Un imponente piano di investimenti di 120 milioni di euro per le autostrade siciliane, elaborato dal nostro governo regionale, è bloccato per l’inerzia del provveditorato regionale delle opere pubbliche, controllato dal Ministero dei lavori pubblici. Duro atto di accusa dall’onorevole brolese durante il dibattito alla Camera.
Il ministro Toninelli – ha detto Nino Germanà – piuttosto che fare interviste televisive, che hanno fatto ridere l’Italia, dovrebbe iniziare ad occuparsi di ciò che è di sua competenza.
“È di ieri la pubblicazione di un bando dell’Anas del valore di 660 milioni per il risanamento di ponti, strade e gallerie in tutta Italia, però per la Sicilia sono stati stanziati soltanto 40 milioni. Cosa ci potevamo aspettare da un governo a trazione nordista, se non qualche mancetta elettorale come quella del reddito cittadinanza, che non risolverà nulla?
Il governo ha fatto promesse pubbliche, ma alle parole non sono seguiti i fatti. Non abbiamo visto né il commissario straordinario né lo stanziamento dei fondi. Questo governo ancora una volta ha lasciato i siciliani a piedi».
E’ stata questa l’accusa che Nino Germanà, deputato di Forza Italia, ha mosso nei confronti di Danilo Toninelli nel giorno che questo – ministro delle Infrastrutture e dei trasporti – ha annunciato la nomina in tempi brevissimi del commissario straordinario per le strade provinciali dell’isola.
Nino Germanà boccia le azioni del governo sull’efficacia dell’azione del Mit, e dopo una sua interrogazione in merito afferma: «Non posso dichiararmi soddisfatto della risposta del ministro Toninelli, per il tramite del sottosegretario per il lavoro e le politiche sociali Claudio Durigon, sulla situazione in cui versa il sistema viario siciliano, già da tempo critica e che va aggravandosi sempre di più. È evidente – conclude il parlamentare di forza italia – che il governo non abbia ancora scelto le priorità di intervento e sia indeciso su quale sia la strada da percorrere a proposito della nostra viabilità. Le tratte autostradali, come la Messina – Catania, la Messina – Palermo o la Siracusa – Gela, non sono percorribili in sicurezza. Questa è la realtà. Sono sorti dei comitati cittadini che si stanno battendo per la sistemazione dell’autostrada A18. Addirittura, è nato un gruppo social dal nome emblematico. “A18 e A20 Autostrade della Vergogna”, che vanta quasi 12.000 iscritti e che, dialogando con le istituzioni regionali, porta avanti una battaglia di civiltà».