Gaetano Scaffidi & la Palestra di Brolo – Ma il mio incubo peggiore è quello di perdere la finale di Champions League
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Gaetano Scaffidi & la Palestra di Brolo – Ma il mio incubo peggiore è quello di perdere la finale di Champions League

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“La verità sulla palestra”. Parla – dopo un contraddittorio a distanza tra lui e l’ex sindaco di Brolo, Salvo Messina, il vicesindaco di Brolo Gaetano Scaffidi. Parla della Palestra, dei futuri affidamenti delle strutture sportive, dei contributi dati alle squadre di volley, attacca duramente l’ex sindaco e i precedenti amministratori e conclude che – parlando di incubi – “ l’ultimo dei miei pensieri, l’unico incubo che ho di questi tempi – da sportivo – è solo quello di veder perdere la mia squadra nella finale di Champions League…. Da amministratore invece l’incubo, tornando a parlare di cose serie, è quello di non poter assicurare ai creditori del Comune la soddisfazione delle loro legittime richieste, non poter garantire i servizi essenziali, non poter tutelare le fasce più deboli e quelle protette“.

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Riceviamo e pubblichiamo.

La nota del vicesindaco brolese nei fatti è la sintesi del botta-risposta televisivo che l’ha visto – nei giorni scorsi – protagonista in un contraddittorio a distanza con Salvo Messina, già sindaco di Brolo, chiamato direttamente in causa durante un intervista sui nuovi lavori di riadattamento della palestra comunale che ospiterà le Kinderiadi il prossimo mese. Ovviamente ci sarà spazio per ospitare, se lo vorrà,  Salvo Messina con la sua replica.

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Senza polemiche e senza illazioni quanto detto è la semplice e purtroppo tragica verità, dimostrata e dimostrabile in ogni sede, carte alla mano.

L’attuale amministrazione – scrive il vicesindaco brolese – è stata costretta a sistemare una struttura da consegnare allo sport brolese, che altri avrebbero dovuto tenere in perfette condizioni e funzionalità.

“Stia sereno il signor Messina, lui è veramente l’ultimo dei miei pensieri, l’unico reale incubo che ho è quello di perdere la finale di Champions League”.

Sorride il vicesindaco di Brolo, mentre si accinge a dare un riscontro “ai cittadini perché sappiano” su quanto accaduto e sta accadendo nella palestra di via Quasimodo.

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“Questa amministrazione ritiene di porre in essere gli atti necessari per una effettiva “rinascita” della palestra che è stata vittima di un vero e proprio degrado e abbandono.

 Tale importante struttura sarà data in affidamento a chi ci darà garanzie per il futuro impegnandosi ad un corretto utilizzo, garantendo una gestione civile e decorosa di un bene pubblico particolarmente importate, soprattutto per i nostri giovani”.

Ma andiamo alla situazione attuale.

“Abbiamo affidato, con poco più di undicimila euro, dei lavori per il ripristino delle condizioni di sicurezza, igiene e salubrità dei locali e dei servizi igienici della palestra comunale di via Quasimodo e dell’illuminazione della stessa.

Stiamo affrontando questi lavori in vista della manifestazione denominata “Kinderiadi” e perché lo stato di abbandono della struttura era ormai vergognoso.

Ciò rappresentava una brutta immagine per lo sport locale e per tutta la collettività.

Questi lavori non sarebbero stati necessari se chi ha avuto la disponibilità della struttura ne avesse avuto cura ed avesse posto in essere la minima e normale manutenzione e pulizia.

A causa di ciò oggi si è costretti ad agire con forme di manutenzione straordinaria.

Tutti sanno che la palestra era stata affidato al “pool sportivo della Volley Brolo” e a chi fa riferimento.

Non discuto del giro delle associazioni e delle titolarità di queste, ma un dato è certo le note società della pallavolo brolese hanno ricevuto dalle Casse Comunali in 6 anni l’incredibile somma di ben 750.000 euro più o meno…

gaetano e salvo

Mi chiedo e domando a tutti Voi: cosa è stato fatto di tutti quei soldi ricevuti?

Come sono stati utilizzati?

Perché non sono stati rendicontati?

In che maniera sono stati ottenuti?

Può un Ente pubblico erogare tali somme?

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E’ mai stato opportuno che ciò sia stato fatto dallo stesso Sindaco, cui fanno riferimento (direttamente o indirettamente) le società beneficiarie?

Con quali atti amministrativi ciò è stato fatto?

Queste sono le risposte che devono essere date alla Collettività, altro che inutili interviste e battute da retrobottega!

Dove sono le delibere legittime, le determine e/o qualsiasi atto amministrativo idoneo ed opportuno per giustificare quella montagna di elargizioni?

La città ha diritto di sapere perché nemmeno un centesimo pare essere stato utilizzato per riparare,  fare manutenzione e la pulizia ordinaria, di quei luoghi.

Forse il signore Messina dimentica (!) che era proprio lui il Sindaco dell’Ente erogante ed era sempre lui il presidente della società sportiva ricevente.  

Mi chiedo e chiedo: se si tratta di normalissimi lavori di ristrutturazione, perché non sono stai fatti da chi possedeva e gestiva la palestra negli ultimi anni?

Perche non sono stati fatti tali lavori di manutenzione dal precedenti sindaco Messina in 7 anni della sua amministrazione?

Perché le somme ricevute dal Comune non sono state utilizzate per rendere e tenere la palestra in condizioni di decenza?

Forse si stava progettando di fare un mutuo per gli spogliatoi, docce e gabinetti?

Magari due o tre? …

Se avessero avuto più tempo, magari avrebbero pensato di farli d’ORO, come le tribune !

E come mai quando, per oltre 4 anni, la squadra di riferimento all’ex sindaco ha avuto quella struttura in affidamento a titolo totalmente gratuito, e si allega foto dell’art 3 della stessa convenzione, non si è fatta carico di quei lavori?

E come mai se dal 2012 al 2014 la sua società non ha più giocato nella palestra di Brolo (dove si allenava tutti i giorni) ha comunque continuato a percepire, incassare, incamerare – fino a poche settimane prima delle sue dimissioni – ingenti contributi provenienti dalle casse comunali?

E poi ora mi si dice che la squadra del signor Messina nel 2014 aveva fatto richiesta di affidamento di quella struttura.

Quella richiesta, oggi tanto sbandierata quasi come un addebito di colpa verso questa amministrazione, era firmata dal vicepresidente della società perché il presidente (proprio il signor Salvo Messina) era agli arresti domiciliari, su ordinanza dell’autorità giudiziaria, con divieto di comunicare all’esterno, per svariati capi d’accusa fra i quali anche quello di aver ottenuto in maniera illegittima ingenti contributi per la propria squadra di volley.

Quindi quale amministrazione seria avrebbe mai affidato proprio a quella società, in quel momento, e con quei presupposti, la gestione della palestra comunale a tali soggetti?

Questo sarebbe bastato per cassare simile richiesta.

Ma ad onore del vero bisogna dire che erano stati ben tre i sodalizi che avevano proposto all’amministrazione di avere in gestione quella struttura.

Noi a lavori finiti faremo, come per tutte le altre strutture sportive del territorio, un bando pubblico affidando la palestra comunale a chi ci darà più garanzie.

Abbiamo anche pronto, a tal proposito, il regolamento per la gestione e l’affidamento di tali strutture, in modo trasparente e limpido, senza favoritismi, senza “figli o figliastri”.

Noi stiamo mettendo la struttura in sicurezza e l’affideremo con trasparenza e legalità.

Questa è la nostra amministrazione. Questo il nostro modo di agire.

Non temo di essere chiamato, erroneamente o volutamente, consigliere. Ho fatto e continuo a fare il mio lavoro con impegno, onestà e correttezza, non temo di essere giudicato per il mio look, perché l’abito non fa mai il monaco.

Sono gli atti ed i comportamenti che rendono le persone oneste, non certamente le interviste! 

Stia sereno il signor Messina lui è veramente l’ultimo dei miei pensieri, l’unico incubo che ho di questi tempi – da sportivo – è solo quello di veder perdere la mia squadra nella finale di Champions League….

Da amministratore invece l’incubo, tornando a parlare di cose serie, è quello di non poter assicurare ai creditori del Comune la soddisfazione delle loro legittime richieste, non poter garantire i servizi essenziali, non poter tutelare le fasce più deboli e quelle protette.

Qualcuno piuttosto dovrebbe avere almeno il buon gusto di un decoroso silenzio”.

 

 

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Gaetano Scaffidi Lallaro – vicesindaco di Brolo

28 Maggio 2015

Autore:

redazione


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