IL PUNTO – “Positiva” l’anziana ospitata a San Marco. L’inchiesta della Procura a Messina, l’appello del 118, mentre a Patti…
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IL PUNTO – “Positiva” l’anziana ospitata a San Marco. L’inchiesta della Procura a Messina, l’appello del 118, mentre a Patti…

Mentre risulta positiva l’anziana di Acquedolci ospitata in una casa di riposo a San Marco d’Alunzio a Patti, sul caso della donna di Montagnareale il video messaggio del sindaco Mauro Aquino.

Andando per ordine.

A San Marco sono stati richiesti 80 tamponi dopo il caso dell’anziana , oriunda di Pettineo ma residente ad Acquedolci ospitata dal 9 marzo nella casa famiglia per anziani insieme ad altre otto persone. Appresa della sua “positività”,la donna è ricoverata attualmente al Cutroni Zodda di Barcellona, già in moto la macchina organizzativa tesa a lcontrasto della diffusione dell’eventuale contagio. Controlli anche nelle strutture che fanno parte del “gruppo” che interessano non soltanto gli ospiti della struttura, ma, soprattutto, il personale impegnato nell’assistenza degli anziani. Sono circa 80 i tamponi che dovranno essere effettuati nelle prossime ore.

Il Sindaco di Acquedolci, Alvaro Riolo, ora scrive “Nella data di ieri, nel Presidio Ospedaliero di Barcellona, è stato eseguito tampone per ricerca COVID-19: riscontro positivo di cittadina 82 enne di Acquedolci. La signora proveniva da struttura assistenziale per anziani, situata in altro comune. Si precisa che il suo iter è stato questo: manca da Acquedolci dall’1 marzo, è stata ricoverata dall’1 al 9 marzo presso nosocomio ospedaliero per motivi non attinenti al virus, dal 9 al 22 marzo è stata presso struttura per anziani di altro comune. Probabilmente, il contagio è avvenuto fuori Acquedolci, e la signora ha avuto pochi contatti con un solo cittadino del nostro paese, tutti avvenuti in struttura protetta con tutte le precauzioni sanitarie. Il nostro concittadino, per precauzione, è in quarantena fiduciaria

A Messina, continuano le preoccupazioni per i pazienti della casa di cura “Come d’incanto”

Dopo il caso dei ricoverati al Neurolesi, adesso le preoccupazioni sono tutte per la casa di cura Cristo Re.

Nei giorni scorsi è risultato positivo un uomo, poi trasferito al Policlinico. Ieri mattina sono stati effettuati i tamponi su sette pazienti venuti a contatto con il contagiato. Uno di loro è deceduto nel pomeriggio, ma l’esito del tampone ancora non si conosce.

L’ inchiesta a Messina sui focolai sviluppatisi in città

Ospedale_Barone_Romeo

Intanto a Patti il sindaco mette in riga i fatti e l’accavallarsi delle voci sulla vicenda della donna di 87 anni, di Montagnareale, risultata positiva al coronavirus.

L’anziana, che è residente in una delle frazioni del centro collinare di Montagnareale, aveva accusato malori ed era stata sottoposta al primo tampone; poi è stata condotta all’ospedale “Barone Romeo” di Patti e quindi trasferita al “Covid Hospital” di Barcellona.

Qui, a Patti,si è  molto discusso su alcune procedure – giuste o errate – adottate durante il suo ricovero. Racconti, tragitti, modalità che nel passa-parola sarebbero diventate delle vere e proprie “leggende metropolitane”.

Le perplessità si erano incentrate non tanto sul quanto adottato in materia di trasferimento o sugli accertamenti effettuati ma per quello che viene definito “l’inopportuno” incedere e sosta dal pronto soccorso per i corridoi interni del nosocomio, della donna prima del suo trasferimento in altro ospedale

Un comportamento che se accertato avrebbe messo a rischio il personale sanitario, ma anche agenti di pubblica sicurezza di servizio e visitatori\ammalati presenti nell’area.

Il sindaco di Patti, Mauro Aquino ha voluto tranquillizzare l’utenza, facendo chiarezza su tutto.

Aquino, evidenziando che il personale sanitario – e non – che è entrato in contatto con la paziente sarà sottoposto a controllo ed al momento per precauzione è in stato di isolamento. IL sindaco ha detto che al momento non ci sono “emergenze” di sorta.

Parole tranquillizzanti anche sulle procedure adottate e in merito ai controlli che saranno effettuati sui parenti della signora attualmente ricoverata e su chi è entrato in contatto anche con la salma della sorella di questa deceduta  qualche giorno fa.

il video

https://www.facebook.com/mauro.aquino.16/videos/10221619427904961/

 

L’appello degli operatori del 118. Non siate “bugiardi” con noi.…Cari concittadini il 118 con tutto il “mondo sanitario” è più di ieri al vostro fianco per sconfiggere questo nemico, il covid 19…vi aiutiamo, vi e ci difendiamo dal virus però non possiamo proteggerci dalle menzogne di chi, invece di collaborare come cittadino per bene, per paura di confinamento o altre misure, nasconde, omette sintomi o fatti determinanti.

Questo è pericolosissimo in quanto gli operatori, come è noto a tutti, non hanno un numero adeguato di protezioni, quindi facendoci entrare nelle vostre case disarmati ci colpite mettendoci fuorigioco e se andiamo in quarantena e ci ammaliamo non troverete più nessuno a correre in vostro aiuto…a voi la scelta..!

 

25 Marzo 2020

Autore:

redazione


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