A Sant’Agata Militello: “Per il Covid si cerchino altri siti. Chi ha patologie gravi, non può morire per strada”.
La gente muore anche di altre patologie oltre al virus
La nota del consigliere comunale del PD
L’ospedale non si tocca. Ci sono altri siti in cui si può realizzare il centro Covid 19. La gente muore anche di altre patologie oltre al virus, e non gli si può negare un soccorso immediato.
L’ospedale più vicino si trova a non meno di 40 km da S. Agata Militello e la gente rischia di morire per strada.
È questo il grido di rabbia, del coordinatore del Pd e consigliere di minoranza, Giuseppe Puleo, condiviso dalla stragrande maggioranza dei cittadini di Sant’Agata , da alcune sigle sindacali e dai rappresentanti dei medici e degli infermieri del presidio sanitario.
Ieri, infatti, i santagatesi, si sono svegliati con la comunicazione dell’Asp di Messina, che l’ospedale della città, sarebbe diventato centro Covid 19, ed anche in pochi giorni. Questo comporterebbe lo smantellamento di alcuni reparti, che dovrebbero essere trasferiti nelle strutture di Patti e Mistretta, senza nessuna garanzia che finita la crisi il nosocomio santagatese, possa riprendere la propria attività. Il paradosso sta anche nel fatto che l’ospedale di Sant’Agata, non ha i requisiti necessari per essere adibita a centro Covid, primo tra tutti l’impianto di aereazione che non può garantire stanze singole con la giusta temperatura e la centralità della struttura, con le finestre tutte su strada, che sono un rischio per tutti gli abitanti delle zone limitrofe e non solo, di conseguenza il riadattamento richiederebbe molte risorse regionali e personale medico, es. anestesisti che guarda caso non si trovavano, per salvare il punto nascita, fortemente voluto, invece dalla popolazione.
E quel che è peggio è che ci siamo ritrovati davanti ad un fatto compiuto, anche se l’assessore regionale del territorio, Bernadette Grasso, in un video afferma, che l’assessore alla Sanità Ruggero Razza, aveva preventivamente discusso con il sindaco Mancuso, che però smentisce.
“Non lasceremo che ci scappi il morto – afferma Puleo – e invita Razza e il presidente Musumeci a prenderne atto e a passarsi una mano sulla coscienza.