FUMETTI – Le recensioni di Romano Pesavento
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FUMETTI – Le recensioni di Romano Pesavento

Dylan Dog 466 “La radice del dubbio” e Il destino tra le mani: il giovane Tex Willer e l’ombra del King Cobra

Dylan Dog 

Quando la casa è sepolcro e la foresta memoria, ogni passo è una domanda.

È uscito in edicola il 28 giugno il numero 466 del mensile Dylan Dog, intitolato “Chi è sepolto in questa casa?”. Pubblicato da Sergio Bonelli Editore, l’albo è firmato da Barbara Baraldi per soggetto e sceneggiatura, con i disegni di Corrado Roi, il lettering di Riccardo Riboldi e la copertina realizzata da Gianluca e Raul Cestaro.

La (Madre) Natura. E i genitori. I riferimenti fondanti di un essere umano. L’alfa e l’omega di ogni creatura e di ciascun cuore pulsante.

E se non fosse sempre così o se lo fosse in maniera diversa da come ci aspetteremmo? Tali interrogativi sostanziano un albo più enigmatico del solito, intriso di riflessioni filosofiche / esistenziali profonde, afferenti all’etica e a quel groppo di contraddizioni e buone intenzioni che chiamiamo coscienza.

La sceneggiatrice Baraldi accompagna i suoi lettori in un percorso tortuoso, come le radici di un albero secolare, con tasselli da puzzle da ricollocare dove serve.

Eppure un “posto giusto” non esiste soprattutto per gli esseri umani più inquieti, quelli alla perenne ricerca di sé stessi e di relazioni salvifiche. Purtroppo la salvezza non può essere elargita, ma solo conquistata. Con tutto quello che ne consegue.

I disegni di Corrado Roi, patinati e gotici nel contempo, restituiscono atmosfere silvane super inquietanti e ricordano vagamente alcune suggestioni di film come Midsommar.

Il bosco nella sua insondabilità, come le sue misteriche entità che lo popolano, viene rappresentato con efficacia e sinistro fulgore.

In copertina, un Dylan palesemente inquieto scruta una culla vuota che si staglia contro il plenilunio con la sua livida luce. Rami o radici tenaci ingabbiano il viso di una giovane donna, emblema dei legami di sangue o di altra natura che avvincono gli esseri umani. Nel bene e nel male.

Tex Willer

Il destino tra le mani: il giovane Tex Willer e l’ombra del King Cobra

Giusfredi e Valdambrini evocano un West vivido e struggente, in cui anche i comprimari lasciano il segno

 È arrivato in edicola il 19 giugno il numero 80 del mensile Tex Willer – Il tesoro del “King Cobra”. Pubblicato da Sergio Bonelli Editore, l’albo presenta soggetto e sceneggiatura di Giorgio Giusfredi, con i disegni di Fabio Valdambrini, lettering di Luca Corda e la copertina realizzata da Maurizio Dotti.

Prosegue la straordinaria avventura targata Giorgio Giusfredi e Fabio Valdambrini. In un west dai tratti realistici eppure sentimentali si dipanano nuove dinamiche e ulteriori colpi di scena in un crescendo emozionale rossiniano che non ha trovato ancora il capitolo finale della “saga”, ma inchioda tenacemente i lettori. Non è semplice sviluppare situazioni narrative con lo stesso effetto impattante per più albi, ma nel nostro caso la trama, i dialoghi e i personaggi sono calibrati con cura certosina e perfino le figure dei comprimari, come Mezzo Scalpo e Arkansas Joe, offrono spunti di riflessione che, sequenza dopo sequenza, sorprendono e intrattengono. Il confronto tra Tex e Goode è sempre serrato ed emozionante; così come gli squarci onirici, molto cari a Giusfredi, smorzano opportunamente e trasfondano il senso della fatalità e della vita. Infuriano le sparatorie nella cittadina di Monterrey; cosa sta per accadere? “Quien sabe?” direbbe Tex.

I disegni sono impeccabili; il giovanissimo Tex possiede tratti fieri e nel contempo innocenti, soprattutto rispetto allo sguardo marcato da occhi cerchiati e bistrati del suo amico / nemico Goode; lo sguardo di un ex ragazzo le cui scelte ne hanno segnato il viso e lo spirito. È ancora possibile la redenzione? Da scoprire nel prossimo numero.

In copertina in una fitta e impenetrabile boscaglia, rischiarata a tratti da ostinati raggi di sole avanza l’adolescente Tex, pensieroso e attento, tra le mani il fucile e tutto il suo destino davanti.

 

4 Luglio 2025

Autore:

redazione


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