Scrive così il giornalista, che presto rivedremo su Rai3 con Fazio, su La Stampa di oggi ( fonte: http://www.lastampa.it/2014/09/24/cultura/opinioni/buongiorno/non-conoscono-decenza-nEYqyxsCD3Asjs181J61bM/pagina.html)
Due senatrici e altrettanti senatori del partito senza elettori di Anonimo Alfano hanno presentato un ordine del giorno che per la sua sfacciataggine meriterebbe di essere promosso a ordine del secolo.
Con una prosa strepitosamente democristiana, la banda dei quattro chiede di «valutare l’opportunità di consentire, in via eccezionale e straordinaria, con una norma di natura transitoria la possibilità…» vabbè, tagliamo corto: vogliono il vitalizio anche in caso di scioglimento anticipato della legislatura.
Il Razzi di Crozza (ma persino quello vero) al confronto è un apprendista.
Dopo lo smascheramento della furbata a opera dei Cinquestelle, il coordinatore del Ncd (Non conoscono decenza) è stato costretto a cascare dal pero e a ritirarla, con l’aria offesa di chi non ne sapeva niente. Si tratta del professor Quagliariello, uno dei «saggi» di questa Repubblica di sventati.
Pare sia rimasto basito davanti a una simile esibizione di sfrontatezza, così lontana dalle abitudini parche e riservate degli alfanoidi.
Deve essergli sfuggito che alla Regione Lombardia un solo partito non ha votato l’abolizione dei vitalizi ai consiglieri: il suo.
Ma torniamo al quartetto delle meraviglie – Esposito, Langella, Chiavaroli e Bianconi – due uomini e due donne, perché anche la faccia tosta ha diritto alle quote rosa. In fondo si battono per il benessere e l’avvenire dei loro seguaci: se stessi. Perché trovare qualcun altro che li voti, la prossima volta, sarà dura.