A Palermo, venerdì 7 dicembre alle ore 16.00 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Qui avrà luogo la Giornata di Studi La canzone popolaresca nel Regno delle Due Sicilie, organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari con il sostegno del Mibact – Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto D’Autore e degli Assessorati regionali del turismo, dello sport e dello spettacolo e dei beni culturali e dell’identità Siciliana, in collaborazione con il Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo (Seminario Permanente Antropologia&Musica a cura di Sergio Bonanzinga) e con il patrocinio dell’International Council for Traditional Music – Italian Committee.
Nel genere della “canzone popolaresca” rientrano quei prodotti poetico-musicali di autore più o meno noto che si ispirano al mondo popolare per tematiche e stili formali, a partire dall’uso del dialetto come fondamentale mezzo espressivo.
Si tratta di un fenomeno culturale che a partire dal Settecento ha interessato i maggiori contesti urbani di tutto il territorio italiano, ma che ha avuto Napoli come epicentro esemplare e durevole.
Il successo che questo repertorio riscuoteva presso il pubblico cittadino di ogni strato sociale, ma anche l’interesse che suscitava nei visitatori stranieri, ne ha sostanzialmente garantito la transizione in epoca postunitaria e, con tutte le trasformazioni via via introdotte, fino alla canzone dialettale dei nostri giorni.
La filogenesi della canzone popolaresca nell’area che fu del Regno delle Due Sicilie, congiuntamente alla illustrazione dei suoi principali tratti stilistico-formali e all’esame degli aspetti antropologici che ne hanno caratterizzato la circolarità fra ambienti e contesti sociali differenti, saranno oggetto delle relazioni proposte da Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari), Raffaele Di Mauro (ricercatore indipendente) e Sergio Bonanzinga (Università di Palermo).