IL PUNTO – Depuratori inadeguati e mare inquinato: l’allarme di Legambiente Nebrodi
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IL PUNTO – Depuratori inadeguati e mare inquinato: l’allarme di Legambiente Nebrodi

Solo due impianti funzionano bene

La denuncia Salvatore Gurgone

Un quadro preoccupante sulla qualità delle acque di balneazione e sullo stato degli impianti di depurazione della fascia costiera da Acquedolci a Gioiosa Marea emerge dal monitoraggio di Legambiente Nebrodi – Circolo “Tiziano Granata”.

Nonostante il litorale rappresenti una risorsa turistica fondamentale per l’economia locale e un bene prezioso per residenti e visitatori, la situazione dei depuratori lascia intravedere un grave e persistente disinteresse per la tutela ambientale.

«Molte amministrazioni – denuncia Salvatore Gurgone, presidente del circolo – sembrano più impegnate a organizzare manifestazioni canore e schiticchi, spacciate per promozione turistica, che a curare le risorse ambientali che la natura ci ha generosamente dato.»

Solo due impianti funzionano bene

Attualmente, secondo Legambiente, solo due impianti di depurazione possono definirsi realmente funzionanti:

  • il consortile ECO3, che serve i comuni di Piraino, Sant’Angelo di Brolo e Brolo;
  • e quello di Rocca di Capri Leone.

Il buon funzionamento di queste strutture è però vanificato dalle gravi carenze di tutti gli altri impianti lungo la costa.

Il depuratore consortile di Sant’Agata di Militello ed Acquedolci, denuncia l’associazione, «rimane inadeguato» e non assicura una corretta depurazione delle acque reflue. I lavori per l’adeguamento sono fermi dopo la scoperta di rifiuti interrati nell’area del cantiere.

A Torrenova, i lavori di adeguamento sono stati da poco completati, ma l’impianto è ancora in fase di prova: a regime funziona solo il vecchio sistema.

A Capo d’Orlando, dopo anni di attesa, i lavori di potenziamento dell’impianto sono finalmente partiti e dovrebbero concludersi nel dicembre 2026. Nel frattempo, però, il depuratore lavora ridotto e non riesce a evitare che scarichi organici non trattati finiscano in mare.

Infine, per il depuratore di Gioiosa Marea/Zappardino, la gara d’appalto è stata recentemente aggiudicata, ma i lavori non sono ancora iniziati.

Alla luce delle segnalazioni e dell’allarme tra i bagnanti in questi giorni estivi, Legambiente Nebrodi auspica «un’intensificazione dei controlli previsti dalla normativa ambientale sulla funzionalità dei depuratori e sullo smaltimento illegale dei reflui provenienti dagli insediamenti – anche turistici – lungo la costa».

La salvaguardia delle acque e delle spiagge non è solo un dovere per la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente, ma anche un investimento per il futuro economico di un territorio che fonda sul mare gran parte della propria identità.

il documento

Comunicato depurazione Luglio 2025(2)(1)

10 Luglio 2025

Autore:

redazione


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