Come si può chiedere ai cittadini messinesi di rispettare le Istituzioni, quando le Istituzioni non rispettano se stesse?
La domanda dei gruppi Autonomisti alla Provincia Regionale di Messina, trova sciaguratamente risposta nelle disattenzione e difficoltàpolitiche ed amministrative, con cui i rappresentanti Istituzionali eletti in Consiglio Provinciale sono costretti quotidianamente a convivere.
Mozioni non discusse, interrogazioni abbandonate per mesi tra i punti da discutere in Consiglio Provinciale, ordini del giorno “straordinari ed urgenti†che oramai hanno stagionatura da fare invidia ai più prelibati prodotti tipici dell’antica tradizione enogastronomica messinese, sono solo la punta di un iceberg di assoluta apatia di un Consiglio gestito in maniera precaria e discutibile.
Ma andando oltre, si scopre che anche il diritto – dovere alla partecipazione ai lavori consiliari è fortemente inficiato da una congenita disorganizzazione nei servizi di supporto alla realizzazione dei lavori d’Aula, come i disservizi causati dalla determinazione di taluni dirigenti, che incuranti delle linee dettate dal Consiglio, hanno deciso di eliminare il presidio di pubblica sicurezza e controllo da parte della Polizia Provinciale, sia degli stalli antistanti il Palazzo dei Leoni, che evitava l’intasamento del Corso Cavour donando rigore e dignitàal Palazzo dei Leoni, sia per la salvaguardia del gonfalone della Provincia Regionale e del suo Consiglio Provinciale quando riunito in seduta.
Ma le mozioni e gli ordini del giorno sin qui votati dal Consiglio Provinciale hanno trovato seguito nelle linee programmatiche dell’Amministrazione attiva?
Sarebbe bello poter rispondere con assoluta certezza a questo ulteriore quesito, ma purtroppo la leggerezza e la fretta con cui alcuni argomenti sono stati trattati, con una conferenza dei capi gruppo non sempre determinante e garante dei lavori d’Aula, a fatto si che gli stessi trovassero rilevanza più a livello mediatico, che non un seguito amministrativo e politico, come nel caso della Fiera di Messina promossa come fiore all’occhiello ed Ente da incentivare nella mozione votata all’unanimitàdai Consiglieri nell’ottobre 2008, e che però non ha trovato corrispondenza, anche per disattenzione dei gruppi Consiliari, nel Bilancio Previsionale dell’Ente successivamente approvato.
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Per questo motivo abbiamo denunziato pubblicamente quanto sopra, al fine di riuscire a sensibilizzare, con l’aiuto della stampa e dei cittadini messinesi, un sistema che ha bisogno di evolversi e tramutarsi, riappropriandosi di quel ruolo antico e fondamentale di interlocuzione intermedia tra le diverse Istituzioni a tutti i livelli, per un serio, concreto, rigoroso, edificante e dovuto rilancio dell’immagine della Provincia regionale di Messina ed in particolare del suo Consiglio.
Il Consiglieri Autonomisti alla Provincia Regionale di Messina:
Roberto Cerreti          Giuseppe Lombardo             Salvatore Calì
Roberto Gulota          Antonino Previti              Rosy Danzino