Economista di formazione, ha abbandonato la carriera accademica negli anni ’70 per dedicarsi interamente alla fotografia.
Il suo stile è caratterizzato da un forte impatto visivo e narrativo, con immagini che raccontano la vita delle popolazioni emarginate, le crisi umanitarie e la bellezza selvaggia della natura. Tra i suoi progetti più celebri ci sono:
- “Workers” (1993): un omaggio alla classe lavoratrice globale.
- “Exodus” (2000): un racconto struggente sulle migrazioni e i rifugiati.
- “Genesis” (2013): un progetto dedicato ai paesaggi incontaminati e alle culture indigene.
Nel corso della sua carriera, Salgado ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è anche noto per il suo impegno ambientale, avendo co-fondato l’Instituto Terra per il rimboschimento della foresta atlantica brasiliana.