Domenica 9 Agosto-Gioiosa Marea
Ore 21.15- Assaggio di pietanze povere nei tre vicoli prestabiliti.
Percorso obbligato.
Ore 23.00- Spettacolo di canti e melodie arcaiche.
Zona centrale del paese.
Ore 24.00- Suggestiva dichiarazione d’ Amore.
“ La Serenata del Pescatore “.
BUON FERRAGOSTO A TUTTI,
così scriveva Maurizio Costanzo nella testata giornalistica de “ Il Messaggero “, lunedì 15 agosto del 1994, augurava quanto scritto sopra, citando alcuni eventi che si erano o stavano per verificarsi nella nostra Penisola.
Uno fra tanti, di gran richiamo, con una nota d’onore, fu data a Gioiosa Marea, per la novitàche l’Assessore al Turismo e Spettacolo del tempo aveva promosso.
Così citava l’articolo “… mentre noi cerchiamo refrigerio in un mare ancorchè inquinato, alcuni mascalzoni si industriano per costruire un’atomica.
Molto meglio a Gioiosa Marea, sulla costa tirrenica messinese, dove un Assessore locale a richiesta manda un’orchestrina per Serenate d’Amore.
Chissàse, con un di più, invia anche Alberto Castagna…â€Â.
Ma non solo Maurizio Costanzo ne parlò con tanto entusiasmo.
Anche la Stampa ne citò l’evento con occhio ragguardevole.
Da qui il ritorno alle Serenate… attingendo ad un patrimonio la cui storia racconta scene non più in uso, dove l’Amore veniva dichiarato attraverso note musicali ed essendo rimasti estasiati nell’ascolto della melodia, desideriamo fare omaggio al turista invitandolo a partecipare a questo evento singolare.
Le parole sono equivalenti a parole d’incanto che conquistano l’Amata ed ancor più, per mandare un messaggio d’Amore con una dichiarazione ricca di sentimento.
Cosa inusuale, fatta così, ai nostri giorni.
I testi e le musiche della Serenata di origine prettamente sicula, fanno capolinea a Gioiosa Marea, luogo indiscusso di tradizioni, le cui voci ed i suoni che il gruppo Folklorico cittadino “ Il Meliuso “  emana, rievocano le storie di un tempo lontano.
Ad accompagnare “ La Serenata “ vi sono assaggi di piatti poveri, che una volta venivano gustati attorno ad un focolaio.
Piatti di tradizione antica, sono stati preparati per far conoscere il bel tempo che fu.
Tra gusto e sapore aggradiamo il palato con pietanze che “ non lasciano il gusto che trovano “, ma un gusto piacevole, da leccarsi i baffi, proprio a ripercorrere la nostra tradizione non tramontata nel tempo.
Ecco perché Gioiosa Marea.
La Serenata e l’ottima cucina locale fanno un dono quanto mai gradito.
Tutto questo si svolge in tre vicoli o piccole stradine del centro, adeguatamente guarnite per l’occasione e, riprodurre così il tempo passato.
Il percorso obbligato inizia con “ ‘U Viculu du Panitteri†, dove si potràgustare dell’ottimo pane tostato con salse marinate opportunamente condite.
A seguire “ ‘U Viculu du Piscaturi “. Un “ cuppinu “ di pasta condita con del sugo del pesce “ strafinu “. Una volta erano soliti cucinare questo sughetto, di cui non sveliamo il nome, i pescatori che con le loro sapienti mani univano gusto e prelibatezza.
E per finire “ dolcemente “ ci appropinquiamo verso “ ‘U Viculu da durcizza “, dove maestri pasticceri, hanno prodotto un dolce non molto diffuso “ Il Tutù “, delizia molto antica, il cui connubio con le serenate sembra essere di ottimo auspicio.
Veniva utilizzato anch’esso, alla maniera antica, per riappacificare i cuori ansimanti di Amore con gusto… per rimanere in tema.
E se voleste immergervi in questo mondo incantato, sicuramente arcaico, carico di ritmo e di atmosfere magiche… e dedicare una nota al vostro Amore, su prenotazioni si effettueranno serenate, telefonando al n. 328/1092340.