Ci sono certe tematiche che non smetteranno mai di far discutere e dividere, magari talvolta se ne parlerà di meno, ma non saranno mai abbandonate del tutto: il ponte sullo Stretto è sicuramente una di queste. Senza dubbio stiamo parlando di un argomento spigoloso, che divide e fa discutere su i pro e i contro, ormai da parecchi anni.
Intanto però giorno 6 Settembre, a Roma ci sarà un tavolo tecnico e i rappresentanti messinesi, sia locali che nazionali, chiederanno di discutere l’Accordo di Programma sulle opere compensative al Ponte. La questione è molto complessa e soprattutto spinosa, visto che negli ultimi giorni si era fatta avanti l’ipotesi di alcuni tagli che il CIPE, avrebbe voluto effettuare sulle opere compensative.
Questo ha naturalmente fatto scattare l’allarme del Sindaco Buzzanca, che ha immediatamente inviato un fax all’Amministratore Delegato della società “Stretto di Messina”, non solo per ricordare gli impegni presi in passato, ma soprattutto per rammendargli l’importanza per la città dell’attuazione di certe opere.
Pronta risposta da parte dell’opposizione, in particolare del PD, che attraverso il coordinatore cittadino Giuseppe Grioli e il coordinatore dei consiglieri comunali Felice Calabrò, puntano il dito non solo contro Buzzanca, ma anche contro un Governo nazionale che sulla carta dovrebbe essere dalla parte della città ma in realtà la penalizza “Indipendentemente dalle opinioni che si possono avere sull’opera Ponte, posto che l’opera è stata confermata strategica dal Governo nazionale, quello che ci si sarebbe aspettato dal sindaco di Messina era l’ottenimento di quelle opere cosiddette compensative o comunque necessarie per riqualificare e rilanciare la nostra città.
Invece il Cipe ha ridotto al 2 per cento dell’importo complessivo dell’opera, le risorse destinate alle due sponde dello stretto per le opere compensative, abbiamo assistito a trivellazioni della parte nord della città senza che il Comune di Messina fosse interpellato minimamente, la delibera del consiglio comunale di fatto viene sminuita anche dal Sindaco che preferisce mandare un fax al dott. Ciucci e contestualmente Rfi non fa altro che dismettere treni, navi e strutture da Messina. Il Partito Democratico, nonostante consideri la congiuntura economica, la crisi dei conti pubblici e la instabilità del governo nazionale elementi che mettono in discussione la realizzazione di un opera faraonica di per se accompagnata ancora da tante incognite, ha contribuito alla redazione della delibera sulle opere compensative ed in particolare la commissione ponte ha sviluppato approfondimenti che andavano nella direzione dell’ottenimento di risorse capaci di realizzare le infrastrutture che servono alla città, indipendentemente dal Ponte».
Questa presa di posizione netta da parte del Pd, non è però condivisa da tutti tra i banchi dell’opposizione del Consiglio Comunale, prova ne è l’opinione di Paolo Saglimbeni del gruppo misto, che spezza una lancia in favore del primo cittadino, richiamando all’unità politica i colleghi del PD per il bene di Messina “Piuttosto che alimentare polemiche, per fortuna sterili, e fare confusione per il tramite della commissione Ponte, il Pd messinese farebbe meglio ad attivare i propri parlamentari, nazionali e regionali,-ha tuonato Saglimbeni- per sostenere, insieme con i parlamentari messinesi di tutti gli altri partiti, le richieste dell’amministrazione Buzzanca nella riunione del 6 settembre a Roma, nel corso della quale si rinnoverà l’accordo di programma del 2003.”
Lo stesso Saglimbeni ha poi ricordare come l’attuazione di queste opere siano comunque legate ad una delibera votata dalla maggioranza del Consiglio Comunale nel Gennaio 2010 e che farebbero la fortuna di Messina, indipendentemente dalla costruzione o meno del Ponte Le proposte, ritenute fondamentali per il rilancio del territorio, al di là della effettiva realizzazione del Ponte, elaborate da tempo e all’unanimità, sono contenute in documento organico recepito,-ha spiegato- con le modifiche apportate dal Consiglio Comunale, nella delibera N. 5/C del 25 gennaio 2010.
Fanno riferimento a coordinate programmatiche definite in piani urbanistici e strategici non solo messinesi, ma dell’intera area dello Stretto, con l’obiettivo di “ attivare una serie di operazioni che non mirino esclusivamente a mitigare gli impatti ambientali ma tengano-ha poi continuato- conto delle esigenze di sviluppo del territorio messinese e contribuiscano a proiettare, sull’intera Area dello Stretto, i benefici della presenza dell’opera fino a coinvolgere l’insieme delle relazioni che legano le due sponde dello Stretto in un disegno metropolitano…”.