IL SORRISO DEGLI DEI – Un progetto che dà “voce alle pietre” e unisce i territori

Sabato scorso, a Tindari, è stata ufficialmente presentata la nuova edizione della Rassegna Il Sorriso degli Dei,  un progetto culturale che, giunto al suo terzo anno, si conferma come una delle iniziative più significative per la valorizzazione del patrimonio archeologico e identitario dei Nebrodi e della costa tirrenica messinese.

Quasi una prova muscolare, presenti tutti i sindaci dove si ergono i siti archeologici del Parco

Per troppo tempo questa realtà, promossa dal Parco Archeologico e coordinata artisticamente da Anna Ricciardi, era rimasta “impalpabile”, spesso confusa nell’immaginario collettivo, pur avendo una sua identità ed un suo spessore artistico-culturale. La presentazione di sabato ha finalmente restituito concretezza e visibilità a un percorso che in questi anni ha saputo costruire una rete virtuosa di sindaci, amministrazioni, pro loco, associazione, enti culturali, artisti e comunità locali, accomunati dall’attaccamento viscerale ai propri siti archeologici e alla memoria storica dei luoghi.

Una rete di territori, una sola visione

Come ha sottolineato il direttore del Parco, architetto Giuseppe Natoli, perfetto padrone di casa, la forza di questa rassegna sta nella capacità di aggregare territori diversi — che spaziano da Milazzo a San Fratello, da Tripi ad Acquedolci  fino a Tusa, passando da Capo d’Orlando, Patti e Tindari — ciascuno con la propria identità e il proprio stile, ma uniti dalla consapevolezza che la cultura è leva di crescita collettiva.

«Siamo riusciti a far percepire — ha detto la direttrice Artistica dell’evento Anna Ricciardi— che non si tratta solo di “spettacoli d’estate”, ma di un progetto stabile e strutturato che parla di noi e delle nostre origini, con un linguaggio artistico contemporaneo che rende vivo il passato».

Insomma la rassegna, diventa adulta, cresce e identifica.

La stessa presenza dei sindaci alla conferenza stampa, molti dei quali si sono dichiarati quasi piacevolmente sorpresi dalla forza del progetto, ha confermato l’importanza di questa nuova consapevolezza: Il Sorriso  degli Dei non è un’iniziativa episodica, ma un motore culturale che può generare ricadute non solo identitarie, ma anche economiche e turistiche.

Tanti gli interventi da parte dei sindaci di Milazzo, Patti, Tusa, Aquedolci, Milazzo, Tripi – Abakainon, dell’assessore comunale di Gioiosa Marea Teodoro La Monica e del presidente del consiglio comunale di San Fratello, Betty Morello, e di attori protagonisti come Elio Crifò e la scrittrice Marina Romeo e del professore Filippo Amoroso, dello studioso Michele Fasolo e del presidente della pro loco acquedolcese Ciro Gallo.

Il sindaco di Patti, Gianluca Bonsignore,  ha evidenziato il valore del rapporto di coesione tra istituzioni e comunità: «Un territorio cresce se sa fare squadra e se guarda al passato per costruire un futuro migliore».

Anna Ricciardi ha ripercorso la genesi e la filosofia della rassegna che nasce dalla felice intuizione di Nino Milone, presidente della Pro Loco di Patti, di partnership tra le Pro Loco e il Parco Archeologico e che già allora volle creare un significativo rapporto con le Pro Loco e le associazioni extra moenia del territorio .

«Il Parco Archeologico è una galassia di stelle luminose, siti che raccontano la nostra storia millenaria. Quello che abbiamo voluto fare in questi tre anni è restituire voce a queste pietre attraverso l’arte, creando un circuito virtuoso che coinvolge artisti, musicisti, registi, sempre in dialogo con la bellezza dei luoghi  – ha detto la Ricciardi che ha anche aggiunto: “La cultura  non deve essere solo “pietra dormiente”, ma materia viva che parla agli uomini e li ispira».

Non meno significativa è stata la menzione del debutto del nuovo spettacolo il prossimo 25 luglio: un testo originale, in prima nazionale, che affronterà con sensibilità drammaturgica e rigore scientifico il tema della donna nella preistoria, grazie ad un testo di  Marina Romeo (la regia è di  Ruben Monterosso) e al contributo del professore Filippo Amoroso, figura di riferimento per la storia antica in Italia (questo si terrà a Acquedolci e Milazzo).

il Sorriso degli Dei si propone così come esempio concreto di come la cultura possa rigenerare i territori, creando connessioni tra passato e presente, tra archeologia e spettacolo, tra comunità locali e visitatori. Un progetto che parla il linguaggio della bellezza e della memoria, ma che guarda al futuro con la consapevolezza che il patrimonio non è solo da custodire, ma da vivere e condividere.

La speranza ora è che, come auspicato dai promotori, questa esperienza continui a crescere, consolidandosi anche sotto il profilo economico grazie al sostegno delle istituzioni regionali, affinché le “voci delle pietre” possano continuare a parlare con sempre maggiore forza e chiarezza.

La progettazione grafica è stata curata, anche quest’anno, da Massimo Scaffidi.

volti di protagonisti