
Semplicemente impressionante, strabiliante, il curriculum di Giuseppe Andaloro, che in questi anni si è esibito al cospetto delle platee più nobili e dei più rinomati festival, fra i quali il Salzburg, il Ruhr-Klavier, il Due Mondi di Spoleto, il Mecklenburg-Vorpommern, lo Young Prague, Pleven, il Ravello, il Rittergut Bennigsen di Hannover, il MusicaMuseo di Ancona, lo Duszniki-Zdrój Chopin, lo Jiménez di Morelia e il Sendai Classical, oltre che presso prestigiose sale da concerto e auditorium, come la Großes Saal e la Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo, la Royal Festival Hall, la Mansion House e la Queen Elizabeth Hall di Londra, lo Sheldonian Theatre di Oxford, la Salle Gaveau, il Palais des Arts e la Salle Cortot di Parigi, la Sumida Triphony Hall, la Pablo Casals Hall e il Metropolitan Art Museum di Tokyo, il Parco della Musica, il Palazzo del Quirinale e l’Auditorium Santa Cecilia di Roma, la Sala Verdi di Milano, il Fernández Blanco Museum di Buenos Aires, la Klavierhaus di New York, l’Anfiteatro Simón Bolívar di Città del Messico, il Gasteig di Monaco, Walter Hall di Toronto, City Hall di Hong Kong, l’Auditório Sodre di Montevideo, Harenberg City-Center di Dortmund, la Dvorák Hall di Praga, il Teatro Oriente di Santiago del Cile, Kjtara Hall di Sapporo, il Politeama e il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro San Martín di Tucumán, la Phoenix Hall di Osaka, l’Auditório do Rivoli di Porto, il Mohamed Théâtre di Rabat, la Philharmonia di Cracovia, la Grand Hall di Sendai, la Bass Performance Hall di Fort Worth, l’Auditorium Recanati di Tel Aviv e la Old Mutual Hall di Pretoria.
Un talento innato e un’abilità da puro genio del piano, con un repertorio che spazia da Bach ed Händel fino a Messiaen, Ligeti e Kapustin. Andaloro è anche componente di giurie di concorsi pianistici internazionali e tiene delle master-classes in Italia e all’estero. Musicista, ma anche compositore e direttore d’orchestra. Nel 2005 è stato premiato per Merito Artistico dal Ministero Italiano dei Beni e Attività Culturali.
“E’ stato bellissimo esibirsi in questa splendida location di Giardini, per Extramoenia – ha detto Andaloro – e ora sto già lavorando ai miei prossimi impegni. Sono concentrato sulla trascrizione della “Sagra della Primavera” di Igor Stravinsky per due pianoforti e due violoncelli. Un’opera per l’occasione espressamente concepita e realizzata per le peculiarità artistiche di Giovanni Sollima, Monika Leskovar (ai violoncelli), e di Tijana Andrejic ed io come pianisti”.