Li vogliono in prigione, hanno bisogno dei colpevoli, sono certi , assolutamente certi, della loro colpevolezza.
Non credono nel principio: “meglio un colpevole libero, che un innocente in carcere “, fondamento della moderna civiltà giuridica.
Non dimentichiamo che nulla è peggio dei tribunali del popolo (per secoli, in attesa dell’invenzione della TV, la festa era l’impiccagione, lo squartamento, accolti con popolare entusiamo).
L’intimo convincimento non conta nulla, contano le prove che si formano nel dibattimento.
Io sono contento che due giovani innocenti ritrovino la libertà e la vita.
(Franco Calamida) tratto dalla pagina Facebook di Tonino Cafeo.