GIOVANNI RENZO – “Musiche per pianoforte e orchestra”. Venerdì 8 al Teatro V.E. di Messina
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GIOVANNI RENZO – “Musiche per pianoforte e orchestra”. Venerdì 8 al Teatro V.E. di Messina

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Cresce l’attesa per il concerto del pianista messinese, compositore e appassionato d’astronomia, tra i più noti del panorama musicale internazionale, in questa occasione nella doppia veste di musicista e direttore artistico-musicale del Teatro. Sarà offerta al pubblico una raffinata selezione di brani per pianoforte e pianoforte e orchestra. Il concerto sarà arricchito da una suite musicale, tratta da “La distanza della luna”, concepita come una sorta di poetico viaggio nel cosmo più profondo del proprio “io” e proposta in una versione per orchestra. L’opera, ispirata a Calvino, nel 2007 fu tra gli eventi di Taormina Arte, con voce recitante di Arnoldo Foà.

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Nonostante rivesta il ruolo di direttore artistico, Giovanni Renzo, in questi due anni, non ha mai rinunciato ad esibirsi in alcune performance, anche improvvisate, dentro il “suo” teatro. In tal senso abbiamo avuto modo d’apprezzarlo, tra l’altro, all’ultimo Concerto di Capodanno, nel corso di un originale siparietto a fianco a Gilda Buttà e dei maestri Marco Alibrando e Cettina Donato. Ma stavolta è proprio il suo concerto, il primo di una prestigiosa carriera, in una stagione sinfonica, accanto all’Orchestra, nella doppia veste di musicista solista e direttore artistico della sezione musicale del Teatro V.E.

G.Renzo-archivio (4)Il pianista messinese, oltre alle sue raffinate produzioni pianistiche, è molto conosciuto in campo internazionale per essersi applicato con passione anche nel campo dell’astronomia, acquisendo importanti conoscenze. Non a caso, in passato è stato protagonista di importanti eventi che hanno “inglobato” musica e astronomia su piattaforme web in diretta streaming su scala planetaria, come il Global Astronomy Month. Ma questa è solo una delle esperienze che hanno – è proprio il caso di dire – “costellato” di successi artistici la sua carriera, iniziata con la musica classica e il jazz, genere in cui vanta collaborazioni con Paolo Fresu – con il quale ha anche inciso un live nel 2001 – e Gianluigi Trovesi, e proseguita tra numerose altre specialità, tra cui le musiche da film, il teatro, la danza e il cinema muto, settore in cui ha prodotto eccellenze.

Giovanni Renzo in passato si è distinto per “La distanza della Luna”, opera ispirata ad Italo Calvino, proposta con successo al Planetario di Roma e, nel 2007, a Taormina Arte, con l’Orchestra Sinfonia del Mediterraneo, accanto al grande Arnoldo Foà come voce recitante. A tale successo fece seguito “Atlas Coelestis – La musica e le stelle”, produzione che ha trovato spazio nei siti più rappresentativi per eccellenza, tra cui il Planetario di Modena, il Planetario di Roma, l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e l’Atelier Vivienda di Milano.

Un’altra importante tappa della sua vita è stata la partecipazione al Festival delle Scienze, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove Renzo si è esibito nello spettacolo multimediale “La forma delle Stelle”.

G.Renzo-archivio (3)Insomma, il pianista – compositore messinese ha operato dentro un variegato panorama artistico, con produzioni articolate lungo il sentiero delle sue passioni musicali applicate a tanti settori. Caratteristica che ha saputo sapientemente mettere in campo anche nel ruolo di direttore artistico della sezione musicale del Teatro V.E., dove ha lavorato con l’Orchestra sinfonica su progetti che hanno spaziato dalla classica al jazz, passando dalla musica contemporanea, per finire all’ultimo grosso evento in ordine di tempo: la Bohème, dopo che per anni, a Messina, dell’opera – e non solo – si erano perse le tracce.

Adesso è il momento di “Musiche per pianoforte e orchestra”, dove Giovanni Renzo avrà modo di applicarsi fino in fondo nel suo repertorio, interpretando al meglio anche “se stesso”.

Per cui la platea si ritroverà di fronte a un percorso musicale che riassume la storia più significativa del pianista messinese, che ci piace spesso descrivere come colui che è cresciuto artisticamente ascoltando Keith Jarrett e Glenn Gould, ma con lo sguardo sempre rivolto alle meraviglie del cosmo, studiando come tradurre in note e in bellezza le forme scoperte da Galileo.

L’evento musicale consisterà in una raffinata selezione di brani per pianoforte e pianoforte e orchestra – che, conoscendo l’artista, riserverà sicuramente piacevoli sorprese –  arricchita da una suite musicale, tratta da “La distanza della luna”.

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Gli appassionati più attenti ricorderanno che Giovanni Renzo sul palco del “Vittorio” di questo progetto diede già un breve saggio con l’orchestra, il 28 Marzo 2014, in occasione del Concerto per Messina, nella serata di sensibilizzazione per la riapertura del teatro.

Stavolta, “La distanza della luna” sarà concepita come una sorta di poetico viaggio nel cosmo più profondo del proprio “io”. Si rileva dunque a priori l’arricchimento introspettivo del progetto, per l’occasione volto a contemplare un “infinito” che ciascuno avrà modo di ricercare in se stesso, ispirato dalle suggestioni della musica.

L’appuntamento, per tutti, al teatro Vittorio Emanuele, sarà alle ore 21.00 di Venerdì prossimo, 8 Aprile.

    

Corrado Speziale

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5 Aprile 2016

Autore:

redazione


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