GIUSTE CONDANNE – Abusava su una minorenne sotto lo sguardo consenziente della madre
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GIUSTE CONDANNE – Abusava su una minorenne sotto lo sguardo consenziente della madre

515912_0140726_cappioCondanna a nove anni per il pensionato sorpreso lo scorso anno 19 maggio dalla Polizia all’area di sosta Bazia – sulla A20 – con una 14enne

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La pattuglia si soffermò vicino all’auto posteggiata, casualmente per un controllo, e vide il pensionato di 75 anni, Antonino Mazzeo di Barcellona Pozzo di Gotto ma residente a Protonotaro, una frazione di Castroreale con una ragazzina.

A meno di un anno da quel giorno, è giunta la condanna a 9 anni.

Il  gup Salvatore Pugliese su richiesta del Pm, Sarah Caiazzo non ha avuto remore. Tutto è  successo per un anno e mezzo, ovvero dalla fine del 2014 fino al maggio 2016 quando gli inquirenti scoprirono e ricostruirono i vari e tanti episodi.

Il pensionato aveva richiesto il rito abbreviato, forse pensando che la sua avanzata età gli avesse impedito la condanna.

L’accusa è di violenza sessuale aggravata «perché in concorso con la madre della ragazza, con più azioni consecutive esecutive, mediante abuso di autorità e abusando delle condizioni di inferiorità psichica della persona offesa, che ha oggi ha solo 15 anni, costringevano la minore in numerose occasioni a compiere subire atti sessuali».

Per la madre della giovane la realtà processuale è ancor più sconcertante.

Lei è accusata di aver accompagnato la figlia agli incontri con l’uomo, e il magistrato le ha contestato anche l’aggravante, insieme all’uomo, «dall’essere dal fatto derivato un pregiudizio psichico grave alla minore» e «dell’essere stato commesso il fatto nei confronti di chi è legato da relazione affettiva con la persona offesa».

Per le c’è anche  la richiesta di una perizia psichiatrica per stabilire la capacità di stare in giudizio da parte del suo legale.

E la storia si ripete non solo negli atti processuali.

Infatti davanti i giudici di Patti  è in corso  un processo che vede ala sbarra imputato lo zio della ragazzina che complicità della madre avrebbe costretto la nipote a subire atti sessuali completi.

Allo schifo umano non c’è limite.

1 Marzo 2017

Autore:

redazione


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